Ford Racing 2001
di
QUANTO SON BELLE LE SPORTELLATE
Quando si dice che il comportamento dei piloti avversari é responsabile di buona parte del divertimento in un gioco, potremmo aggiungere che può anche essere cuasa di una grossa parte della frustazione e del nervosismo di un videogiocatore. In Ford Racing 2001 scomodare le parole "intelligenza artificiale" sembra addirittura blasfemo. Le macchine avversarie vanno per conto loro, e nove volte su dieci saranno responsabili della vostra uscita di pista e ogni collisione si tramuta soltanto in una perdita di tempo. Spessissimo urteranno tra di loro, e se avrete la sfortuna di essere immediatamente dietro, vi andrete certamente a schiantare. Oppure, in caso di una vostra frenata in curva potrebbe capitare di essere tamponati da dietro, con la conseguenza di sentirci presi da un forte senso di impotenza. Gli avversari, inoltre, seguono una regola del tipo: più forte andiamo noi, più forte vanno loro, più lenti andiamo noi, più lenti vanno loro. A titolo di esempio basta citare il giro lanciato per la qualifica. Supponete di fare un giro in un qualsiasi circuito al meglio delle vostre possibilità, il risultato sarà quasi sempre una poleposition meritata avendo a pochi centesimi di distacco gli avversari. Adesso riprovate lo stesso giro lanciato, sullo stesso circuito, commettendo vari errori, ottenendo in giro anche 2-3 secondi più lento, e ancora per magia sarete ancora primi a pochi centesimi dal secondo. A completare uno sconfortante quadro simulativo, non possiamo non citare il fatto che non é possibile modificare o potenziare in nessun modo le varie vetture, e per di più non sono presenti neanche i danni. Il culmine della mediocrità, l'apoteosi dello squallore, la palma del più osceno effetto grafico che si sia visto negli ultimi anni, va senza dubbio e con grosso margine di vantaggio, all'effetto delle condizioni atmosferiche. Il "meraviglioso" effetto della nevicata per esempio ricorda molto da vicino quelle palline di vetro ricolme di acqua con dentro Babbo Natale e la slitta, che agitate, provocavano la caduta di polistirolo. Mentre l'effetto pioggia si limita a delle linee più o meno ritmate presenti sullo schermo, unite da un cielo grigio che secondo gli Elite Systems, presumibilmente, dovrebbe essere sufficiente per dare l'impressione di guidare durante un turbolento e scrosciante acquazzone. Inutile dire che l'asfalto é totalmente asciutto sia in caso di pioggia che in caso di neve, non é presente nessun effetto di riflessione e, per completare l'opera, il comportamento delle vetture é esattamente lo stesso di quello in condizioni da asciutto. Leggermente migliore, seppur molto al di sotto del livello medio di produzioni analoghe, é la realizzazione delle gare in notturna. Gli effetti dei fari sono pessimi, ma per lo meno un po' più di impegno lo si é visto. Poi viene da chiedersi che senso abbia fare le qualificazioni di notte e le gare di giorno e viceversa, fatto sta che vi capiterà molto spesso
Quando si dice che il comportamento dei piloti avversari é responsabile di buona parte del divertimento in un gioco, potremmo aggiungere che può anche essere cuasa di una grossa parte della frustazione e del nervosismo di un videogiocatore. In Ford Racing 2001 scomodare le parole "intelligenza artificiale" sembra addirittura blasfemo. Le macchine avversarie vanno per conto loro, e nove volte su dieci saranno responsabili della vostra uscita di pista e ogni collisione si tramuta soltanto in una perdita di tempo. Spessissimo urteranno tra di loro, e se avrete la sfortuna di essere immediatamente dietro, vi andrete certamente a schiantare. Oppure, in caso di una vostra frenata in curva potrebbe capitare di essere tamponati da dietro, con la conseguenza di sentirci presi da un forte senso di impotenza. Gli avversari, inoltre, seguono una regola del tipo: più forte andiamo noi, più forte vanno loro, più lenti andiamo noi, più lenti vanno loro. A titolo di esempio basta citare il giro lanciato per la qualifica. Supponete di fare un giro in un qualsiasi circuito al meglio delle vostre possibilità, il risultato sarà quasi sempre una poleposition meritata avendo a pochi centesimi di distacco gli avversari. Adesso riprovate lo stesso giro lanciato, sullo stesso circuito, commettendo vari errori, ottenendo in giro anche 2-3 secondi più lento, e ancora per magia sarete ancora primi a pochi centesimi dal secondo. A completare uno sconfortante quadro simulativo, non possiamo non citare il fatto che non é possibile modificare o potenziare in nessun modo le varie vetture, e per di più non sono presenti neanche i danni. Il culmine della mediocrità, l'apoteosi dello squallore, la palma del più osceno effetto grafico che si sia visto negli ultimi anni, va senza dubbio e con grosso margine di vantaggio, all'effetto delle condizioni atmosferiche. Il "meraviglioso" effetto della nevicata per esempio ricorda molto da vicino quelle palline di vetro ricolme di acqua con dentro Babbo Natale e la slitta, che agitate, provocavano la caduta di polistirolo. Mentre l'effetto pioggia si limita a delle linee più o meno ritmate presenti sullo schermo, unite da un cielo grigio che secondo gli Elite Systems, presumibilmente, dovrebbe essere sufficiente per dare l'impressione di guidare durante un turbolento e scrosciante acquazzone. Inutile dire che l'asfalto é totalmente asciutto sia in caso di pioggia che in caso di neve, non é presente nessun effetto di riflessione e, per completare l'opera, il comportamento delle vetture é esattamente lo stesso di quello in condizioni da asciutto. Leggermente migliore, seppur molto al di sotto del livello medio di produzioni analoghe, é la realizzazione delle gare in notturna. Gli effetti dei fari sono pessimi, ma per lo meno un po' più di impegno lo si é visto. Poi viene da chiedersi che senso abbia fare le qualificazioni di notte e le gare di giorno e viceversa, fatto sta che vi capiterà molto spesso