Football Manager 2008

di Fabio Fundoni
Il sottile brivido della gestione
Il calcio non é fatto solo di ventidue ragazzoni che corrono dietro a una palla in un prato rettangolare. Dietro ad ogni grande squadra c'é sempre ( o quasi...) un grande allenatore. Al suo fianco si muove uno staff attento e preparato, pronto a intervenire ad ogni minima necessità. C'é un presidente con il proprio entourage, per curare il lato economico e aziendale, dalle scelte degli stipendi dei giocatori sino all'organizzazione di osservatori mandati nei paesi più strani del mondo a cercare nuovi fenomeni da ingaggiare. Poi, cuore pulsante e linfa vitale che anima di “magia” il tutto, ecco i tifosi, dediti a incitare, cantare, soffrire e infine festeggiare o subire gli sfottò degli avversari.


Logicamente, visto l'interesse e il divertimento che girano introno all'universo del pallone, da quando esistono i videogame, si é sempre guardato con un occhio di riguardo al creare dei titoli in grado di far rivivere a tutti l'emozione del gol. Oltre alle celebri rappresentazioni più o meno simulative legate al calcio giocato, dai primi anni ottanta si é sviluppata anche una corrente di produzione legata ad una diversa prospettiva per vivere questo sport, cioé quella gestionale.

Basti pensare che nel lontano 1992 fece la sua comparsa, sul glorioso Amiga (ma i più grandicelli avranno sicuramente ricordi similari legati allo Spectrum della Sinclair), un gioco dal nome inequivocabile: Championship Manager. A capo dello sviluppo, un team inglese, la SiGame, che proponeva al pubblico la possibilità di prendere le redini di una società calcistica e gestirne ogni minimo particolare, dal decidere chi mandare in campo sino alla gestione societaria, esattamente come da tradizione inglese, dove al posto del semplice allenatore siede un vero manager, impegnato in una amministrazione più estesa rispetto a quella a cui ci hanno abituato i nostri Mister dediti solo a tattica e allenamento.

Nacque così una vera e propria saga, che continua a mietere successi ancora ai giorni nostri, in cui segnaliamo nel 2005 un cambio di publisher (dalla Eidos alla Sega) che ha portato ad abbandonare il nome “Championship Manager” in favore di quello attuale. Volto a ricercare il maggior realismo possibile grazie a una enorme quantità di variabili e opzioni in mano al giocatore, Football Manager ha sempre trovato terreno fertile su pc, dove l'uso del mouse e della tastiera si sono rivelate le armi vincenti per districarsi tra decine di comandi e finestre. Con l'espandersi del mercato delle console, sono arrivate le prime conversioni delle varie edizioni annuali di FM che, anno dopo anno, hanno raggiunto anche la nuova generazione. Anche nel 2008 quindi Football Manager si presenta su Xbox 360, con davanti la solita sfida: convertire a dovere un prodotto nato per una filosofia di gioco estremamente lontana dai canoni legati alle console.


No, l'esonero no!
Dati, opzioni, variabili, numeri, tattiche, statistiche e molto altro, questo é il sangue che scorre in Football Manager. La sfida di mettersi alle redini di una squadra, magari quella che si tifa sin da piccoli, e impegnarsi in prima persona per gestirne ogni minimo fattore. Tutto logicamente con una visione estremamente verosimigliante della realtà, con la presenza, nel database del gioco di milioni di calciatori, squadre, tornei e staff realmente esistenti.

L'impegno a cui saremo chiamati, sarà appunto quello di portare al successo ( o magari conquistare un'insperata salvezza) con la compagine di cui diventeremo manager. In base a dove ci saremo accasati, potremo trovare una situazione più o meno stabile tra rosa, infrastrutture e, soprattutto, un budget di cui servirci per eventuali ritocchi di calcio mercato. Messo in piedi un gruppo competitivo, dovremo anche disporlo in campo, decidendone tattiche, formazioni e ogni altri fattore affine.

Comincia in questa maniera una spirale che gira attorno alla vostra carriera di manager virtuali. Con le varie evoluzioni avute nelle diverse edizioni del gioco, l'interazione é realmente presente a tutto tondo. Assumere uno staff, decidere dove mandare i propri osservatori, rapportarsi con presidenti e tifosi, curare l'aspetto psicologico dei calciatori e chi più ne ha, più ne metta. Gli stessi atleti saranno delineati da un foltissimo numero di parametri legati alle loro varie abilità psicofisiche, più alcune skill completamente invisibili che dovrete essere in grado di capire con l'esperienza.

Proprio l'esperienza é fulcro del titolo. La vostra carriera non sarà mai legata ad un solo team, potrete sempre licenziarvi, proporvi ad altre squadre, ricevere offerte di lavoro e, nella peggiore delle ipotesi, venire esonerati da un presidente particolarmente esigente. Ma nulla sarà perduto, basterà attendere una panchina libera, mentre il mondo virtuale preesistente continuerà a girare con i suoi campionati e le sue meccaniche plausibili.

Quando l'abito non fa il monaco
Ma cosa c'é di nuovo in questo Fm 2008? Oltre ad un naturale aggiornamento delle rose (che, ricordiamo, sono quelle adeguate al calcio mercato invernale e quindi attualissime), é possibile notare delle aggiunte per quanto riguarda l'interazione con i media, che di volta in volta vi verranno a intervistare, e con la propria squadra. Adesso infatti potrete incoraggiare i giocatori prima di un match e non solo tra un tempo e l'altro e alla fine della partita.

Durante le ostilità, potremo anche dare indicazioni tattiche senza la necessità di mettere il gioco in pausa, soluzione utile per avere sempre sotto controllo il movimento in campo che, ricordiamo, si svolge sempre tramite una grafica essenziale in due dimensioni, dove vedremo semplicemente muoversi dei pallini colorati, coadiuvati da una cronaca testuale.

A dire la verità, parlare di reali novità in FM, risulta un po' azzardato. E' sicuramente da segnalarsi un attento lavoro di miglioramento e ottimizzazione, che ha portato ad esempio a nuove schermate per allenamenti e mercato, decisamente più intuitive che in passato. Intelligenza artificiale, motore di gioco e gameplay hanno ricevuto le classiche correzioni, atte a limare un prodotto già valido senza volerlo snaturare. Tra l'altro, la versione in esame, si giova delle migliorie che l'edizione per pc ha ricevuto con il rilascio di alcune patch correttive.

La stessa veste grafica del gioco, ne rispecchia le fondamenta. Avremo semplicemente, oltre la schermate della partita di cui parlavamo, delle finestre principalmente testuali, dove leggeremo notizie e dati, e elaboreremo le nostre mosse. Sicuramente alla SiGames si é lavorato per renderle sempre più navigabili e piacevoli agli occhi, ma mantenendo una funzione essenziale, dove l'abbellimento visivo cede il passo alla necessità di avere a portata di mano tutte le nozioni necessarie. Di pari passo il sonoro, quasi assente se non per pochi effetti audio alla lunga noiosi e ripetitivi.


Il mio regno per un mouse
Il problema che storicamente affligge le conversioni di Football Manager su console, é il passaggio obbligato dall'uso del mouse a quello del gamepad . La giocabilità nata appositamente per personal computer, soffre come al solito più del dovuto questa migrazione, nonostante ci si sia ingegnati in ogni modo per rendere gestibile ogni cosa. Ogni pulsante, grilletto, leva e dorsale del pad di Xbox 360 é sfruttato al massimo, ma questo non migliora la situazione, che rimane altamente farraginosa, un difetto purtroppo ancora lontano dalla soluzione, che vi costringerà a imparare tantissimi comandi per poter portare a termine ogni azione.

Anche il gioco vero e proprio imporrà un discreto apprendimento delle proprie meccaniche, soprattutto a chi si avvicinerà solo ora alla serie in questione. Indubbiamente la possibilità di modificare le impostazioni delle partite permetterà di occuparsi o meno di alcuni lati della gestione della società, ma il gioco rimane adatto e godibile a pieno da un pubblico pronto a dedicare un po' di tempo allo studio del manuale d'istruzioni (o degli ampi consigli del tutorial, attivabile anche durante le partite).

Benché si possa giocare in tante maniere diverse, le vere gioie di Football Manager si vedono a lungo termine. Osservare la crescita dei propri campioni, raggiungere traguardi , aumentare la propria reputazione, sono tutte situazioni che necessiteranno molte ore di dedizione. FM 2008 offre infatti una longevità praticamente illimitata, formata dall'immenso bacino di squadre e competizioni e dal continuo susseguirsi di stagioni sportive, senza contare la possibilità di dare vita a sfide in multiplayer sia in locale (con un massimo di 16 giocatori) che online (con un tetto di 8 contendenti), anch'esse ampliamente customizzabili.

Se da un lato segnaliamo l'assenza di alcune possibili personalizzazioni presenti su pc, non possiamo che rallegrarci della leggera diminuzione dei tempi di caricamento da una schermata e l'altra. Footall Manager 2008 mantiene i suoi storici difetti su console, ma denota l'impegno costante del team di sviluppo per fare continui passi avanti in una formula che tante soddisfazioni ha saputo dare nella storia dei videogame al popolo degli allenatori virtuali. I possessori di Xbox 360 che desiderassero provare a vincere lo scudetto nei panni di un novello Trapattoni, guardino con interesse a questa uscita, a patto di non avere un pc abbastanza performante da farne girare a dovere l'edizione principale.

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