Folklore
di
Luca Gambino
Dopo il non esaltante esordio su PS3 con il deficitario Genji: days of the Blade, Game Republic ritorna all'assalto dell'ammiraglia Sony con l'atipico action RPG Folklore. I due protagonisti (un uomo e una donna), si ritroveranno ad interagire per differenti motivi nel piccolo villaggio di Doolin (paesino realmente esistente nelle coste irlandesi), dove dovranno cercare di fare luce nei misteriosi eventi che stanno coinvolgendo gli ignari abitanti del luogo. Differenti i motivi che porteranno Ellen e Keats (questi i nomi dei protagonisti) sulle sponde di Doolin. Lei alla ricerca della madre ormai morta (ma che riesce comunque ad inviare una lettera alla figlia). Lui, redattore per una rivista sulla parapsicologia, attirato da una misteriosa telefonata che lo invita nel piccolo villaggio per entrare in contatto con l'aldilà. Doolin, infatti, rappresenta una sorta di porta tra la nostra dimensione terrena e quello che viene definito "L'Oltremondo". I due protagonisti incroceranno quindi i due percorsi, percorrendo binari differenti ma comunque paralleli, fino ad incrociarsi in più punti interagendo tra loro per portare a termine determinati compiti.
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Il gameplay di Folklore vivrà quindi su due momenti ben distinti. Nella dimensione terrena Ellen o Keats (si potrà infatti scegliere quale personaggio utilizzare), indagheranno sui misteriosi omicidi accaduti 17 anni prima (e alcuni avverranno anche sotto i loro occhi), mentre all'interno dell'Oltremondo, saranno chiamati a ritrovare le anime dei defunti, a parlare con loro e a raccogliere preziosi indizi che saranno fondamentali quali riattraverseranno i portali per ritornare sul piano della realtà. La condizione "atipica" che abbiamo dichiarato in apertura d'articolo, deriva soprattutto dal sistema di combattimento che Game Republic ha donato a Folklore. Ellen e Keats avranno la possibilità di assorbire gli "Id" dei "folks", ovvero le creature che popolano i vari regni che compongono l'Oltremondo. L'assorbimento degli Id permetterà poi loro di utilizzarli contro gli stessi Folks, anche se di altra natura. Il sistema di combattimento mischia elementi del gioco di ruolo (ogni attacco inciderà più o meno pesantemente sulla forza mentale del personaggio) e la sempreverde morra cinese perché, per mettere fuori combattimento alcuni Folks, sarà necessario utilizzare il giusto tipo d'attacco.
Gli Id assorbiti, infatti, conterranno particolari fattori "elementali" che dovranno essere messi sul campo in modi e tempi corretti. Gli attacchi, sebbene vogliano assomigliare ad incantesimi "lanciati" nei confronti degli avversari, assumoni in contorni del puro beat'em up, con i due protagonisti impegnati nei reami dell'Oltremondo a dare mazzate a destra e a sinistra in modo forse un po' troppo ripetitivo. Gli Id dei Folks assorbiti potranno poi essere disposti sui quattro tasti funzione del pad e potranno essere poi lanciati tramite la pressione del tasto stesso. L'impiego di ogni Folk consumerà la barra dell'energia mentale che poi si andrà a ricaricare dopo un certo periodo di inattività. Ovviamente gli attacchi più pesanti saranno quelli più esosi in termini di energie e costringeranno poi il giocatore a giocare di difesa per non essere sopraffatto dai nemici. I Folk che popolano l'Oltremondo sono di svariata natura e l'assorbimento del loro Id sarà l'unico momento in cui si potranno utilizzare le caratteristiche fisiche del giroscopio del SIXAXIS. Una volta messo alle corde il nemico, si potrà infatti vedere l'Id abbandonare il corpo, pronto per essere assorbito dal nostro personaggio. Una volta agganciato l'Id tramite la pressione del dorsale destro, dovremo procedere all'assorbimento vero e proprio tramite l'esecuzione dei sottogiochi proposti dal sistema. A volte basterà tirare a sé il pad, mentre altre volte sarà richiesto di tenere in equilibrio l'Id che si muove da una parte all'altra. L'assorbimento di più Folk dello stesso tipo rafforzeranno l'Id posseduto, sbloccando nuove funzioni e potenziamenti.
Un sistema di gioco all'apparenza complesso, ma che si riesce a padroneggiare a dovere dopo i primi livelli-tutorial. I boss di fine livello sono quelli denominati appunto "Folklore" e spesso per poter essere sconfitti sarà richiesto consultare un particolare Album dove sarà possibile recuperare informazioni fondamentali che suggeriranno l'utilizzo dei Folk necessari per abbatterli. In mezzo a tutto questo combattimento ci saranno poi le sessioni d'indagine vera e propria, dove i nostri protagonisti vagheranno nel piccolo villaggio di Doolin raccogliendo indizi, intervistando i vari abitanti e mettendo assieme i pezzi di un puzzle i cui tasselli intersecano sulla stessa tela il mondo reale e quello paranormale. Centro del villaggio e di molte delle vicende che ci vedranno coinvolti sarà il pub, dove potremo anche ricevere quest aggiuntive che ci permetteranno di ricevere in pegno elementi che potranno alimentare i nostri Folks, sbloccandone nuove potenzialità. Il collante che unisce le indagini dei due personaggi e che racconta di fatto l'intera vicenda è rappresentato sullo schermo da una sorta di fumetto elettronico le cui tavole racconteranno gli eventi passati e quelli in corso di svolgimento a Doolin. Il risultato, per quanto visivamente convincente, è che la scelta operata da Game Republic tende a spezzare il ritmo della narrazione, costringendo il giocatore ad assistere ad interminabili scene condite da onomatopee spesso mal adattate al contesto videoludico. E' questo, assieme ad una certa monotonia generale, il peggior difetto di Folklore. Un'idea di fondo tutto sommato convincente e ben assemblato che ha però nella mancanza di ritmo e varietà il suo vero tallone d'Achille.
Anche tecnicamente Folklore sembra risentire un po' dello stesso difetto, dal momento che Game Republic ha preferito concentrare maggiori sforzi sul lato artistico della scena, piuttosto che su quello tecnico. Il risultato è un prodotto visivamente ben riuscito, con un ottima riproduzione del villaggio tipicamente irlandese e dell'Oltremondo, davvero evocativo in alcuni passaggi. D'altro canto, però, una certa povertà poligonale e tecnica più in generale, lasciano un po' di amaro in bocca. Sotto accusa anche il comparto audio del gioco, che per la sua povertà e soprattutto per la ripetitività di alcuni passaggi può essere causa di autentiche crisi di panico. Da sottolineare come il gioco sia interamente tradotto in italiano, compresi anche i pochi dialoghi dei protagonisti.
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Il gameplay di Folklore vivrà quindi su due momenti ben distinti. Nella dimensione terrena Ellen o Keats (si potrà infatti scegliere quale personaggio utilizzare), indagheranno sui misteriosi omicidi accaduti 17 anni prima (e alcuni avverranno anche sotto i loro occhi), mentre all'interno dell'Oltremondo, saranno chiamati a ritrovare le anime dei defunti, a parlare con loro e a raccogliere preziosi indizi che saranno fondamentali quali riattraverseranno i portali per ritornare sul piano della realtà. La condizione "atipica" che abbiamo dichiarato in apertura d'articolo, deriva soprattutto dal sistema di combattimento che Game Republic ha donato a Folklore. Ellen e Keats avranno la possibilità di assorbire gli "Id" dei "folks", ovvero le creature che popolano i vari regni che compongono l'Oltremondo. L'assorbimento degli Id permetterà poi loro di utilizzarli contro gli stessi Folks, anche se di altra natura. Il sistema di combattimento mischia elementi del gioco di ruolo (ogni attacco inciderà più o meno pesantemente sulla forza mentale del personaggio) e la sempreverde morra cinese perché, per mettere fuori combattimento alcuni Folks, sarà necessario utilizzare il giusto tipo d'attacco.
Gli Id assorbiti, infatti, conterranno particolari fattori "elementali" che dovranno essere messi sul campo in modi e tempi corretti. Gli attacchi, sebbene vogliano assomigliare ad incantesimi "lanciati" nei confronti degli avversari, assumoni in contorni del puro beat'em up, con i due protagonisti impegnati nei reami dell'Oltremondo a dare mazzate a destra e a sinistra in modo forse un po' troppo ripetitivo. Gli Id dei Folks assorbiti potranno poi essere disposti sui quattro tasti funzione del pad e potranno essere poi lanciati tramite la pressione del tasto stesso. L'impiego di ogni Folk consumerà la barra dell'energia mentale che poi si andrà a ricaricare dopo un certo periodo di inattività. Ovviamente gli attacchi più pesanti saranno quelli più esosi in termini di energie e costringeranno poi il giocatore a giocare di difesa per non essere sopraffatto dai nemici. I Folk che popolano l'Oltremondo sono di svariata natura e l'assorbimento del loro Id sarà l'unico momento in cui si potranno utilizzare le caratteristiche fisiche del giroscopio del SIXAXIS. Una volta messo alle corde il nemico, si potrà infatti vedere l'Id abbandonare il corpo, pronto per essere assorbito dal nostro personaggio. Una volta agganciato l'Id tramite la pressione del dorsale destro, dovremo procedere all'assorbimento vero e proprio tramite l'esecuzione dei sottogiochi proposti dal sistema. A volte basterà tirare a sé il pad, mentre altre volte sarà richiesto di tenere in equilibrio l'Id che si muove da una parte all'altra. L'assorbimento di più Folk dello stesso tipo rafforzeranno l'Id posseduto, sbloccando nuove funzioni e potenziamenti.
Un sistema di gioco all'apparenza complesso, ma che si riesce a padroneggiare a dovere dopo i primi livelli-tutorial. I boss di fine livello sono quelli denominati appunto "Folklore" e spesso per poter essere sconfitti sarà richiesto consultare un particolare Album dove sarà possibile recuperare informazioni fondamentali che suggeriranno l'utilizzo dei Folk necessari per abbatterli. In mezzo a tutto questo combattimento ci saranno poi le sessioni d'indagine vera e propria, dove i nostri protagonisti vagheranno nel piccolo villaggio di Doolin raccogliendo indizi, intervistando i vari abitanti e mettendo assieme i pezzi di un puzzle i cui tasselli intersecano sulla stessa tela il mondo reale e quello paranormale. Centro del villaggio e di molte delle vicende che ci vedranno coinvolti sarà il pub, dove potremo anche ricevere quest aggiuntive che ci permetteranno di ricevere in pegno elementi che potranno alimentare i nostri Folks, sbloccandone nuove potenzialità. Il collante che unisce le indagini dei due personaggi e che racconta di fatto l'intera vicenda è rappresentato sullo schermo da una sorta di fumetto elettronico le cui tavole racconteranno gli eventi passati e quelli in corso di svolgimento a Doolin. Il risultato, per quanto visivamente convincente, è che la scelta operata da Game Republic tende a spezzare il ritmo della narrazione, costringendo il giocatore ad assistere ad interminabili scene condite da onomatopee spesso mal adattate al contesto videoludico. E' questo, assieme ad una certa monotonia generale, il peggior difetto di Folklore. Un'idea di fondo tutto sommato convincente e ben assemblato che ha però nella mancanza di ritmo e varietà il suo vero tallone d'Achille.
Anche tecnicamente Folklore sembra risentire un po' dello stesso difetto, dal momento che Game Republic ha preferito concentrare maggiori sforzi sul lato artistico della scena, piuttosto che su quello tecnico. Il risultato è un prodotto visivamente ben riuscito, con un ottima riproduzione del villaggio tipicamente irlandese e dell'Oltremondo, davvero evocativo in alcuni passaggi. D'altro canto, però, una certa povertà poligonale e tecnica più in generale, lasciano un po' di amaro in bocca. Sotto accusa anche il comparto audio del gioco, che per la sua povertà e soprattutto per la ripetitività di alcuni passaggi può essere causa di autentiche crisi di panico. Da sottolineare come il gioco sia interamente tradotto in italiano, compresi anche i pochi dialoghi dei protagonisti.
Folklore
7
Voto
Redazione
Folklore
Convince solo a metà la nuova produzione Game Republic. Buone idee di fondo rovinate in parte da una narrazione troppo lenta e da un gameplay fin troppo ripetitivo e dal bassissimo tasso di sfida. A questo si deve anche unire una rappresentazione grafica artisticamente valida ma tecnicamente povera e una colonna sonora ridondante e, alla lunga, davvero noiosa. That's All Folks!