Fist of the North Star: Ken's Rage 2

di Fabio Fundoni
L'Orsa Maggiore torna a splendere
Hokuto No Ken o, se preferite, Ken il Guerriero. Kenshiro é uno di quegli eroi indimenticabili, tanto forti da riuscire a superare l'essenza stessa del manga o dell'anime per bucare la quarta dimensione e scrivere indelebilmente il proprio nome nei cuori di milioni di appassionati. A fare da sfondo alle sue avventure é un mondo devastato dalla stupidità guerrafondaia dell'uomo, dove il conflitto finale ha lasciato solo aride distese e una società a pezzi, in cui a regnare é la legge del più forte. In mezzo a una popolazione decimata da radiazioni e carestie, a contendersi il comando sono alcuni guerrieri, profondi conoscitori di incredibili arti marziali che permettono di delineare un confine tra la vita e la morte. Kenshiro é il successore della scuola di Hokuto, grazie alla quale può sconfiggere i propri avversari prendo i loro punti di pressione, zone del corpo che innescano reazioni tanto potenti quanto mortali. Attorno a Ken si muove un mondo fatto di eroi e antieroi, tutti con la propria storia da raccontare, dove si intrecciano tragedie di ogni tipo: amori spesso non corrisposti, smisurata sete di potere e sacrifici fatti per il bene del prossimo.



Fist of the North Star: Ken's Rage 2 é, come é abbastanza semplice capire, la seconda incursione di Koei (tramite lo sviluppo di Omega Force) nel mondo del buon Ken, dopo un primo capitolo non proprio riuscito, ma comunque non da buttare. Per portare sulle nostre console l'universo disegnato da Tetsuo Hara e sceneggiato da Buronson, lo stile scelto é quello figlio dei cosiddetti Warriors Koei, di cui molto probabilmente conoscerete la saga di Dynasty Warriors e Samurai Warriors. Se non avete mai avuto occasione per testare uno dei titoli appartenenti a queste serie, provate ad immaginarvi a guidare un potentissimo guerriero dentro ad arene più o meno elaborate dove massacrare a suon di colpi segreti nemici discretamente indifesi, per poi giungere a epici scontri con i più classici dei boss videoludici. Prendete questo stilema e applicatelo a Ken. Il maestro della scuola di Hokuto che devasta con i propri colpi una miriade di teppisti, sino al momento di incontrare i più potenti combattenti delle scuole di Hokuto, Nanto, Cento e altro ancora.

A dire la verità non ci troviamo davanti ad un diretto seguito del primo capitolo partorito da Koei, ma ad una nuova versione del gioco. Mentre il precedente ken's Rage si limitava ad occuparsi della prima serie del manga, questa volta ci viene offerta una visione più completa delle avventure del nostro successore preferito. Per farla breve, avremo la possibilità di rivivere tutta la storia raccontata nei volumetti pubblicati, a partire dalle primissime battaglie di Ken, sino ad arrivare al testamento spirituale lasciato nelle mani degli ormai adulti Bart e Lynn, passando attraverso alla battaglia contro Raoul e all'approdo sull'isola degli Shura. Un vero e proprio compendio di tutta la saga che si ripresenta ai propri fan intervallando sezioni narrative a livelli da giocare nei panni dei propri eroi. Attraverso momenti in cui si dipanerà la trama sfruttando schermate simil-manga, con qualche piccola animazione, verrete introdotti ai livelli veri e propri dove guidare i protagonisti durante le loro battaglie. Protagonisti si, perché chi ama questa serie sa perfettamente come kenshiro rappresenti semplicemente la punta di una piramide costruita sulla ottima caratterizzazione di decine di personaggi capaci, con le proprie gesta, di assicurarsi le simpatie (o le antipatie) del pubblico.


Sai contare sino a 3?
La presenza della saga completa é già una ottima notizia per tutti gli appassionati. Kenshiro é il fulcro attorno a cui tutto ruota, ma non é il solo punto di vista che ci troveremo ad osservare. Fatto salvo che nel 90% dei casi sarà il successore di Hokuto a prestarci i propri pugni, talvolta dovremo impersonare gli altri maestri di arti marziali che abbiamo imparato ad amare negli anni '80 e '90, ovviamente in base alle pieghe che prenderà la trama che segue in modo discretamente fedele la storia originale. Così, per fare qualche esempio, quando sarà Toki ad affrontare Raoul avremo l'occasione di sfruttare la sua sublime tecnica, mentre quando Rei cercherà di vendicarsi di Yuda per il dolore sofferto da Mamiya potremo dedicarci alla tagliente scuola di Nanto. Lo stile delle missioni é abbastanza semplice e si mantiene praticamente sempre ancorato all'idea di fare piazza pulita dei pesci piccoli per finire ad affrontare il nemico principale sul campo.

Per fare tutto questo avremo a disposizione un gameplay sempre e comunque ancorato alla struttura di picchiaduro tridimensionale. Mescolando colpi rapidi e potenti daremo vita a un buon numero di combo che ci permetteranno di scaricare tutta la nostra forza virtuale contro il nemico, tenendo conto di alcune interessanti variabili come l'Aura e i Meridiani. L'Aura, che come da tradizione del genere si carica combattendo e ricevendo colpi, permetterà di compiere due azioni importantissime (che ne consumeranno una certa quantità): schivare e attaccare con colpi segreti. Se schivare (tramite il tasto apposito) é un concetto abbastanza semplice, i colpi segreti meritano un approfondimento maggiore. Ogni guerriero ha a sua disposizione una lista più o meno vasta di mosse prese (abbastanza fedelmente) dal manga originale e per sfruttarle non necessiterete di particolari combinazioni di tasti, ma semplicemente di premere il pulsante apposito... a patto di avere abbastanza energia Aura nella vostra riserva. Ogni mossa ha le sue peculiarità riguardo a portata e potenza e, col tempo, imparerete ad utilizzarle nel migliore dei modi in ogni situazione. In base a come e quanto colpirete il nemico, potrete attivare i Meridiani, cioé i punti sensibili che lo manderanno in uno stato di shock. A quel punto, ogni danno che subirà sarà ancora più potente, per la vostra felicità.



Non manca la crescita del personaggio nelle sue abilità principali: attacco, difesa, vitalità, aura e tecnica. Stiamo parlando di valori che cresceranno automaticamente mano a mano che combatterete, semplificando l'avanzare dei livelli. Potrete, però, dire la vostra riguardo alle pergamene, cioé ulteriori bonus da assegnare al vostro guerriero. In giro per le varie ambientazioni potreste trovare dei forzieri che, una volta aperti, riveleranno questi particolari oggetti che offriranno miglioramenti per le qualità o abilità specifiche. Potrete equipaggiarne un massimo di cinque e combinandole in varie maniere scoprirete una miriade di possibilità che vi regaleranno ulteriori migliorie. Inoltre potrete accedere ad un sistema grazie al quale, tramite apposite postazioni sulle mappe, potrete lasciare le pergamene che non vi serviranno in modo da recuperarle con un altro personaggio e rendere più potenti tutti i vostri eroi.

Un cast degno della Divina scuola!
Il gameplay é, quindi, sostanzialmente semplice da metabolizzare e potrebbe lasciare insoddisfatti gli amanti delle combo elaborate. D'altro canto “gameplay” e “combat system”, in questo gioco, rappresentano praticamente la stessa cosa. Senza dubbio il sistema ideato da Koei non può incontrare i gusti di ogni giocatore, ma una cosa é sicura: ci si diverte come matti a scatenare la forza di Kenshiro (o chi per lui) e massacrare tutto quello che ci si para davanti, per poi gestire al meglio le proprie possibilità quando si tratta di sfidare un altro maestro di arti marziali. Tutti e 22 i personaggi giocabili hanno un loro stile peculiare e non ci si deve fermare al solo modo di combattere di Kenshiro per farsi un'idea del gameplay. Se Raoul e Fudo mostrano mosse potenti, ma abbastanza “legnose”, non mancano gli agilissimi Rei o Juza, senza scordare la presenza di personaggi estremamente vari e carismatici. Il motore fisico riesce a far sentire alla perfezione la “pesantezza” dei colpi, regalando ottime sensazioni.


Koei ha sicuramente avuto il merito di allargare il roster con nomi indimenticabili come il già citato Juza, Ain, Ork, Falco e tanti altri. A voler essere pignoli ci sarebbe potuto essere spazio anche per rendere giocabili uomini come Huey, Shuren o Sorya, ma l'offerta é comunque encomiabile. Inoltre non vi dovrete limitare a giocare i capitoli della saga originale, ma potrete addentrarvi anche nella modalità Sogno grazie alla quale potrete vivere, per ogni guerriero, avventure che andranno ad inserirsi nei “buchi neri” della trama originale, in modo da andare a coprire alcune lacune storiche della narrazione. Ad essere onesti i fan potrebbero trovare sin troppo pretestuose queste situazioni, ma vanno considerate semplicemente come delle occasioni create appositamente per poter giocare utilizzando guerrieri che nella trama principale non trovano il giusto spazio.

Quale migliore occasione per dedicarsi al proprio idolo, magari sempre stato un po' troppo in ombra per i nostri gusti? Qui troverete anche delle ulteriori missioni “Sfida” e, per concludere, il multiplayer da giocare in cooperativa per le missioni Sogno o in competizione con altri utenti, formando due team che si scontreranno in partite 2 contro 2, 3 contro 3 o 4 contro 4, dove si dovranno far segnare i migliori punteggi in date situazioni. Proprio nel multiplayer, inoltre, troverete le pergamene più potenti da usare nel gioco in singolo. La longevità é davvero elevata, tanto che potrete arrivare agevolmente a 50 ore di gioco (con relativo achievement). Non abbiate, poi, timori sul livello di difficoltà: i quattro disponibili offrono un'esperienza soddisfacente per ogni tipologia di giocatore: sconfiggere i propri nemici in modalità “Caos” sarà una bella sfida!



Tecnicamente il gioco non stupisce, a partire dalla grafica. I modelli poligonali sono migliorati rispetto al passato, ma molti elementi mostrano una qualità nella media, con qualche buon punto a favore come la fluidità, e altri decisamente sotto tono, come diverse texture o altro (vedrete le lacrime dei personaggi...). Si poteva fare di più. E si poteva fare di più anche per il sonoro. Le voci in giapponese faranno felici i puristi (fatta salva l'impossibilità di ricostruire il cast del doppiaggio italiano), grazie anche a buoni sottotitoli in italiano, ma i temi musicali non spiccano e non incidono, ripetendosi sin troppo spesso. Provate a pensare cosa poteva essere questo gioco con l'aggiunta di “Tough Boy” e “You Wa Shock”...

Questo Fist of the North Star: Ken's Rage 2 si può considerare, tolti alcuni difetti, un metodo perfetto per rivivere da protagonisti i capitoli di una storia entrata nella leggenda del fumetto e della animazione, grazie alla presenza di un ottimo numero di personaggi disponibili e a un combat system che, sebbene sia un po' semplice alla base, riesce a trasmettere una enorme soddisfazione del realizzare mosse che abbiamo sognato per anni. Insomma, un gioco che i fan del guerriero dalle sette stelle non dovrebbero perdere. Un solo avviso: evitatelo unicamente qualora lo stile “musou” vi sia totalmente indigesto. In caso contrario scatenatevi e godetevi una sana pioggia di colpi a base dei mitici cento pugni distruttivi di Hokuto!