Football Manager 2018
Novembre ci regala ogni anno tante belle cose, ma per noi italiani, che viviamo in una Repubblica fondata sul gioco del calcio (non credete alla Costituzione che dice che è fondata sul lavoro) e ci sentiamo tutti allenatori, questo mese significa solo una cosa: l’uscita di Football Manager 2018.
Per chi non lo sapesse Football Manager è il più grande simulatore di calcio esistente, con un database tanto vasto quanto accurato, che spesso e volentieri è capitato che alcune società usassero i dati al suo interno per andare a scovare qualche giovane promessa in giro per il mondo, grazie ad una rete capillare di scout che nessuna squadra al mondo potrebbe permettersi, con oltre 1300 osservatori. Questo appuntamento, in una maniera o l’altra, va avanti da ormai 35 anni, infatti era il 1982 quando per la prima volta su Spectrum ZX, di cui sono stato fiero possesore, il nome di Football Manager è comparso sui nostri schermi.
Da allora, con varie vicissitudini legate al marchio e alle case di produzione alle spalle, è dal 2004, quando il gioco è passato sotto l’egida di SEGA, che ogni anno l’appuntamento si ripresenta puntuale con una nuova edizione.
MOST HIGLY ANTICIPATED FM EVER!
A differenza di molte edizioni passate, Football Manager 2018 ha avuto una vera e propria campagna di anteprima sulle nuove feature veramente interessante. Infatti, gli sviluppatori di Sports Interactive Games, hanno iniziato fin da metà ottobre a mostrarci le nuove caratteristiche dell’edizione di quest’anno.
Quella che più di tutte ha attirato l’attenzione è sicuramente “Dinamiche”.
Come ben sapete, ogni spogliatoio di una squadra di calcio, ha dei gruppi al suo interno. Classico caso è quando in una squadra si ritrovano a convivere giocatori argentini e brasiliani, gruppi che fra di loro non si sono mai visti di buon occhio a causa della rivalità storica a livello di nazionali. Da quest’anno queste “dinamiche di gruppo” sono state implementate in Football Manager 2018 per aumentare il livello di realismo, se ce ne fosse ancora bisogno. Nelle schermate apposite potremmo studiare la gerarchia all’interno della squadra, alla stessa maniera in cui un tempo analizzavamo i valori di carisma per decidere il nostro capitano.
Come potete notare dalla schermata, una squadra di alto livello come la Juventus, ha una gerarchia molto particolare, con 3 giocatori sotto l’allenatore e una serie di tanti altri giocatori influenti sulla squadra. Se all’inizio può sembrare tutto rose e fiori (infatti nella schermata felicità ad inizio anno, tutti vanno d’amore e d’accordo) durante il corso dell’anno non dare il giusto minutaggio ad alcuni giocatori, farli giocare o allenare fuori ruolo o semplicemente non essendo attenti alle loro richieste può innescare una bomba nel vostro spogliatoio e portare a disfatte anche in partite contro squadre di caratura enormemente inferiore.
Per chi ha giocato a calcio, anche a livello amatoriale, capisce perfettamente quanto l’aspetto mentale conti in una squadra e a maggior ragione in una squadra di alto profilo dove la motivazione diventa fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati (ed ecco spiegato il motivo per cui un allenatore come Mourinho, che tatticamente non ha mai inventato nulla di nuovo, risulti uno dei più vincenti della storia grazie alle sue capacità di fine psicologo). Se da un punto di vista mentale una partita può essere rovinata dai malumori della squadra, non c’è niente di più dannoso per l’intera stagione degli infortuni nei giocatori chiave della squadra.
Sebbene la gestione infortuni è da sempre una feature presente in Football Manager, in questa edizione il tutto è stato migliorato.
Infatti per ogni giocatore il nostro centro medico stilerà una scheda molto precisa, con tanto di scheda degli infortuni passati per creare una panoramica completa sulle condizioni di un giocatore, sia presente che futura, consigliando anche eventuali carichi di allenamento per evitare il ripetersi di infortuni ricorrenti. Conoscere i propri giocatori ed ascoltare consigli del nostro staff medico, sempre che ne abbiate uno decente, diventa fondamentale per non ritrovarsi con brutte sorprese durante l’anno mentre si è in corsa per la Champions League o alla ricerca disperata di punti per salvarsi (forse il centro medico della Roma dovrebbe consultare più spesso Football Manager 2018, visti i 14 legamenti crociati rotti in 3 anni e mezzo).
Dal lato Scouting, che onestamente ha ben poco da chiedere dal punto di vista della completezza, la più importante innovazione è quella dell’applicazione di determinati costi alle vostre ricerche in maniera tale da non abusarne in lungo e largo, ma puntando con precisione a quello che serve alla vostra squadra in quel momento. Viste le nuove feature per quanto riguarda quello succede fuori dal campo, dobbiamo ora analizzare quanto succede invece nel cuore di Football Manager 2018.
Sono stati aggiunti ben 4 ruoli tra quelli già disponibili: Secondo Mediano, Carrillero, Mezzala e l’Ala Invertita. Mentre in Italia siamo abituati a sentir parlare di Mezzala (ruolo fondamentale per i centrocampo a 3 usato nel 4-3-3 o nel 3-5-2 molto in voga in Serie A), magari sugli altri ruoli bisogni dare qualche cenno in più.
L’Ala Invertita è un centrocampista esterno che gioca con piede invertito, la cui caratteristica principale è quella di dribblare verso il centro dell’area partendo dalla linea laterale e concludere con un passaggio filtrante o un tiro la sua azione. Onestamente non mi piace molto la definizione che dà Football Manager 2018 perché quando penso ad un’Ala Invertita penso a giocatori molto tecnici che adorano giocare sugli esterni offensivi, come possono essere Insigne o Suso in Italia, mentre per i programmatori questo ruolo tocca a giocatori che giocano qualche metro più dietro, come poteva essere Bonaventura ai tempi dell’Atalanta, esterno di un centrocampo a 4 che giocava a sinistra, ma con predilezione a rientrare sul destro.
Il Carrillero è un ruolo molto particolare e si occupano di fare da collante tra difesa e attacco sulla zone laterali del campo a centrocampo. Sono solitamente giocatori instancabili che fanno su e giù per il campo per tutta la partita (infatti uno dei loro valori chiave è la resistenza), oltre a dover avere un senso della posizione invidiabile e un’intelligenza calcistica superiore. Se volete vedere cosa fare un Carrillero, guardatevi qualche video di N’Golo Kante del Chelsea (e capirete perché in questo periodo la squadra di Conte sta facendo tanto fatica a fare risultati, visto l’infortunio di questo fantastico calciatore).
Il Secondo Mediano invece è un giocatore di rottura che deve avere capacità di far ripartire l’azione velocemente, in maniera simile a quello che fa il Carrillero ma nella zona centrale del campo. Qualche anno fa un giocatore del genere poteva essere Yaya Tourè, mentre oggi tra i maggiori esponenti di questo ruolo potremmo citare Bakayoko del Chelsea (sempre per far capire quanto la transizione da fase difensiva a fase offensiva sia fondamentale nel gioco di Antonio Conte) o Vidal.
Oltre ai nuovi ruoli, ci sono stati piccoli miglioramenti in altri campi, come nuovi parametri di allenamento per i portieri o nuovi strumenti di analisi per le performance delle ultime partite, che rendono la lettura degli incontri una delizia per gli appassionati dei numeri, ma un incubo per chi non è preparato alla mole di dati che viene proposta.
ANCHE GLI OCCHI VOGLIONO LA LORO PARTE
Anche dal punto di vista grafico ci sono stati dei miglioramenti in Football Manager 2018, infatti sono presenti nuovi stadi e un engine grafico migliorato con nuove animazioni.
Da questo punto di vista, colgo l’occasione per fare una piccola polemica: nelle edizioni passate spesso venivano sbandierati ai 4 venti i miglioramenti al reparto grafico come “Key Feature” del gioco, quando invece reputo questo settore completamente ignorabile in un titolo come Football Manager 2018, dove la parte simulativa fa da padrone. Per fortuna in questa edizione le nuove feature si sono incentrate su altri settori, lasciando il miglioramento al comparto tecnico come un semplice extra a quanto di nuovo fornito.
Per quanto riguarda le modalità di gioco non c’è nulla di nuovo anche perché non ve ne era esigenza, a meno che non vogliate aprire le “figurine”, in tal caso consiglio di passare su Fifa con il suo Ultimate Team o PES con il suo My Club. Oltre alla classica modalità carriera, in cui deciderete con che squadra partire (o per maggior divertimento iniziare da disoccupati), abbiamo la modalità Fantasy Draft in cui competeremo online con altri allenatori selezionando i nostri giocatori da un roster limitato, scegliendone uno alla volta, come quando eravamo a scuola e facevamo la squadra con i nostri amici (e il più scarso finiva in porta).
Ma la mia preferita rimane la modalità Crea una Squadra. Da appassionato di Fantacalcio, questa modalità ci permette di impegnare il nostro budget (differente da squadra a squadra) e scegliere la nostra rosa tra i giocatori di tutto il mondo, creando veramente la nostra squadra dei sogni.
CONCLUSIONI FINALI
Football Manager 2018 è quello che era l’edizione 2017 ma con tante migliore significative. L’aggiunta di 4 ruoli permette tantissime varianti tattiche che rendono ancora più completa la nostra esperienza da allenatore. La bontà di questo prodotto è testimoniata dal fatto che non esiste un rivale in quanto il gioco è praticamente perfetto per quello che è. Nell’era della sabermetrica, dove dati e numeri fanno da padrone, Football Manager 2018 rappresenta perfettamente questo spirito, fornendoci indicazioni su qualsiasi aspetto del gioco del calcio quando lo si guarda dalla panchina (e dagli uffici dirigenziali).
Praticamente ogni singolo aspetto, dalla gestione degli allenamenti al controllo dello staff delle giovanili può essere accentrato nelle proprie mani o delegato, in maniera tale da decidere quale livello di controllo avere sul club che avremo tra le mani. Per chi trova invece troppo travolgente la mole di dati da gestire per portare avanti una partita a Football Manager 2018, può provare invece Football Manager 2018 Touch, che presenta le stesse caratteristiche del gioco base, senza però perdersi in mille sfaccettature di gestione del club. Tra l’altro nella versione Touch è presente una modalità di gioco aggiuntiva, quella delle Sfide che ci mettono alla prova con scenari veramente intriganti.