Fly! II
di
Come aveva anticipato Richard Harvey dei Terminal Reality nei mesi scorsi, gli obiettivi che Fly! II si prefigge sono ambiziosi: aumentare la risoluzione dello scenario al suolo rispetto al suo predecessore e ai concorrenti, estendere la linea dell'orizzonte per permettere una migliore navigazione a vista e aumentare il realismo delle coste e dello scenario servendosi della topografia satellitare. Tutto questo alla prova dei fatti e con il supporto di una scheda 3D recente si trasforma in uno scenario fotorealistico, nel complesso superiore a quello di tutti i concorrenti. Fly! II si avvale di una mappatura fotografica del territorio, per cui montagne, campi arati e città sfoggiano delle texture enormi e dettagliate che da una parte richiedono grossi quantitativi di memoria e dall'altra garantiscono un realismo elevatissimo e l'assenza di quei numerosi elementi grafici ricorrenti al suolo che caratterizzano altri simulatori, come Falcon 4. Fly! II applica con sapienza un filtro antiscalettature alle stesse texture che caratterizzano il suolo, offrendoci la vista di fiumi, canali e porti naturali del tutto credibili
E' solo avvicinandoci nettamente al suolo che capiamo che ciò che stiamo vedendo é una simulazione e non la realtà, infatti le "foto" spalmate sul territorio si fanno sgranate e rivelano la loro piattezza. E' proprio nel volo a bassa quota che Flight Simulator 2000 di Microsoft riesce ad avere la meglio sul giovane rivale in virtù delle numerose costruzioni poligonali che popolano le aree urbane più famose mentre Fly! II si mantiene coerente con l'uso delle texture ad alta risoluzione, utilizzando i poligoni più di rado. Il risultato finale é che Fly! II batte Flight Simulator 2000 per ciò che riguarda lo spettacolo offerto dallo scenario ad alta e a media quota ma non quando il nostro bimotore si libra a poche centinaia di metri dal suolo. Ma lo scenario fotorealistico é solo una delle caratteristiche chiave di Fly! II, l'altra é la presenza della riproduzione perfetta degli aerei (composti in media da 7000 poligoni, un numero elevatissimo), del cruscotto, di tutti gli strumenti di bordo e gli interni di tutti i mezzi utilizzabili nella simulazione, tra cui bimotori (Kodiak e Barracuda B200), jet a reazione (Peregrine 800 TR) e addirittura elicotteri (Bell 407 e Pilatus PC-12)
E' solo avvicinandoci nettamente al suolo che capiamo che ciò che stiamo vedendo é una simulazione e non la realtà, infatti le "foto" spalmate sul territorio si fanno sgranate e rivelano la loro piattezza. E' proprio nel volo a bassa quota che Flight Simulator 2000 di Microsoft riesce ad avere la meglio sul giovane rivale in virtù delle numerose costruzioni poligonali che popolano le aree urbane più famose mentre Fly! II si mantiene coerente con l'uso delle texture ad alta risoluzione, utilizzando i poligoni più di rado. Il risultato finale é che Fly! II batte Flight Simulator 2000 per ciò che riguarda lo spettacolo offerto dallo scenario ad alta e a media quota ma non quando il nostro bimotore si libra a poche centinaia di metri dal suolo. Ma lo scenario fotorealistico é solo una delle caratteristiche chiave di Fly! II, l'altra é la presenza della riproduzione perfetta degli aerei (composti in media da 7000 poligoni, un numero elevatissimo), del cruscotto, di tutti gli strumenti di bordo e gli interni di tutti i mezzi utilizzabili nella simulazione, tra cui bimotori (Kodiak e Barracuda B200), jet a reazione (Peregrine 800 TR) e addirittura elicotteri (Bell 407 e Pilatus PC-12)