Flipnic
Flipper: quella parola che di primo acchito ricorda quei sempreverdi ed affascinanti tavoloni in legno truciolato e vetro che fanno bella mostra di se nelle salette posteriori dei bar più vecchi e spesso più malfamati di tutto il mondo, primo esperimento elettromeccanico di ciò che poi sarebbe diventato il prodotto più consumistico della società videoludica, vale a dire il divertimento breve e immediato al costo di una monetina.
Non ci volle molto prima che l'amato agglomerato di luci e palline avesse la sua trasposizione videoludica: personalmente mi ricordo ancora di quando giocavo ad approssimativi "Pinball" su Commodore64, nonché lo stupore provato davanti ai primi capolavori per PC (Pinball Illusion, tanto per citare il mio preferito). Ci volle decisamente più tempo prima che il "classico" tavolone a molle venisse sostituito, nel mondo virtuale, da prodotti più fantasiosi e, soprattutto, improponibili nella realtà.
Flipnic è uno di questi prodotti; il concetto di gioco di base, ovviamente, cerca di essere il più vicino possibile alla classica regola del "rispedisci indietro la pallina per evitare che cada nel nulla cosmico", e le armi a nostra disposizione sono ancora una volta dei respingenti accompagnati da occasionali bottarelle. Cosa cambia allora? Beh, tanto per cominciare scordatevi di giocare in un ambiente approssimativamente rettangolare in cui debbano trovare posto, in un modo o nell'altro, tutti gli elementi tipici di un flipper (rampe, respingenti, bumpers, eccetera): in Flipnic (ma ci tengo a precisare che non è il primo gioco in cui ciò accade) i tavoli sono infatti suddivisi in numerosi sotto-tavoli, collegati tra loro da vari passaggi o rampe, talvolta inaccessibili previa attivazione di determinati eventi, in ciascuno dei quali sono presenti una o più missioni, talune considerate "principali", talaltre relegate al rango di "secondarie".
Lo scopo del gioco consisterà, pertanto, non solo nell'accumulare il maggior numero di punti possibile (e potersi così fregiare di un posto in classifica), ma soprattutto nel completare le missioni principali, in modo da far evolvere il tavolo da gioco (sbloccando strade, cambiando situazioni, in generale abilitando altre missioni), fino al "completamento" dello stesso e finalmente all'accesso la successivo.
Un esempio può essere più chiarificatore di mille spiegazioni: nel primo tavolo ("Biology") ci troveremo a far gironzolare la nostra amata/odiata pallina d'argento in una serie di tavoli realizzati in modo da ricordare un giardino zoologico, finché gira che ti gira non troveremo un tavolo con cinque respingenti; una volta che avremo colpito con la pallina ciascuno dei respingenti, l'intero livello si congelerà completamente, e dove prima c'era una cascata con dei bumpers (noti anche come "Funghi") ci sarà ora una parete di ghiaccio, abbattibile mandandogli la pallina contro ad alta velocità attraverso apposite rampe; quando la parete cadrà sotto i nostri colpi, rivelerà un ultimo sotto-tavolo, in cui dovremo raccogliere tutte le monete affinché (anf anf anf) si apra la tanto agognata uscita del livello. Nel complesso intrico di sotto-tavoli sono presenti ovviamente tante e tante altre sotto-missioni, ma le tre che vi ho citato saranno le principali, nonché le uniche indispensabili per sbloccare il livello successivo.
La scatola del gioco (nonché diversi comunicati stampa) parla di 50 tavoli di gioco; questa informazione è sicuramente da interpretare, e nella fattispecie và presa come 50 sotto-tavoli, distribuiti fra i vari livelli. In effetti, i tavoli di gioco veri e propri sono solo tre, per quanto giocabili (una volta sbloccati) sia in forma classica sia in mirror, più un ultimo tavolo "particolare", che in effetti non è neppure un flipper ma bensì una sorta di Arkanoid, ed il tavolo "Evolution", che và superato ogni volta (e ogni volta a difficoltà superiore) per accedere al livello successivo.
Flipnic
6.5
Voto
Redazione
Flipnic
Indubbiamente Flipnic è un Flipper piuttosto fuori dai canoni standard, e basa i suoi principali punti di forza sulla varietà di missioni proposte e sulla cura di tutti gli elementi di contorno, come ambientazioni, ostacoli animati e filmati vari. Il fatto però che in effetti i tavoli a disposizione, per quanto formati da sotto-tavoli e disponibili in mirror, siano solo tre, più uno che non è neppure un Flipper, lo rende piuttosto breve per un'esperienza in solitario, che una volta terminata lo trasforma in poco più di un occasionale passatempo. Carina l'idea dei tavoli per le sfide tra due giocatori, ma non aspettatevi giochi da oscar...