Formula 1 World Grand Prix

di Redazione Gamesurf
LA SFIDA A CRAMMOND
Inconsciamente gli uomini della Lankhor si apprestano a diventare i rivali più seri e acceditati dell'amico Crammond, con un gioco veloce, bello graficamente che può contare su un motore fisico valido: le credenziali sono veramente molto interessanti! La giocabilità, cuore di ogni simulazione/gioco, é molto valida: la monoposto presenta un sottosterzo e un sovrasterzo credibile, una trazione decisamente realistica e un controllo della vettura adeguato e potrete disputare gran premi gareggiando sui circuiti della stagione 1999, magari utilizzando un bel volante dotato di ritorno di forza

La riproduzione visiva é di primissimo piano, con i cartelloni degli sponsor (ne mancano diversi...), le tribune, gli alberi, le curve e le sconnessioni ricreate a video in modo quasi perfetto. Avrete la sensazione di essere davvero in pista; a contribuire a questo brillante risultato ci pensano gli effetti di lens flare che danno lucentezza alle scocche rendendole ancora più belle, reali. In questa riproduzione virtuale della realtà l'unico neo che abbiamo riscontrato sono i tempi sul giro realizzati dalla CPU: le prestazioni, in alcuni casi, sono inferiori di diversi secondi ai record reali! La cosa strana é che spesso i piloti computerizzati rallentano in rettilineo (in genere il pilota umano riesce a essere più veloce) e affrontano invece certe curve a velocità folli (questione di assetti o dispongono di qualche misterioso "oggetto" che gli garantisce il controllo della trazione...). Quindi, i vari Hakkinen, Villeneuve e soci sul circuito non guardano in faccia a nessuno e vanno a manetta! Chissà cosa diranno nei briefing tra piloti nel pre gara..
L'intelligenza artificiale mostrata in pista é decente: almeno in questo gioco i piloti non sono così idioti come le loro controparti virtuali in F1 2000 dove ne combinano di tutti i colori... Comunque, giocandolo avrete la sensazione che questi assi delle quattro ruote seguano una "route" già prestabilita a monte e che reagiscano in base a precisi input segnalati da appositi sensori. Insomma, i ragazzi della Lankhor non hanno creato nulla di sensazionale a livello IA, ma almeno i loro piloti evitano di uscire di pista in rettilineo..