Football Manager Handheld 2008

di Andrea Casetti
Lo sport nazionale italiano, si sa, é sicuramente il calcio. E come potrebbe essere altrimenti visto che, come molti sostengono, quello tricolore é il più bel campionato del mondo? Ad ulteriore prova di ciò é la migrazione di molti campioni stranieri verso il Bel Paese (avete notato quanti degli ultimi palloni d'oro abbiano giocato in una delle nostre squadre?). Un'ultima leggenda metropolitana infine sostiene che l'Italia, soprattutto durante i campionati mondiali, si trasformi in una popolazione di 60 milioni di CT della nazionale. Questo a testimonianza della propensione del popolo italico a ragionare sulle tattiche, sulle formazioni disponibili e sull'approccio da dare alle partite, un po' come un Lippi qualunque.
Sotto queste premesse, quindi, quello italiano sembrerebbe essere il mercato ideale per un titolo dall'impronta manageriale, come questo Football Manager Handheld 2008, terza edizione di un gioco sin dall'inizio convincente, che ha saputo migliorarsi anno dopo anno.


Tecnicamente nullo
Togliamoci subito tutti i sassolini dalle scarpe: il peggio di questo Football Manager Handheld 2008 (da qui in poi FMH8) é sicuramente il comparto tecnico: a parte una serie di menu abbastanza intuitivi da esplorare (ma non troppo, visto che di tanto in tanto vi perderete tra le opzioni disponibili) e piacevole a vedersi, la domanda che vi porrete non poche volte sarà: “quando si comincia a giocare?”. L'aspetto grafico del gioco, infatti, é pari ai soli menu di un gioco qualsiasi, senza alcuna animazione, nemmeno durante le partite, durante le quali sarete obbligati a vedere una schermata con il risultato parziale e in basso l'indicazione di ciò che sta avvenendo in campo. Per il resto nulla: nessun tentativo di rappresentare il campo di gioco, tanto meno di far vedere le azioni più belle. Nulla di nulla, insomma. Allo stesso modo scordatevi di sentire qualsiasi tipo di coro da stadio durante le partite (assente persino l'esultanza dopo un gol), così come non dovrete illudervi di sentire il triplice fischio decretante la fine delle ostilità: tutto scorrerà in perfetto silenzio, tanto che potrete sentire il battito del vostro cuore.
Quel che é peggio, tuttavia, é il fatto che tale silenzio permanga anche durante l'esplorazione dei menu in preparazione della prossima partita: una musichetta di sottofondo sarebbe stato molto meglio del solo “tic” che accompagna la pressione dei pulsanti. É vero che in questo titolo si é badato più alla sostanza che all'apparenza, ma in questo caso la sensazione é che si sia esagerato nel trascurare l'aspetto coreografico.
Un ultimo difetto riguarda infine i tempi di attesa: scegliendo di avanzare di un giorno si rivelano sopportabili, per poi trasformarsi in drammatici quando si sceglie di andare in vacanza per 15 giorni.

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Ora si fa sul serio
E ora passiamo alle parti convincenti di questo FMH8, ovvero il gameplay: dopo aver scelto la squadra da allenare (tra i principali campionati italiano, australiano, belga, portoghese, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, scozzese) dovrete impersonare in toto l'allenatore, ricoprendo non solo le scelte tattiche che devono essere adottate durante le partite, bensì anche quelle gestionali, che vanno dai trasferimenti all'impostazione degli allenamenti. Tra le cose che vi capiterà di dover portare a termine, ad esempio, ci sono scegliere la formazione per il successivo incontro, lasciare riposare giocatori affaticati dalle troppe partite consecutive, ascoltare le lamentele dei giocatori dimenticati in panchina, proporre trasferimenti verso altre squadre, cercare altri giocatori da affiancare alla propria rosa, smentire o confermare le voci di mercato che inesorabilmente affiorano sui titoli dei giornali, gestire le trattative, rinnovare i contratti, promuovere alla squadra titolare i giovani della primavera, ideare nuove tattiche da portare a termine durante il prossimo incontro, premiare i giocatori al conseguimento di un obiettivo e così via. In poche parole, allenare una squadra di calcio al fine di conseguire gli obiettivi, i quali possono essere la promozione alla serie A, la salvezza, l'accesso alle coppe europee oppure il Campionato. Tutto dipende dalla scelta iniziale della squadra che si intende allenare.
Aggiornamenti marginali
Rispetto alla passata edizione poche sono le vere novità apportate da questo FMH8: come gli appassionati della serie avranno letto tra le righe, ora é possibile gestire anche la squadra delle riserve, dalla quale sarà possibile attingere nella speranza di scoprire l'ennesimo astro nascente che potrà crescere, fino a diventare un titolare della nazionale (e allora la soddisfazione di averlo adocchiato sarà doppia).
Anche le tattiche di gioco presentano ora nuovi spunti per personalizzare le partite, in quanto vi sarà concesso un maggior grado di libertà nella loro impostazione e nella loro implementazione.
Infine va sottolineato il classico aggiornamento del database alla stagione corrente. Per il resto i campionati presenti sono sempre quelli, così come dal punto di vista del numero di coppe o competizioni disponibili nulla di nuovo si intravede. Forse troppo poco per giustificare un'ulteriore capitolo della serie.