Formula 1 2002

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Un fattore comune a tutte e due le tipologie di impostazione, importante per una buona condotta di gara, è la gestione della sosta ai box, resa a dovere e mai interattiva come in questo titolo della EA: infatti, il pilota sarà chiamato a eseguire dei comandi anche nella corsia box. Nulla è lasciato al caso e la stessa prontezza del pilota a compiere azioni quali le frenate per il rispetto del limite di velocità, il giusto posizionamento e il giusto uso di marce ed acceleratore determinerà anche una maggiore efficienza degli uomini della scuderia, i meccanici addetti ai compiti più disparati, dal cambio gomme, ai controlli vari e al rifornimento. Un appunto va fatto per la condotta di gara, in tutte le modalità, delle altre monoposto, che risulta il più delle volte spigolosa e sfocia in più di un'occasione nella completa bagarre.

Infatti le altre auto daranno sfrenata lotta anche tra di loro, certe volte anche in maniera violenta. Non si rispetteranno appieno le gerarchie presenti tuttora nelle prove mondiali e in parecchie occasioni macchine come la Toyota o la BARR si troveranno a battagliare ad armi pari con macchine di levatura superiore come Ferrari e Williams. Si può affermare infatti che i programmatori della EA abbiano idealizzato infatti il mondo della formula 1 come sarebbe meglio che fosse, cioè con le caratteristiche delle varie vetture che non influenzano quella che è in realtà l'abilità del pilota, ma è bene ricordare che nella realtà non è così. Se Shumacher infatti si trovasse a bordo di una Minardi non avrebbe chance neanche di arrivare a punti, per quanto la sua abilità al volante sia nettamente superiore a quella di tutti gli altri piloti del mondiale. Invece, in questo gioco, in occasioni tutt'altro che sporadiche le posizioni che contano, saranno incalzate da piloti come Villeneuve, McNish e Fisichella, che nella realtà non hanno poi tante possibilità.

A parte questa, che è un'interpretazione soggettiva ma non troppo, bisogna riscontrare alcuni difetti del gioco. Per fare un esempio pratico di uno degli aspetti davvero irritanti del gioco (pochi per la verità) bisogna accennare una delle scene classiche che potrebbero verificarsi in gara: come è noto a tutti gli amanti della Formula 1, la partenza è la fase più concitata della gara, ma gli avvenimenti riguardanti lo start, vengono in questo titolo estremizzati all'esasperazione; infatti al primo contatto tra autovetture, anche senza danni, verranno subito esposte le bandiere gialle, per le quali occorre rallentare, non superare altre autovetture e non oltrepassare i 240 chilometri orari, pena un bello stop and go. Sembra che però solo la vettura del player 1 sia soggetta a questo regolamento, mentre gli altri piloti, infischiandosene bellamente e superando in tutta tranquillità, la fanno quasi sempre franca.

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Il primo gesto, quasi istintivo che il videogiocatore compie quando, subendo un torto enorme e palese, viene superato in regime di bandiere gialle, è quello di risorpassare a sua volta il trasgressore, incappando nell'ovvia penalizzazione, nonché in una crisi di nervi non indifferente. Un'altra noticina di demerito, che però è puramente soggettiva, va fatta per quanto riguarda i danni alla vettura, che sembrano coinvolgere solo gli alettoni e le sospensioni: in effetti, su X-BOX ci si aspettava di più dato che vedere le autovetture, che si schiantano a 300 all'ora sul muretto con la carrozzeria ancora intatta, farà storcere il naso, però con moderazione, visto che la gestione in se degli scontri e delle collisioni, pur avendo le sopraccitate limitazioni, è sicuramente la migliore che la storia dei videogiochi ispirati al mondo della Formula 1 su console ricordi.
Per quanto riguarda la longevità, è inutile dirlo, questo titolo raggiunge ottimi livelli.

Bisogna prenderci un po' la mano per ottenere buoni risultati e prendere parte ai campionati è quanto di più bello e longevo si possa trovare in una simulazione di Formula 1. Inoltre si riscontra la presenza di una modalità multiplayer fino a 4 giocatori in split screen che farà lievitare, e non di poco la longevità del titolo: il multiplayer di questo titolo non risente dello stesso problema presente nella stragrande maggioranza dei titoli di F1 presenti su tutte le piattaforme, ovvero che la sfida si riduca ad una mera lotta tra i due player e che non sia possibile settare la presenza delle altre auto gestite dalla CPU. In questo titolo infatti è possibile scegliere sia la gara con i soli giocatori umani, sia con la griglia completa, con le altre macchine del computer. Ora, immaginate di giocare un vero gran premio insieme ad altri 3 amici e il gioco è fatto.

Analizziamo quindi la componente sonora: gli effetti sono realizzati in maniera ottima e i rombi dei motori in particolare sono alquanto realistici e cambiano da vettura a vettura. L'assenza di telecronaca è sopperita dalla presenza delle indicazioni dai box, proprio come se ci trovassimo ad impersonare veramente un pilota. Ci verrà infatti indicato il distacco dalla macchina che precede e da quella che segue, il distacco relativo al compagno di scuderia, i consigli e le indicazioni riguardanti l'entrata ai box. Il comparto musicale è abbastanza buone e i pezzi sono affidati ai Chicane, gruppo dance di fama mondiale noto anche per le collaborazioni con altri artisti del calibro di Brian Adams.
In definitiva questo F1 2002 è un buon titolo, non esente da difetti, ma che rappresenta, tuttora il miglior gioco di Formula 1 su console in circolazione, ed una buona base, che spronerà la EA a fare ancora meglio la prossima stagione.

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