Formula 1 2002

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

La stagione 2002 è da poco iniziata con tutte le premesse di costituire un'altra splendida, spettacolare e combattuta annata. Gli avvenimenti che hanno segnato l'inizio della stagione sono stati parecchi e degni di un breve accenno: la Ferrari, assoluta protagonista delle ultime due stagioni vuole di prepotenza riconfermarsi imbattibile, e dopo i primi due gran premi la nuova monoposto di Maranello, la F2002, sembra quasi venuta da un altro pianeta, per prestazioni sul giro e potenza; la McLaren, orfana del suo campione Hakkinen e antagonista della Ferrari per parecchi anni, sembra aver ceduto il testimone di seconda forza del campionato alla Williams BMW con due piloti che si stanno facendo strada quali Ralph Shumacher, fratello minore del 4 volte campione del mondo, e lo spigoloso Juan Pablo Montoja, considerato da tutti il nuovo anti-Shumi; inoltre per una nuova casa automobilistica che arriva, come la Toyota un'altra, la Prost, che navigava in brutte acque a livello finanziario, lascia tristemente questa realtà. Infine si riscontra l'avvicendamento della vecchia ma gloriosa Benetton, con la nuova Renault.

Come ogni anno, l'inizio della stagione di Formula 1 coincide con l'uscita di numerosi videogame che cercano di riproporne l'intensità, la spettacolarità e i colpi di scena. Infatti, la EA sport, dà alla luce questo Formula 1 2002, primo titolo di F1 per la neonata piattaforma microsoft. Il filmato introduttivo, anche se inutile rispetto al giudizio sul gioco vero e proprio è abbastanza scialbo e non mostra pressoché nulla, senza ne mostrare filmati sulle gare di Formula 1, ne anticipare, seppur di poco, le immagini della grafica del gioco stesso. Quindi parliamo del motore grafico che, senz'ombra di dubbio fa egregiamente il suo dovere. Tutte le vetture, dalla Minardi alla Ferrari, sono state riprodotte fedelmente in ogni loro particolare, tranne ovviamente che per le scritte che pubblicizzano le marche di sigarette.

Rese in maniera perfetta e composte da un numero enorme di poligoni ricoperti da texture pregevolissime, le monoposto sembrano in ogni loro dettaglio del tutto simili alle controparti reali. Si nota in tutto e per tutto che siamo di fronte ad una X-BOX: la carrozzeria lucente delle auto, riflette in maniera impeccabile gli elementi del paesaggio; il pilota, che finalmente non sembra un pezzo di legno inglobato nell'autovettura si agita, subisce alla testa gli sbalzi causati dalla pressione sviluppata in curva e si toglie via la visiera sporca quando si trova in rettilineo; le ciminiere sputano fuori fumo come nella realtà e i quattro pneumatici sviluppano un moto convincente come ancora non si era visto negli altri giochi di F1. I tracciati, ricostruiti in maniera impeccabile sono zeppi di elementi, anche mobili presenti sul fondale: i commissari, anch'essi come pilota e meccanici sono totalmente poligonali e sventolano a bordo pista le bandiere di segnalazione per i piloti; gli spalti gremiti e festanti sono stracolmi di bandiere sventolanti di tutti i colori e illuminate qua e là dai flash.



Gli eventi atmosferici sono quanto di più bello si possa trovare in giro con la pioggia che cade in maniera realistica ed addirittura alcune gemme come le goccioline sulla telecamera. Inoltre le vetture che escono fuori pista alzano nuvole di terra, e carrozzeria e gomme si sporcano di terra ed erba. La cosa che però più sbalordisce è la cura con cui sono realizzati i pit stop. Sempre nel rispetto dei limiti di velocità e con un livello di interazione che influisce e determina anche l'andamento della gara, la monoposto entra ai box, i meccanici, poligonali e ben definiti ne attendono l'arresto, col carrello la alzano e cambiano le gomme e, con il tubo della benzina, eseguono il rifornimento, quindi il meccanico con la paletta segnala al pilota di partire.
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