Football Manager 2014
di
Andrea Ranaldo
Italia, terra di poeti, santi, navigatori e...allenatori! Scagli la prima pietra chi, nella sua vita, non ha mai rimproverato le scelte del mister della propria squadra del cuore, capace di tramutarsi in santone della panchina nei periodi vincenti, e in assoluto incompetente nei periodi bui. Sports Interactive fa leva proprio su questo sentimento popolare, e puntuale come un orologio svizzero anche quest'anno mette nelle mani degli utenti la gestione tecnico-finanziaria di una società calcistica. La sfida é ufficialmente lanciata: sapete davvero fare di meglio di “acciughina” Allegri?
Da grande voglio fare il Mourinho
Partiamo dai numeri, come sempre spaventosi: 51 nazioni e tutte le leghe professioniste dei maggiori campionati continentali, per un parco giocatori davvero sconfinato.
Una volta creato il proprio alter ego, e scelta la squadra di partenza, vi troverete catapultati nel magico mondo del manageriale sportivo più completo di sempre. Il primo impatto é facilitato dal colloquio personale col presidente, che oltre a farvi i migliori auguri per la stagione vi illustrerà la filosofia societaria. Proprio l'aspetto umano ha assunto un ruolo di primo piano, e la prova tangibile é data dalla profondità del sistema dialogico, ora presente non solo nel rapporto con i media, ma anche nelle relazione personali con i giocatori e con i membri del proprio staff.
Tale inclinazione dialettica pone l'accento su un aspetto sicuramente fondamentale nella vita reale di un professionista, e che nei precedenti episodi sembrava essere più un orpello che una vera variabile: oggigiorno un manager é infatti anche psicologo, e deve sapersi relazionare se vuole ottenere il massimo dai calciatori e dai collaboratori. L'unico limite può essere evidenziato nella ripetitività delle domande da parte dei giornalisti: le conferenze stampa sono infatti piuttosto simili tra loro, ma obiettivamente la monotonia regna sovrana pure nelle interviste reali. Anche in questo caso il rapporto umano con i vari cronisti é importante: a seconda del carattere e dello storico con un determinato inviato, riceverete domande più o meno scomode. Le alternative di risposta offerte al giocatore permettono quasi sempre di soddisfare le proprie intenzioni, sia che siate un buon samaritano alla Guidolin, e sia che preferiate un approccio più sanguigno alla Conte. Alcune dichiarazioni, inoltre, influenzeranno positivamente o negativamente sull'umore dei propri calciatori, e questo impone una certa oculatezza nelle scelte.
Ovviamente, il vero padrone della scena é rimasto l'aspetto tattico, rivisto sensibilmente più nella forma che non nella sostanza. Dite addio a slide e percentuali: il menu é ora molto più snello e dispone di una interfaccia che ne facilita enormemente la navigazione. Una volta selezionato lo schema di partenza, potrete quindi spostare manualmente i giocatori sul terreno di gioco, affidando a ciascuno di loro sia la predisposizione (riducibile in “Attaccare”, “Sostenere” e “Difendere”) che il ruolo. Ogni posizione, infatti, può essere interpretata in modi molto diversi tra loro: per esempio, un giocatore piazzato davanti alla difesa può essere un regista arretrato alla Pirlo, oppure un incontrista alla De Jong, e così via. Una comoda valutazione a “stelline” ci suggerirà l'attitudine del calciatore a recitare un determinato ruolo.
I più profondi conoscitori della saga non gridino allo scandalo: sebbene la “matematica” dei precedenti episodi sia stata totalmente abbandonata, la profondità del sistema é stata salvaguardata dalle ulteriori istruzioni, sia di squadra che personali. Per intenderci, interverremo ora su cinque macro-sezioni: possesso palla, penetrazioni, difesa, generale e disposizioni in campo. Le percentuali dei precedenti episodi sono state soppiantate da più fruibili indicazioni “in lettere”, come ad esempio “Gioca sulle fasce” piuttosto che “Penetra centralmente”. Altrettanto complete sono le istruzioni personali: ad ogni giocatore possono essere dati ulteriori ragguagli sul proprio modo di intendere il ruolo predisposto. Per esempio, ad un centravanti possiamo dire di giocare di sponda, piuttosto che di rimanere sul filo del fuorigioco, oppure di cercare con insistenza la conclusione a rete. Le opportunità offerte, in questo senso, sono davvero al limite dell'immaginabile, e risveglieranno il fiero Marcello Lippi che é in voi. Da sottolineare, inoltre, come l'intelligenza artificiale studi tattiche utili a neutralizzare il vostro stile di gioco, obbligandovi a trovare costantemente nuove soluzioni.
Una simile semplificazione ha riguardato anche l'allenamento, che ora dispone di una panoramica generale tramite comodi ed efficaci grafici a torta. Chiunque voglia addentrarsi nei meandri della preparazione può comunque scegliere il grado di intensità e il tipo di lavoro per ciascuno dei propri giocatori, sia per quanto concerne aspetti specifici, come tiro, passaggi e condizione fisica, che più generici, come l'insegnamento di un determinato ruolo. A seconda dell'inclinazione e delle caratteristiche personali, si possono ravvisare non solo notevoli miglioramenti, ma anche sensibili peggioramenti, dovuti soprattutto all'inevitabile incedere dell'età di alcuni interpreti.
Notevoli passi in avanti sono invece stati compiuti nella riproduzione 3D delle partite. Sebbene il realismo estremo sia ancora un miraggio, specie per via di un rapporto tiri/reti segnate poco equilibrato, lo svolgimento degli incontri é comunque gradevole, e permetterà di ammirare in prima persona i propri dettami tattici. Il giocatore avrà a disposizione il pre-partita e l'intervallo per cercare di caricare la squadra, anche con discorsi individuali, mentre durante il match potrà rifarsi a un elenco di consigli che, in virtù di un intelligente espediente cromatico, non potranno mai essere contraddittori. Qualora la lettura della partita si rivelasse più ostica del previsto, ci penserà il vice allenatore a venirvi in soccorso, e basterà acconsentire alle sue direttive per vederle automaticamente applicate.
Da grande voglio fare il Mourinho
Partiamo dai numeri, come sempre spaventosi: 51 nazioni e tutte le leghe professioniste dei maggiori campionati continentali, per un parco giocatori davvero sconfinato.
Una volta creato il proprio alter ego, e scelta la squadra di partenza, vi troverete catapultati nel magico mondo del manageriale sportivo più completo di sempre. Il primo impatto é facilitato dal colloquio personale col presidente, che oltre a farvi i migliori auguri per la stagione vi illustrerà la filosofia societaria. Proprio l'aspetto umano ha assunto un ruolo di primo piano, e la prova tangibile é data dalla profondità del sistema dialogico, ora presente non solo nel rapporto con i media, ma anche nelle relazione personali con i giocatori e con i membri del proprio staff.
Tale inclinazione dialettica pone l'accento su un aspetto sicuramente fondamentale nella vita reale di un professionista, e che nei precedenti episodi sembrava essere più un orpello che una vera variabile: oggigiorno un manager é infatti anche psicologo, e deve sapersi relazionare se vuole ottenere il massimo dai calciatori e dai collaboratori. L'unico limite può essere evidenziato nella ripetitività delle domande da parte dei giornalisti: le conferenze stampa sono infatti piuttosto simili tra loro, ma obiettivamente la monotonia regna sovrana pure nelle interviste reali. Anche in questo caso il rapporto umano con i vari cronisti é importante: a seconda del carattere e dello storico con un determinato inviato, riceverete domande più o meno scomode. Le alternative di risposta offerte al giocatore permettono quasi sempre di soddisfare le proprie intenzioni, sia che siate un buon samaritano alla Guidolin, e sia che preferiate un approccio più sanguigno alla Conte. Alcune dichiarazioni, inoltre, influenzeranno positivamente o negativamente sull'umore dei propri calciatori, e questo impone una certa oculatezza nelle scelte.
Ovviamente, il vero padrone della scena é rimasto l'aspetto tattico, rivisto sensibilmente più nella forma che non nella sostanza. Dite addio a slide e percentuali: il menu é ora molto più snello e dispone di una interfaccia che ne facilita enormemente la navigazione. Una volta selezionato lo schema di partenza, potrete quindi spostare manualmente i giocatori sul terreno di gioco, affidando a ciascuno di loro sia la predisposizione (riducibile in “Attaccare”, “Sostenere” e “Difendere”) che il ruolo. Ogni posizione, infatti, può essere interpretata in modi molto diversi tra loro: per esempio, un giocatore piazzato davanti alla difesa può essere un regista arretrato alla Pirlo, oppure un incontrista alla De Jong, e così via. Una comoda valutazione a “stelline” ci suggerirà l'attitudine del calciatore a recitare un determinato ruolo.
I più profondi conoscitori della saga non gridino allo scandalo: sebbene la “matematica” dei precedenti episodi sia stata totalmente abbandonata, la profondità del sistema é stata salvaguardata dalle ulteriori istruzioni, sia di squadra che personali. Per intenderci, interverremo ora su cinque macro-sezioni: possesso palla, penetrazioni, difesa, generale e disposizioni in campo. Le percentuali dei precedenti episodi sono state soppiantate da più fruibili indicazioni “in lettere”, come ad esempio “Gioca sulle fasce” piuttosto che “Penetra centralmente”. Altrettanto complete sono le istruzioni personali: ad ogni giocatore possono essere dati ulteriori ragguagli sul proprio modo di intendere il ruolo predisposto. Per esempio, ad un centravanti possiamo dire di giocare di sponda, piuttosto che di rimanere sul filo del fuorigioco, oppure di cercare con insistenza la conclusione a rete. Le opportunità offerte, in questo senso, sono davvero al limite dell'immaginabile, e risveglieranno il fiero Marcello Lippi che é in voi. Da sottolineare, inoltre, come l'intelligenza artificiale studi tattiche utili a neutralizzare il vostro stile di gioco, obbligandovi a trovare costantemente nuove soluzioni.
Una simile semplificazione ha riguardato anche l'allenamento, che ora dispone di una panoramica generale tramite comodi ed efficaci grafici a torta. Chiunque voglia addentrarsi nei meandri della preparazione può comunque scegliere il grado di intensità e il tipo di lavoro per ciascuno dei propri giocatori, sia per quanto concerne aspetti specifici, come tiro, passaggi e condizione fisica, che più generici, come l'insegnamento di un determinato ruolo. A seconda dell'inclinazione e delle caratteristiche personali, si possono ravvisare non solo notevoli miglioramenti, ma anche sensibili peggioramenti, dovuti soprattutto all'inevitabile incedere dell'età di alcuni interpreti.
Notevoli passi in avanti sono invece stati compiuti nella riproduzione 3D delle partite. Sebbene il realismo estremo sia ancora un miraggio, specie per via di un rapporto tiri/reti segnate poco equilibrato, lo svolgimento degli incontri é comunque gradevole, e permetterà di ammirare in prima persona i propri dettami tattici. Il giocatore avrà a disposizione il pre-partita e l'intervallo per cercare di caricare la squadra, anche con discorsi individuali, mentre durante il match potrà rifarsi a un elenco di consigli che, in virtù di un intelligente espediente cromatico, non potranno mai essere contraddittori. Qualora la lettura della partita si rivelasse più ostica del previsto, ci penserà il vice allenatore a venirvi in soccorso, e basterà acconsentire alle sue direttive per vederle automaticamente applicate.
Football Manager 2014
9
Voto
Redazione
Football Manager 2014
Football Manager 2014 va in gol e si conferma campione del mondo delle simulazioni manageriali. Pur non stravolgendo l'alchimia dei precedenti capitoli, gli sviluppatori hanno puntato sullo svecchiamento delle dinamiche, privilegiando l'aspetto umano a quello puramente matematico. Il risultato é un prodotto dannatamente profondo e complesso, ma allo stesso tempo più digeribile anche da parte di chi si approccia per la prima volta alla serie. Qualora siate dei malati di calcio, e sogniate da sempre di gestire a 360 la squadra dei vostri cuori, correte a comprarlo!