Flipnic

di Tommaso Alisonno

A questi possiamo aggiungere quattro tavoli realizzati appositamente per il gioco in sfida uno contro uno, tre dei quali studiati sulla falsariga del flipper e uno che in pratica è un Pong a tre barrette affiancate. Tralasciando quest'ultimo, ovvio clone nostalgico, c'è da dire che la fantasia degli sviluppatori non si è affatto esaurita nella realizzazione dei livelli per il singleplayer, cosicché possiamo godere di tre tavoli piuttosto carini e simpatici, per quanto non aspettatevi affatto dei giochi da oscar: diciamo che qualche partita ogni tanto in allegria e amicizia ci si farà volentieri, ma poco di più.

Ed in effetti, questo problema si rispecchia anche nel gioco in singolo: la mancanza di veri e propri "tavoli da bar" in cui giocare solo per fare punti, punti e poi ancora punti fa sì che, una volta finita la trafila per sbloccare tutti i livelli (direi non più di una settimana a livello facile), a meno di non incaponirsi per completare tutte le sotto-missioni, il gioco si trasformi per lo più in un occasionale passatempo. Diciamo che manca quel "certo non so ché" che in sala giochi ci spingeva ad inserire ancora una moneta per avere una, anche una sola possibilità di fare punti in più.

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Trattandosi alla fin della fiera di un Flipper, è lecito aspettarsi dei controlli piuttosto semplici, e difatti è così: avrete a disposizione due tasti per azionare i due (o più) respingenti destro e sinistro, più due tasti per spintonare il tavolo da sinistra, da destra, o dal basso, premendoli insieme (occhio a non mandare tutto in tilt!). Una piccola e piacevole idea applicata è quella di mettere qua e là dei bumper che si alzano o si abbassano alla pressione del respingente sinistro, in modo da essere considerati volta per volta come ostacoli o come terreno libero.
Tecnicamente parlando, c'è da dire che la realizzazione grafica è decisamente soddisfacente, con uno studio degli spazi molto accurato (finalmente un flipper in cui le cosiddette "traiettorie libere" sono ristrette all'osso!), molta fantasia nelle ambientazioni e un uso discreto degli effetti speciali. Molto carini anche i numerosissimi filmati utilizzati per accompagnare praticamente tutti gli eventi particolari che possono verificarsi. Non perfetta invece la fisica, dato che talvolta capita che la pallina abbia comportamenti un po' improbabili (va bene che non stiamo giocando su un vero flipper, ma in questo settore è sempre auspicabile un elevatissimo grado di realismo).
Buono anche il sonoro, con begli effetti sonori e numerosi doppiaggi esplicativi, anche se i temi musicali di base sono spesso ripetitivi quando non si riesce ad attivare in tempi brevi qualche missione.
Concludendo: il gioco è divertente o no? Beh, indubbiamente il concetto base è estremamente semplice, e tramite i vari menù accessibili da start non è neppure troppo complesso capire cosa bisogna fare e come bisogna farlo per andare avanti nelle missioni principali. Diciamo pertanto che fintanto che avrete da sbloccare dei tavoli vi accanirete contro il gioco con impegno, costanza e indubbiamente molto divertimento, ma che terminata la trafila, come già detto, Flipnic rimarrà solo un piacevole passatempo.
Ma sempre piacevole.

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