Firefighter F.D. 18

Firefighter FD 18
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Firefighter F.D. 18

Firefighters
I Vigili del Fuoco hanno radice antichissima tant'è che nell'antica Grecia e Palestina speciali ronde notturne vagavano per i centri abitati con lo scopo di segnalare alla popolazione dormiente eventuali incendi. Pensate che Giulio Cesare, a partire dal 47 a.C., istituì ad Alessandria d'Egitto il primo vero ordine incaricato di combattere il fuoco naturale e doloso che minacciava con una frequenza preoccupante i vari depositi di materiali bellici (un'esplosione del genere priverà la nota biblioteca e il sapere umano di un ingente numero di testi antichi). E oggi? Ebbene, oggi il corpo in questione tutela l'incolumità di persone, cose (e animali) attraverso il salvifico intervento preventivo e risolutore su incendi e sciagure varie. Riuscendo a salvare la vita umana con elevata frequenza, i vigili del fuoco sanno distinguersi per fini e metodi da qualsiasi altra milizia esistente nella società civile contemporanea. Un bel giorno alla Konami qualcuno decise di dedicare a questi uomini un opera videoludica, magari scommettendo su idee che in Giappone spesso ricevono il favore del pubblico (e di qualche imperscrutabile analista) avido sempre dell'atipicità.


Firefighter F.D. 18 mette il giocatore nei panni di un vigile del fuoco, tale Dean McGregor: pompiere braccato e da un triste ricordo e da una giornalista che definire pedante è la cosa più appropriata (diciamo che la donna dell'informazione fa di tutto per essere al posto sbagliato nel momento sbagliato). Filmati e dialoghi (interamente parlati in anglosassone e, volendo, con sottotitoli in italiano) anticipano, scandiscono e susseguono rapidamente gli Stage di gioco divisi a loro volta in varie sottomissioni. Come è logico che sia il ruolo di un vigile del fuoco si riassume basilarmente, nei termini ludici e non, in sezioni di salvataggio di vite umane. Evitando le fiamme depositate sul terreno (mediante l'inseparabile getto d'acqua), prestando cura a oggetti tendenti all'esplosione e cercando di non inciampare su pozze d'olio che rendono l'incedere precario, il nostro McGregor procederà alla ricerca di superstiti da raggiungere e proteggere da incombenti pericoli. La preziosa ascia risulterà essere un'importante utensile giacché libererà il cammino da casse di legno e scatole intralcianti. Quest'ultime si possono anche scaraventare con un semplice calcio ben assestato, ma l'uso degli arti inferiori è soprattutto necessario nel forzare le porte, e credeteci: le ambientazioni del titolo Konami ne sono strapiene. Completato ogni livello di gioco il videogiocatore verrà premiato con medaglie e targhette che terranno conto (anche in termini numerici) dei cittadini salvati, di quelli feriti o lasciati indietro e del numero di "Continue" utilizzati.

Tre sono le differenti difficoltà selezionabili (Easy, Normal, Hard) e la curva d'apprendimento è pressoché immediata: il calcio è affidato (nei sistemi di controllo standard) al tasto quadrato, l'uso della pompa d'acqua al bottone cerchio (la regolazione e la direzione del getto è gestito dalla levetta analogica) e il cambio della visuale ai vari dorsali. Da segnalare il poco comodo mutare d'angolazioni, effettuabile solamente da fermi e mai in movimento. Col tasto select invece accederemo al menu ove selezionare gli oggetti con cui equipaggiarsi o da utlizzare (come, ad esempio, gli oggetti curtivi). Il pericolo non sarà dato unicamente dai vari ostacoli del terreno o da quelli provenienti dall'alto, ma a fine livello ci si dovrà scontrare con un vero e proprio boss impersonato, guarda caso, da imponenti fiamme il cui comportamento ben simula l'imprevedibilità e il pericolo dell'indole ignea.

Firefighter F.D. 18
6

Voto

Redazione

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Firefighter F.D. 18

Sul piano del concept si potrebbe discutere per ore, ma certamente la rarità di un gioco ambientato sulle vicissitudini di un vigile del fuoco poteva avere uno sviluppo creativo dal migliore esito e, visti i nomi interpellati, il risultato finale poteva avere decisamente diversa forma (non basta certo calcare strade frequentate da pochi, occorre anche ingegnarsi sul come farlo). Il titolo ha pochissimi spunti ludici interessanti (anzi ne ha uno solo: la presenza di boss ignei animati da una imprevedibile indole) e non verrà certo ricordato dalle future generazioni giocatrici per particolarità ed unicità tematica. Un action senza troppe pretese, con un protagonista ornato di vesti indossate da encomiabili uomini che, ogni singolo e reale giorno dell'anno solare, salvano la vita dei loro simili. Ironia della sorte (sarebbe meglio dire ironia nominalistica), ma Firefighter F.D.18 piomba proprio in quel limbo infernale del videogioco di chi non sa osare e di chi si accontenta di accontentare.

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