Firewatch
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Quello delle avventure narrative é un filone che da qualche anno a questa parte ha nuovamente ripreso vita e ragione d'essere grazie ad un paio di titoli (Layers of Fear e Gone home, per esempio), che hanno riportato sui nostri schermi una sorta di rigurgito malinconico degli anni novanta.
Campo Santo ci propone di vestire i panni di Henry, uomo riflessivo che ha dovuto fare i conti con la vita troppo presto, nel momento in cui la sua storia d'amore ha preso una brutta piega, facendolo scontrare con i drammi della malattia che ha colpito prematuramente la moglie.
Henry, spaventato e stanco, evade dalla sua routine quotidiana ormai fatta di ricordi perduti e affetti ormai ridotti al lumicinio, per sopravvivere e si rifugia tra i desolati e silenziosi scorci delle foreste del Wyoming, prendendosi del tempo al fine di trovare una soluzione e risolvere i suoi drammi interiori. Come potremo aiutarlo?
Tutto ha inizio per mezzo di alcuni dialoghi interattivi, dove potremo sostanzialmente scegliere alcune risposte relative al background, le quali funzionano come un innesco che serve a rafforzare l'empatia tra noi ed il protagonista.
L'immedesimazione é il collante principale che tiene in piedi tutta l'opera e prosegue, senza incespicare, utilizzando meccaniche di gioco e tecniche di produzione già viste e ormai metabolizzate. All'inizio potreste sentirvi un po' disorientati alla sola idea di dover esplorare e salvaguardare un'intera foresta, ma vi renderete conto passo dopo passo che purtroppo la porzione percorribile é decisamente molto vincolante, fattore che ha penalizzato non poco la riuscita del titolo nella sua interezza.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ozKAJoR6jo4[/youtube]
Una volta raggiunta la torre di guardia assegnataci faremo la conoscenza di Delilah, una voce femminile dall'altra parte di un walkie talkie che interpreta al principio il ruolo di nostro supervisore, guidandoci all'interno della foresta al fine di risolvere alcuni problemi semplici, come impedire l'accensione di fuochi pirotecnici o evitare l'innesco di alcuni incendi. Andando avanti nella narrazione, però, la stessa Delilah comincerà ad aprirsi un po' di più nei nostri confronti, rivelandoci ferite mai sanate che la avvicinano inevitabilmente al protagonista.
La storia dei due infatti si intreccia sin da subito e la voce irriverente, a tratti quasi invadente, della donna diventa poi invece un'ancora, un intermediario che evita ad Henry di fare i conti con se stesso, posticipando solamente uno scontro inevitabile. La morale finale, volente o nolente, arriverà comunque per entrambi insieme ad un punto di svolta.
Anche se il gioco tenta di brillare come la fiamma più viva, purtroppo divampa troppo presto, facendoci fare la conta dei cocci un po' delusi ed amareggiati. Alcuni accenni inseriti ad hoc conducono la trama verso un'ambientazione più da detective story, vista la presenza di un terzo elemento sconosciuto che sembrerà seguirvi ed ascoltarvi di nascosto.
Fatto sta che dopo esserci alzati dalla sedia, concluso il gioco in appena tre ore, ci é servito altro tempo per assimilare meglio il racconto e trarre le dovute conclusioni. La narrazione é splendida, certo, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più in tutti i sensi. Sfortunatamente non possiamo darvi ulteriori chiavi di lettura a riguardo, proprio perché altrimenti rischieremmo seriamente di compromettere la vostra esperienza di gioco.
Facendo un'analisi approfondita del titolo, nonché rigiocandolo anche una seconda volta, abbiamo constatato che il sistema é molto solido e fa quasi totalmente affidamento su due fattori: la narrazione e la grafica. Dal primo lato vi abbiamo spiegato nei precedenti paragrafi come gli sviluppatori di Campo Santo abbiano saputo imbrigliare abilmente l'intensità delle parole all'interno di un racconto, utilizzando in modo certosino l'ottima grafica immersiva ricca di colori e scorci incredibili, che all'apparenza sembrano tutti da esplorare.
Resta il fatto che purtroppo ci si accorge troppo presto di quanto la foresta del Wyoming sia molto più piccola e concentrata. Henry potrà percorrere solo alcuni percorsi prestabiliti, alcuni accessibili in un secondo momento grazie ad alcuni oggetti chiave trovati durante la storyline, come un ascia per rompere delle radici o dei rivetti per assicurare le corde in alcune feritoie apposite. Una serie di documenti e lettere possono essere trovati durante l'avanzamento del gioco, soprattutto nelle casse dei rifornimenti, ma i medesimi servono perlopiù ad ampliare le conoscenze di Henry sull'intreccio costituito dalle diverse persone che operano in questo bosco.
Un plauso va comunque espresso per il comparto audio del gioco, il quale ci regala una colonna sonora piena di tracklist ricche di pathos ed un doppiaggio in lingua anglofona pertinente e ben delineato, il quale riesce a renderci la nostra percorrenza molto meno pesante di quanto ci si aspetterebbe. Anche la mancanza della localizzazione in lingua nostrana potrebbe scoraggiare il giocatore all'acquisto, se non altro poiché il gioco é molto discorsivo quindi la lettura dei sottotitoli in videata potrebbe snaturare l'esperienza più del dovuto.
Campo Santo ci propone di vestire i panni di Henry, uomo riflessivo che ha dovuto fare i conti con la vita troppo presto, nel momento in cui la sua storia d'amore ha preso una brutta piega, facendolo scontrare con i drammi della malattia che ha colpito prematuramente la moglie.
Henry, spaventato e stanco, evade dalla sua routine quotidiana ormai fatta di ricordi perduti e affetti ormai ridotti al lumicinio, per sopravvivere e si rifugia tra i desolati e silenziosi scorci delle foreste del Wyoming, prendendosi del tempo al fine di trovare una soluzione e risolvere i suoi drammi interiori. Come potremo aiutarlo?
Le parole feriscono più della spada
Tutto ha inizio per mezzo di alcuni dialoghi interattivi, dove potremo sostanzialmente scegliere alcune risposte relative al background, le quali funzionano come un innesco che serve a rafforzare l'empatia tra noi ed il protagonista.
L'immedesimazione é il collante principale che tiene in piedi tutta l'opera e prosegue, senza incespicare, utilizzando meccaniche di gioco e tecniche di produzione già viste e ormai metabolizzate. All'inizio potreste sentirvi un po' disorientati alla sola idea di dover esplorare e salvaguardare un'intera foresta, ma vi renderete conto passo dopo passo che purtroppo la porzione percorribile é decisamente molto vincolante, fattore che ha penalizzato non poco la riuscita del titolo nella sua interezza.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ozKAJoR6jo4[/youtube]
Una volta raggiunta la torre di guardia assegnataci faremo la conoscenza di Delilah, una voce femminile dall'altra parte di un walkie talkie che interpreta al principio il ruolo di nostro supervisore, guidandoci all'interno della foresta al fine di risolvere alcuni problemi semplici, come impedire l'accensione di fuochi pirotecnici o evitare l'innesco di alcuni incendi. Andando avanti nella narrazione, però, la stessa Delilah comincerà ad aprirsi un po' di più nei nostri confronti, rivelandoci ferite mai sanate che la avvicinano inevitabilmente al protagonista.
La storia dei due infatti si intreccia sin da subito e la voce irriverente, a tratti quasi invadente, della donna diventa poi invece un'ancora, un intermediario che evita ad Henry di fare i conti con se stesso, posticipando solamente uno scontro inevitabile. La morale finale, volente o nolente, arriverà comunque per entrambi insieme ad un punto di svolta.
Anche se il gioco tenta di brillare come la fiamma più viva, purtroppo divampa troppo presto, facendoci fare la conta dei cocci un po' delusi ed amareggiati. Alcuni accenni inseriti ad hoc conducono la trama verso un'ambientazione più da detective story, vista la presenza di un terzo elemento sconosciuto che sembrerà seguirvi ed ascoltarvi di nascosto.
Fatto sta che dopo esserci alzati dalla sedia, concluso il gioco in appena tre ore, ci é servito altro tempo per assimilare meglio il racconto e trarre le dovute conclusioni. La narrazione é splendida, certo, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più in tutti i sensi. Sfortunatamente non possiamo darvi ulteriori chiavi di lettura a riguardo, proprio perché altrimenti rischieremmo seriamente di compromettere la vostra esperienza di gioco.
Una mappa, una corda e..
Facendo un'analisi approfondita del titolo, nonché rigiocandolo anche una seconda volta, abbiamo constatato che il sistema é molto solido e fa quasi totalmente affidamento su due fattori: la narrazione e la grafica. Dal primo lato vi abbiamo spiegato nei precedenti paragrafi come gli sviluppatori di Campo Santo abbiano saputo imbrigliare abilmente l'intensità delle parole all'interno di un racconto, utilizzando in modo certosino l'ottima grafica immersiva ricca di colori e scorci incredibili, che all'apparenza sembrano tutti da esplorare.
Resta il fatto che purtroppo ci si accorge troppo presto di quanto la foresta del Wyoming sia molto più piccola e concentrata. Henry potrà percorrere solo alcuni percorsi prestabiliti, alcuni accessibili in un secondo momento grazie ad alcuni oggetti chiave trovati durante la storyline, come un ascia per rompere delle radici o dei rivetti per assicurare le corde in alcune feritoie apposite. Una serie di documenti e lettere possono essere trovati durante l'avanzamento del gioco, soprattutto nelle casse dei rifornimenti, ma i medesimi servono perlopiù ad ampliare le conoscenze di Henry sull'intreccio costituito dalle diverse persone che operano in questo bosco.
Un plauso va comunque espresso per il comparto audio del gioco, il quale ci regala una colonna sonora piena di tracklist ricche di pathos ed un doppiaggio in lingua anglofona pertinente e ben delineato, il quale riesce a renderci la nostra percorrenza molto meno pesante di quanto ci si aspetterebbe. Anche la mancanza della localizzazione in lingua nostrana potrebbe scoraggiare il giocatore all'acquisto, se non altro poiché il gioco é molto discorsivo quindi la lettura dei sottotitoli in videata potrebbe snaturare l'esperienza più del dovuto.