Forbidden Siren
di
Luca 'Lord Axl' Gambino
La produzione della Sirena
Quella di Forbidden Siren è una produzione durata oltre due anni e mezzo a cui hanno partecipato alcuni dei migliori talenti nell'arte grafica e programmatoria, per riportare su schermo una riproduzione realistica e credibile di tutti gli elementi in gioco. Per la realizzazione dei protagonisti sono stati utilizzati alcuni attori reali, sottoposti a sessioni di motion capture da ben 8 diverse angolazioni, in modo da poter cogliere al meglio tutte le varie sfumature nei movimenti e nelle espressioni facciali. Stesso riguardo è stato utilizzato per le locazioni di gioco. Gli autori hanno addirittura ripreso e fotografato autentiche locazioni infestate per regalare (ovviamente al pubblico nipponico), irresistibili riferimenti reali. La maniacalità nella ricerca dei particolari ha portato poi la produzione ad effettuare anche degli approfonditi e documentati studi sulle peculiari condizioni ambientali di alcune parti del giappone, con una particolare tipologia di nebbia che ben si sposa con la volontà di ricreare un certo tipo di ambientazione claustrofobia e pregna di pericoli.
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Tutto questo si traduce in un aspetto grafico in alcuni casi a prova di bomba con personaggi realizzati in modo ultra-realistico, ambienti di gioco credibili e coperti da textures discretamente buone che forse non spiccano per particolari accorgimenti grafici "ad effetto", ma che sono essenziali nel ricreare, assieme a tutti gli altri elementi del gioco, una condizione di continua e crescente tensione, con la consapevolezza che il pericolo si possa nascondere dietro una qualsiasi roccia o abilmente celato dietro la nebbia (rigorosamente volumetrica). Non a caso per tenere sempre sulle spine il giocatore, o per mettere in risalto gli aspetti più truculenti degli Shibito, la produzione si è ispirata a quel mostro sacro della letterura horror-fantastica che risponde al nome di H.P. Lovecraft e si è rivolta ad esperti del settore quali a scrittori come Ramsey Campbell ( Assolutamente da leggere "La bambola che divorò sua madre" ) e registi come il nostro Dario Argento, tutti maestri sul come poter comunicare e soprattutto interagire con la paura. Ovviamente, oltre all'arte visiva, Sony ha fatto largo uso di effetti sonori campionati ad hoc e di una colonna sonora capace di trasmettere quella tensione di cui abbiamo parlato poc'anzi. La nota stonata, almeno in parte, arriva dal doppiaggio italiano che alterna a prove ottime e credibili, a qualche traccia piatta e incolore che riesce spesso a smorzare con un'involontaria nota comica una struttura drammatica altrimenti perfetta.
A sirene spente.
Come poter non giudicare più che positivamente Forbidden Siren? La struttura di gioco messa in piedi da Sony non solo è affascinante e innovativa, ma riserva tensione e brividi in un genere ludico che ormai sapeva di stantio. Certo, è da sottolineare come FS non sia il solito survival horror, di come il giocatore passerà più di un momento di autentica frustrazione e di come spesso e volentieri ci si ritroverà a lanciare improperi di vario tipo verso personaggi e programmatori che sembra amino soffrire più del dovuto. Al di là di questo, però, la voglia di andare avanti nel gioco, di vedere "come andrà a finire", sarà più forte del senso di sconforto dichiarando, in ultimo, Forbidden Siren vincente sotto quasi tutti i punti di vista.
Forbidden Siren
8.5
Voto
Redazione
Forbidden Siren
Sony vuole ridefinire il genere dei survival horror e ci riesce in pieno, grazie ad una sapiente miscela di quella leggendaria propensione nipponica nel sottile piacere della sofferenza, al continuo ed incessante senso di incertezza che ci accompagnerà durante tutto il gioco e anche grazie ad alcune trovate che danno una "mano di bianco" al genere, sollevando di un gradino (o forse di più), le aspettative per i prossimi titoli del genere. Sia chiara una cosa: se pensate che Forbidden Siren sia un survival horror alla Resident Evil o Silent Hill e non siete disposti a rimettere in discussione quanto appreso da questi due capisaldi del genere, potreste ritrovarvi con il dover abbandonare fin troppo presto un gioco che richiede necessariamente una certa dedizione e concentrazione per essere goduto fino in fondo.