Football Manager Classic 2014
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A distanza di cinque mesi dalla maestosa versione PC, approda anche su PS Vita il manageriale calcistico più amato dai calciofili. Proprio nel momento in cui l'entusiasmante duello per lo Scudetto tra Juventus e Roma sta entrando nel vivo, avrete l'opportunità di cambiare la storia grazie a una simulazione davvero completa e appassionante. Saprete fare di meglio di Conte e Garcia?
E' un Classic...
La versione PS Vita di Football Manager é una trasposizione diretta da PC della modalità Classic, opzione che, pur limitando a sole tre le serie giocabili in prima persona, mantiene comunque pressoché inalterato il gameplay. Tale scelta appare obbligata: già così, infatti, i caricamenti appaiono piuttosto corposi, e consegnano al titolo un ritmo molto lontano dai canoni di una console portatile.
Chi si avvicina a un titolo di questo genere sa comunque a cosa va incontro: una volta creato il proprio alter ego, e scelta la squadra di partenza, vi troverete catapultati in una selva di menu e sotto menu davvero intricata, tra aspetti tattici, societari e prettamente relazionali. Proprio l'aspetto umano ha assunto un ruolo di primo piano, e la prova tangibile é data dalla profondità del sistema dialogico, ora presente non solo nel rapporto con i media, ma anche con i giocatori e con i membri del proprio staff. Tale inclinazione dialettica pone l'accento su un aspetto sicuramente fondamentale nella vita reale di un professionista, e che nei precedenti episodi sembrava essere più un orpello che una vera variabile: oggigiorno un manager é infatti anche psicologo, e deve sapersi relazionare se vuole ottenere il massimo dai calciatori e dai collaboratori. Il limite é rappresentato dalla ripetitività di certe conferenze stampa, ma del resto appare anche questo un sintomo di estremo realismo: fatta eccezione per rarissimi casi di tecnici sopra le righe (chi ha detto Mourinho?), anche nella realtà il botta e risposta tra allenatore e giornalisti é quanto di più banale e scontato si possa ascoltare.
Ovviamente, il vero Re incontrastato é rimasto l'aspetto tattico. Con questa nuova edizione gli sviluppatori hanno optato per una semplificazione del creatore di tattiche, ora non più affidato a slide e percentuali, ma a vere e proprie perifrasi molto più tangibili. Una scelta che, pur non intaccando la profondità storica della serie, facilita il compito del giocatore, soprattutto su console portatile. Una volta selezionato lo schema di partenza, potrete quindi spostare manualmente i giocatori sul terreno di gioco, affidando a ciascuno di loro sia la predisposizione (riducibile in “Attaccare”, “Sostenere” e “Difendere”) che il ruolo. Ogni posizione, infatti, può essere interpretata in modi molto diversi tra loro: per esempio, un giocatore piazzato davanti alla difesa può essere un regista arretrato alla Pirlo, oppure un incontrista alla De Jong, e così via. Una comoda valutazione a “stelline” ci suggerirà l'attitudine del calciatore a recitare un determinato ruolo.
Come su PC, anche su Vita avremo la possibilità di ammirare le nostre scelte nella riproduzione 3D delle partite. Purtroppo il risultato é appena sufficiente, non soltanto per una rappresentazione grafica simil-Ps One, quanto soprattutto per un ritmo di gioco davvero troppo compassato. La lettura tattica della partita é affidata a una lista di consigli, spesso tratti dai suggerimenti del proprio vice, che permette con un semplice click di affibbiare direttive quali un gioco più arioso sulle fasce, un maggiore possesso palla, e così via. Un intelligente espediente cromatico impedisce che vengano date istruzioni contraddittorie.
Ma non sarebbe Football Manager senza Calciomercato. Anche in questo l'edizione 2014 si rivela un autentico fuoriclasse, grazie ad un parco giocatori sconfinato, e a una gestione delle trattative davvero complessa, tanto da regalarvi immense soddisfazioni qualora riusciate a portare a termine l'operazione prefissata. Questo anche per via dell'aspetto regolamentare: dimenticatevi acquisti roboanti e budget da nababbi, perché vigono le ferree direttive del Fair Play finanziario, e un buco di bilancio significherebbe la mancata iscrizione alle coppe europee. Perlomeno in un videogioco non ci sono sceicchi che tengano...
Finché c'é Vita c'é speranza
Un altro aspetto molto interessante é rappresentato dal Cross Saving. Potrete infatti legare il vostro Account PlayStation a quello di Steam, e godere così del medesimo salvataggio per non staccarvi mai dal vostro campionato. A differenza della cocaina, in questo caso parliamo di dipendenza assolutamente legale, anche se non sappiamo quanto salutare.
Ma é tutto davvero così perfetto? Purtroppo no. A prescindere dai sopraccitati caricamenti, spesso estenuanti, é soprattutto l'interfaccia a destare più di un problema. Gli sviluppatori, anziché studiare un sistema di navigazione ex novo, si sono infatti limitati a trasferire su Vita il medesimo menu della versione PC, con la differenza che se con il mouse ogni operazione viene gestita con estrema naturalezza, lo stesso non si può dire del sistema Touch. Le scritte dei vari campi sono peraltro molto piccole, e porteranno, specie i giocatori dotati di dita massicce, a una miriade di fastidiosi errori. Pur riconoscendo la difficoltà di riprodurre una così nutrita schiera di informazioni su una console portatile, i ragazzi di Sports Interactive avrebbero certamente potuto studiare un compromesso che potesse rendere più agevole la fruizione.
E' un Classic...
La versione PS Vita di Football Manager é una trasposizione diretta da PC della modalità Classic, opzione che, pur limitando a sole tre le serie giocabili in prima persona, mantiene comunque pressoché inalterato il gameplay. Tale scelta appare obbligata: già così, infatti, i caricamenti appaiono piuttosto corposi, e consegnano al titolo un ritmo molto lontano dai canoni di una console portatile.
Chi si avvicina a un titolo di questo genere sa comunque a cosa va incontro: una volta creato il proprio alter ego, e scelta la squadra di partenza, vi troverete catapultati in una selva di menu e sotto menu davvero intricata, tra aspetti tattici, societari e prettamente relazionali. Proprio l'aspetto umano ha assunto un ruolo di primo piano, e la prova tangibile é data dalla profondità del sistema dialogico, ora presente non solo nel rapporto con i media, ma anche con i giocatori e con i membri del proprio staff. Tale inclinazione dialettica pone l'accento su un aspetto sicuramente fondamentale nella vita reale di un professionista, e che nei precedenti episodi sembrava essere più un orpello che una vera variabile: oggigiorno un manager é infatti anche psicologo, e deve sapersi relazionare se vuole ottenere il massimo dai calciatori e dai collaboratori. Il limite é rappresentato dalla ripetitività di certe conferenze stampa, ma del resto appare anche questo un sintomo di estremo realismo: fatta eccezione per rarissimi casi di tecnici sopra le righe (chi ha detto Mourinho?), anche nella realtà il botta e risposta tra allenatore e giornalisti é quanto di più banale e scontato si possa ascoltare.
Ovviamente, il vero Re incontrastato é rimasto l'aspetto tattico. Con questa nuova edizione gli sviluppatori hanno optato per una semplificazione del creatore di tattiche, ora non più affidato a slide e percentuali, ma a vere e proprie perifrasi molto più tangibili. Una scelta che, pur non intaccando la profondità storica della serie, facilita il compito del giocatore, soprattutto su console portatile. Una volta selezionato lo schema di partenza, potrete quindi spostare manualmente i giocatori sul terreno di gioco, affidando a ciascuno di loro sia la predisposizione (riducibile in “Attaccare”, “Sostenere” e “Difendere”) che il ruolo. Ogni posizione, infatti, può essere interpretata in modi molto diversi tra loro: per esempio, un giocatore piazzato davanti alla difesa può essere un regista arretrato alla Pirlo, oppure un incontrista alla De Jong, e così via. Una comoda valutazione a “stelline” ci suggerirà l'attitudine del calciatore a recitare un determinato ruolo.
Come su PC, anche su Vita avremo la possibilità di ammirare le nostre scelte nella riproduzione 3D delle partite. Purtroppo il risultato é appena sufficiente, non soltanto per una rappresentazione grafica simil-Ps One, quanto soprattutto per un ritmo di gioco davvero troppo compassato. La lettura tattica della partita é affidata a una lista di consigli, spesso tratti dai suggerimenti del proprio vice, che permette con un semplice click di affibbiare direttive quali un gioco più arioso sulle fasce, un maggiore possesso palla, e così via. Un intelligente espediente cromatico impedisce che vengano date istruzioni contraddittorie.
Ma non sarebbe Football Manager senza Calciomercato. Anche in questo l'edizione 2014 si rivela un autentico fuoriclasse, grazie ad un parco giocatori sconfinato, e a una gestione delle trattative davvero complessa, tanto da regalarvi immense soddisfazioni qualora riusciate a portare a termine l'operazione prefissata. Questo anche per via dell'aspetto regolamentare: dimenticatevi acquisti roboanti e budget da nababbi, perché vigono le ferree direttive del Fair Play finanziario, e un buco di bilancio significherebbe la mancata iscrizione alle coppe europee. Perlomeno in un videogioco non ci sono sceicchi che tengano...
Finché c'é Vita c'é speranza
Un altro aspetto molto interessante é rappresentato dal Cross Saving. Potrete infatti legare il vostro Account PlayStation a quello di Steam, e godere così del medesimo salvataggio per non staccarvi mai dal vostro campionato. A differenza della cocaina, in questo caso parliamo di dipendenza assolutamente legale, anche se non sappiamo quanto salutare.
Ma é tutto davvero così perfetto? Purtroppo no. A prescindere dai sopraccitati caricamenti, spesso estenuanti, é soprattutto l'interfaccia a destare più di un problema. Gli sviluppatori, anziché studiare un sistema di navigazione ex novo, si sono infatti limitati a trasferire su Vita il medesimo menu della versione PC, con la differenza che se con il mouse ogni operazione viene gestita con estrema naturalezza, lo stesso non si può dire del sistema Touch. Le scritte dei vari campi sono peraltro molto piccole, e porteranno, specie i giocatori dotati di dita massicce, a una miriade di fastidiosi errori. Pur riconoscendo la difficoltà di riprodurre una così nutrita schiera di informazioni su una console portatile, i ragazzi di Sports Interactive avrebbero certamente potuto studiare un compromesso che potesse rendere più agevole la fruizione.