Formula 1 2005
di
Francesco Romagnoli
Quello che invece appassiona del gameplay è l'attenzione riposta a certe variabili strategiche, come ad esempio il carico di carburante e la temperatura dei pneumatici. Meno benzina si ha a bordo e più si andrà veloci e altrettanto le gomme: meglio non provare manovre azzardate quando sono ormai usurate o quando sono ancora fredde. Anche lo stare in scia è una componente molto importante e ben realizzata: sul rettilineo fa guadagnare velocità e permette i sorpassi, ma in curva può destabilizzare l'aerodinamica e causare un fuori pista proprio mentre si era ad un passo dallo sopravanzare l'avversario ma non si hanno avuti i nervi saldi per attendere ancora qualche attimo. Persino le soste ai box ora hanno un qualcosa in più, diventano interattive. Come in un "rythm' game" dovrete spingere il pulsante giusto nel momento giusto (ad esempio all'inserimento del bocchettone della benzina, o per cambiare il musetto)e più sarete rapidi,più in fretta agiranno i meccanici. Le cose in pista sono quindi abbastanza avvincenti, soprattutto per il divertimento intrinseco dovuto alla competizione e all'attenzione riposta nella strategia che non per una fisica non troppo fedele ma comunque decente.
BR>De Adamich si beve la Peroni
Per quanto riguarda le modalità di gioco avremo a disposizione quelle classiche: gara veloce, week-end di gara, campionato, carriera e sfida a tempo. Le sfide a tempo sono naturalmente delle prove a pista libera dove, raggiungendo determinati tempi sul giro, si possono raggiungere le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, che sbloccano alcuni bonus come auto leggendarie del passato o un circuito d'invenzione. La carriera è strutturata come nell'edizione dell'anno scorso: si comincerà con dei provini, in base a questi verrete assunti dalle relative squadre (inizialmente le più scarse) e poi, in base ai risultati, potrete essere promossi ad esempio da collaudatore a pilota, o da seconda guida a prima guida. Il mestiere del collaudatore a dir la verità è abbastanza infausto: dovrete settare al meglio la macchina e fare dei buoni tempi sul giro. Meglio gareggiare con un team inferiore, così anche le squadre di vertice terranno maggiormente in considerazione i vostri risultati in gara.
Mentre però in F1 2004 il grave difetto era rappresentato dall'impossibilità di decidere il livello di difficoltà, oggettivamente troppo alto, qui si è rimediato potendo scegliere di personalizzare i vari aspetti che caratterizzeranno la modalità, compresa la bravura dell' IA che, aihmè, questa volta presenta quasi l'effetto contrario, ovvero essere un po' troppo facile, anche con il settaggio impostato su "difficile. Se possedete una certa esperienza con questo tipo di titoli, non sarà molto arduo vincere diverse gare anche con le scuderie di bassa classifica.
Comunque nel complesso il tutto è più gestibile e ciò giova alla longevità stessa di questa che, alla fine dei conti, rappresenta la sezione di maggior profondità.
Quello che invece infastidisce maggiormente durante la carriera è un dettaglio che deriva dal comparto tecnico del gioco, nello specifico dal sonoro. Mentre infatti nei GP o nei campionati singoli, quando cioè impersonerete un pilota ufficiale del circus, saranno presenti il commento audio (di De Adamich e con la Peroni) e la voce in cuffia per dialogare con i box, nella modalità carriera tutto questo scompare. E' facile immaginare che la telecronaca scompaia perché il vostro nome non è compreso tra i "sample" ufficiali, tuttavia non ci sembrava un problema insormontabile, soprattutto considerando che in passato era più volte già stata adottata la soluzione del tipo: "il pilota della Minardi" o "il compagno di Alonso". Inoltre a maggior ragione è ingiustificata l'assenza dei commenti dai box; qui davvero non capiamo il motivo della loro assenza. Niente di particolarmente rilevante, ma ci sembrano delle mancanze grossolane che potevano essere evitate con poco. Continuando a parlare del comparto tecnico, dal punto di vista grafico abbiamo invece dei risultati niente male. I modelli delle auto sono ben rappresentati e i riflessi sulle livree risultano di buona fattura. Molto buona anche la trasposizione virtuale dei circuiti, con una profondità visiva che si rivela discreta.
Quello che è reso in maniera spettacolare è il senso di velocità delle vetture, grazie ad un buon motion-blur e al comportamento della monoposto che appare nervosa e contraddistinta da un continuo tremore che fa avvertire le varie asperità, i pattinamenti e via dicendo.
I rallentamenti sono quasi inesistenti, anche nelle situazioni di maggior traffico. Ottima anche la presentazione, caratterizzata da un'ottima colonna sonora (un brano dei Muse molto azzeccato) che però non segue il resto del gioco, lasciando che a farla da padrone siano giustamente gli urli dei motori delle monoposto. Il sonoro di questi risulta molto convincente e discretamente differenziato da un modello all'altro, ma si ripresenta la frequente pecca della sovrapposizione dei rumori (e un certo ovattarsi del suono) quando ci sono molte auto vicino alla vostra: in questi casi risulta difficile sentire il motore della propria vettura, cosa che vi porterà a distrarvi spesso con l'indicatore dei giri del propulsore. Infine ci sembra giusto citare la possibilità di giocare on-line fino ad un massimo di 10 giocatori: una prospettiva allettante ma tutt'altro che scontata per quanto concerne il panorama PS2 di questi tempi.
Quello a cui ci troviamo di fronte è quindi una buona licenza sulla Formula 1. Proprio quando cominciavamo ormai a disperare Sony è riuscita, limando i difetti delle edizioni precedenti, perfezionando alcune caratteristiche e aggiungendo particolari interessanti, a restituirci l'emozione di un GP come si deve. Sicuramente per quanto concerne questa disciplina si tratta del miglior titolo disponibile su console mentre, al contrario, se si prendono in considerazione le simulazioni di guida, ci sono diversi titoli che, dal punto di vista del motore fisico e della fedeltà nei confronti del realismo, offrono qualcosa di meglio. Consigliamo anche ai puristi di farci un giro: del resto al momento non c'è miglior modo per portare a spasso una F2005, e questo compromesso potrebbe rivelarsi divertente anche per loro.
table_img_31011
Per quanto riguarda le modalità di gioco avremo a disposizione quelle classiche: gara veloce, week-end di gara, campionato, carriera e sfida a tempo. Le sfide a tempo sono naturalmente delle prove a pista libera dove, raggiungendo determinati tempi sul giro, si possono raggiungere le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, che sbloccano alcuni bonus come auto leggendarie del passato o un circuito d'invenzione. La carriera è strutturata come nell'edizione dell'anno scorso: si comincerà con dei provini, in base a questi verrete assunti dalle relative squadre (inizialmente le più scarse) e poi, in base ai risultati, potrete essere promossi ad esempio da collaudatore a pilota, o da seconda guida a prima guida. Il mestiere del collaudatore a dir la verità è abbastanza infausto: dovrete settare al meglio la macchina e fare dei buoni tempi sul giro. Meglio gareggiare con un team inferiore, così anche le squadre di vertice terranno maggiormente in considerazione i vostri risultati in gara.
Mentre però in F1 2004 il grave difetto era rappresentato dall'impossibilità di decidere il livello di difficoltà, oggettivamente troppo alto, qui si è rimediato potendo scegliere di personalizzare i vari aspetti che caratterizzeranno la modalità, compresa la bravura dell' IA che, aihmè, questa volta presenta quasi l'effetto contrario, ovvero essere un po' troppo facile, anche con il settaggio impostato su "difficile. Se possedete una certa esperienza con questo tipo di titoli, non sarà molto arduo vincere diverse gare anche con le scuderie di bassa classifica.
Comunque nel complesso il tutto è più gestibile e ciò giova alla longevità stessa di questa che, alla fine dei conti, rappresenta la sezione di maggior profondità.
Quello che invece infastidisce maggiormente durante la carriera è un dettaglio che deriva dal comparto tecnico del gioco, nello specifico dal sonoro. Mentre infatti nei GP o nei campionati singoli, quando cioè impersonerete un pilota ufficiale del circus, saranno presenti il commento audio (di De Adamich e con la Peroni) e la voce in cuffia per dialogare con i box, nella modalità carriera tutto questo scompare. E' facile immaginare che la telecronaca scompaia perché il vostro nome non è compreso tra i "sample" ufficiali, tuttavia non ci sembrava un problema insormontabile, soprattutto considerando che in passato era più volte già stata adottata la soluzione del tipo: "il pilota della Minardi" o "il compagno di Alonso". Inoltre a maggior ragione è ingiustificata l'assenza dei commenti dai box; qui davvero non capiamo il motivo della loro assenza. Niente di particolarmente rilevante, ma ci sembrano delle mancanze grossolane che potevano essere evitate con poco. Continuando a parlare del comparto tecnico, dal punto di vista grafico abbiamo invece dei risultati niente male. I modelli delle auto sono ben rappresentati e i riflessi sulle livree risultano di buona fattura. Molto buona anche la trasposizione virtuale dei circuiti, con una profondità visiva che si rivela discreta.
Quello che è reso in maniera spettacolare è il senso di velocità delle vetture, grazie ad un buon motion-blur e al comportamento della monoposto che appare nervosa e contraddistinta da un continuo tremore che fa avvertire le varie asperità, i pattinamenti e via dicendo.
I rallentamenti sono quasi inesistenti, anche nelle situazioni di maggior traffico. Ottima anche la presentazione, caratterizzata da un'ottima colonna sonora (un brano dei Muse molto azzeccato) che però non segue il resto del gioco, lasciando che a farla da padrone siano giustamente gli urli dei motori delle monoposto. Il sonoro di questi risulta molto convincente e discretamente differenziato da un modello all'altro, ma si ripresenta la frequente pecca della sovrapposizione dei rumori (e un certo ovattarsi del suono) quando ci sono molte auto vicino alla vostra: in questi casi risulta difficile sentire il motore della propria vettura, cosa che vi porterà a distrarvi spesso con l'indicatore dei giri del propulsore. Infine ci sembra giusto citare la possibilità di giocare on-line fino ad un massimo di 10 giocatori: una prospettiva allettante ma tutt'altro che scontata per quanto concerne il panorama PS2 di questi tempi.
Quello a cui ci troviamo di fronte è quindi una buona licenza sulla Formula 1. Proprio quando cominciavamo ormai a disperare Sony è riuscita, limando i difetti delle edizioni precedenti, perfezionando alcune caratteristiche e aggiungendo particolari interessanti, a restituirci l'emozione di un GP come si deve. Sicuramente per quanto concerne questa disciplina si tratta del miglior titolo disponibile su console mentre, al contrario, se si prendono in considerazione le simulazioni di guida, ci sono diversi titoli che, dal punto di vista del motore fisico e della fedeltà nei confronti del realismo, offrono qualcosa di meglio. Consigliamo anche ai puristi di farci un giro: del resto al momento non c'è miglior modo per portare a spasso una F2005, e questo compromesso potrebbe rivelarsi divertente anche per loro.
table_img_31011
Formula 1 2005
7.5
Voto
Redazione
Formula 1 2005
Quello a cui ci troviamo di fronte è quindi una buona licenza sulla Formula 1. Proprio quando cominciavamo ormai a disperare Sony è riuscita, limando i difetti delle edizioni precedenti, perfezionando alcune caratteristiche e aggiungendo particolari interessanti, a restituirci l'emozione di un GP come si deve. Sicuramente per quanto concerne questa disciplina si tratta del miglior titolo disponibile su console mentre, al contrario, se si prendono in considerazione le simulazioni di guida, ci sono diversi titoli che, dal punto di vista del motore fisico e della fedeltà nei confronti del realismo, offrono qualcosa di meglio. Consigliamo anche ai puristi di farci un giro: del resto al momento non c'è miglior modo per portare a spasso una F2005, e questo compromesso potrebbe rivelarsi divertente anche per loro.