Formula One 2000
di
Redazione Gamesurf
Alcune regolazioni, poi, come la scelta dei pneumatici, devono essere necessariamente sistemate a seconda delle condizioni atmosferiche. Un plauso alla Psygnosis per il modo in cui ha riprodotto l'atmosfera delle vere gare di formula uno. A partire dalle gare libere possiamo già sentire l'odore dei pneumatici e della benzina ad alto numero di ottani. A questo contribuisce l'altissima velocità del motore poligonale, di gran lunga superiore rispetto a quella della modalità arcade. Specie nella visuale camera car e dall'abitacolo c'é ben poco che distingua le visuali di Formula One 2000 dalle riprese televisive, sensazione di velocità compresa. C'é poi il contributo della regia televisiva, che con scritte in sovrimpressione e indicazione dei tempi aggiunge un tocco di realismo alla scena. Anche gli avversari, che provano insieme a noi sfrecciando occasionalmente al nostro fianco e la presenza dei box sono un piccolo tocco di verosimiglianza al tutto, cui poi si somma la più che soddisfacente ricostruzione dei circuiti, riprodotti con texture dalle sfumature realistiche e cura dei dettagli. I Gran Premi sono introdotti da un impianto coreografico che non lesina nessun particolare, dalla presentazione della griglia iniziale al warm up preliminare. Ogni fase é scandita dalla telecronaca di Andrea de Adamich e Claudia Perone, che, nonostante non sia particolarmente eccitata e/o eccitante, é comunque un elemento indispensabile per ricostruire quell'atmosfera da evento televisivo essenziale a giochi su licenza come questo. La gara é dura, veramente difficile
Gli avversari vanno al massimo, come ci si aspetterebbe da piloti professionisti che sono stati capaci di approdare alla formula uno. Per ottenere un piazzamento se non altro classificabile dovremo imparare a guidare in modo preciso, con pochissime sbavature. A questo scopo dovremo acquisire una perfetta padronanza del mezzo. Il modello di guida é complicato, e questo é un gran pregio del gioco, perché non esiste al mondo una vettura da formula uno facile da pilotare. Il gas deve essere dosato con saggezza. La valvola completamente aperta dà luogo, come é giusto attendersi da una monoposto, a un'accelerazione pazzesca che é difficile tenere sotto controllo. Per fortuna con il pad analogico della PlayStation possiamo usare uno degli stick per regolare il gas come un pedale e, quindi, dosare l'acceleratore nel miglior modo possibile. La fisica del mezzo é piuttosto realistica, e i testacoda saranno un evento tutt'altro che sporadico se non impareremo a tenere sotto controllo le centinaia di cavalli del nostro bolide. L'unica evidente mancanza nella modalità campionato é una routine di gestione dei danni che si possa definire tale. I contatti che tutti sappiamo essere fatali nel mondo della formula uno hanno conseguenze quasi nulle, e perfino i fuoripista più disastrosi sortiscono effetti trascurabili sulla nostra monoposto
Gli avversari vanno al massimo, come ci si aspetterebbe da piloti professionisti che sono stati capaci di approdare alla formula uno. Per ottenere un piazzamento se non altro classificabile dovremo imparare a guidare in modo preciso, con pochissime sbavature. A questo scopo dovremo acquisire una perfetta padronanza del mezzo. Il modello di guida é complicato, e questo é un gran pregio del gioco, perché non esiste al mondo una vettura da formula uno facile da pilotare. Il gas deve essere dosato con saggezza. La valvola completamente aperta dà luogo, come é giusto attendersi da una monoposto, a un'accelerazione pazzesca che é difficile tenere sotto controllo. Per fortuna con il pad analogico della PlayStation possiamo usare uno degli stick per regolare il gas come un pedale e, quindi, dosare l'acceleratore nel miglior modo possibile. La fisica del mezzo é piuttosto realistica, e i testacoda saranno un evento tutt'altro che sporadico se non impareremo a tenere sotto controllo le centinaia di cavalli del nostro bolide. L'unica evidente mancanza nella modalità campionato é una routine di gestione dei danni che si possa definire tale. I contatti che tutti sappiamo essere fatali nel mondo della formula uno hanno conseguenze quasi nulle, e perfino i fuoripista più disastrosi sortiscono effetti trascurabili sulla nostra monoposto
Formula One 2000
Formula One 2000
Formula One 2000 è una quasi simulazione del mondiale 2000 che conta su alcuni aspetti buoni e altri solamente discreti. Il suo principale punto di forza è sicuramente l'eccellente aggiornamento dello schermo, che con la sua rapidità e fluidità riesce a raggiungere l'obiettivo di trasmetterci quel brivido che ci attraversa guardando il nastro d'asfalto dipanarsi a velocità folli attraverso la camera car delle monoposto. È, inoltre, da lodare, l'ottima riproduzione del modello di guida dei bolidi da Gran Premio, che richiederà ore e ore di pratica per giungere a dei risultati apprezzabili. Infine un plauso va fatto alla coreografia, degna un titolo che si voglia fregiare del marchio della FIA. Veramente buona la grafica di piste e vetture e sufficienti gli effetti, che si limitano a un po' di polvere e qualche effetto di luce. Sul piano dei contro, invece, si deve registrare la deludente modalità arcade, la mancanza delle routine di danneggiamento e anche fenomeni evidenti di bad clipping che interessano le auto e il circuito, di tanto in tanto. Globalmente, Formula One 2000 è quello che ci si aspettava dalla Psygnosis, ma nulla di più, niente di radicalmente diverso rispetto alle precedenti edizioni. Lì dove voleva innovare Psygnosis ha fallito, mentre dove si è limitata a limare i risultati sono stati buoni. Un gioco per gli appassionati, anche a causa della difficoltà del realistico modello di guida. Per gli altri meglio rivolgersi a titoli come Gran Turismo e TOCA World Touring Cars.