Formula One 2000

di Redazione Gamesurf
DAL REALISMO ALL'ARCADE
Prima di scendere in pista per la gara vera e propria ci verrà mostrata una schermata in cui cureremo il setup della monoposto: tipo di gomme, settaggio degli alettoni, quantità di carburante sono solo alcuni dei parametri che dovremo regolare a nostro piacimento per avere prestazioni adatte al circuito che si sta per affrontare. Presente ovviamente la consueta distinzione tra trasmissione automatica o manuale. In aggiunta ai settaggi veri e proprio, che vanno ad impattare sul rendimento della vettura, in Formula Uno 2000 potremo scegliere di attivare o disattivare alcuni parametri, come ad esempio il consumo dei pneumatici o del carburante (con relative ripercussioni sull'eventuale sosta ai box) che renderanno il gioco più o meno simulativo. Così i patiti dei giochi arcade potranno trastullarsi senza dare troppo peso a parametri più tipicamente simulativi, mentre i fan del realismo si delizieranno districandosi tra settaggi e soste ai box

UNA MONOPOSTO SCOMODA?
Terminate le numerose scelte pre-gara arriva il momento di salire a bordo del nostro bolide e affrontare gli altri 21 piloti per far capire loro chi comanda. Non prima però di aver compreso bene il sistema di controllo del gioco: acceleratore e freno sono assegnati rispettivamente ai pulsanti A e B del Game Boy, mentre alla croce direzionale sono state attribuite entrambe le funzioni di sterzo e cambio: una scelta poco felice, dal momento che in alcuni casi durante una curva capiterà di premere verso il basso o verso l'alto tale crocetta, cambiando di conseguenza la marcia in un momento indesiderato. Certo, considerando però la scarsità di pulsanti del Game Boy Color non credo si potesse fare altrimenti..
Discorso un po' differente per la reazione della vettura allo sterzo: infatti molto spesso avrete modo di notare un certo fastidioso ritardo ai vostri comandi, che comporterà performance inferiori alle aspettative nelle situazioni di gioco più concitate
FERRARI O FIAT 500?
Se il sistema di controllo in fondo può reputarsi accettabile, altrettanto non si può dire del profilo tecnico del gioco. Graficamente non credo si potesse chiedere molto di più alla console, per cui la definizione delle auto e dei circuiti si può ritenere buona, almeno fino a quando si vede Formula Uno 2000 in fotografia. Non appena, invece, il gioco si mette in movimento ci si rende conto dell'infima qualità del motore grafico: scattoso, impreciso e soprattutto lento, lento, lento. La sensazione di velocità é incredibilmente bassa, ed é aggravata ancor di più dal pessimo "scaling" degli oggetti, soprattutto delle altre auto, implementato con un numero di fotogrammi veramente troppo basso per dare realmente la sensazione di qualcosa che si avvicina gradualmente, compromettendo ancora di più l'effetto "pseudo-3d". Come se non bastasse, non appena un altro paio di automobili entrano nel raggio visivo del gioco il tutto rallenta ancora di più, diventando una sorta di sgraziata moviola inguardabile. Per dirla tutta, Pole Position su Atari 2600 rendeva di più il senso di una corsa di Formula 1..