Forza Motorsport 2

di Massimiliano Balistreri
Dallo scorso X06 di Barcellona, occasione in cui abbiamo potuto per la prima volta provare con mano una versione di Forza Motorsport 2 che definire embrionale era un eufemismo, molta acqua è passata sotto i ponti, così come immagini e filmati sui nostri monitor. L'attesa per quella che si annunciava come la più realistica simulazione di guida su console era ovviamente altissima e ora finalmente, dopo intensissime ore di test, anche i nostri lettori potranno scoprire se sia valsa la pena attendere.
Sono 4 le macro alternative che attendono il giocatore nel menù iniziale: Arcade, Carriera, Multiplayer e Opzioni. Per il momento decidiamo di soprassedere sulla parte Arcade e decidiamo di buttarci a capofitto nella Carriera. Come spesso capita, anche in altri titoli di guida, in principio siamo sprovvisti di auto e con 11.000 CR (valuta corrente del gioco) in tasca per acquistarne una. Ovviamente tra le papabili per diventare il vostro primo mezzo del gioco ci saranno auto relativamente "tranquille", tutte di categoria D, la più bassa del gioco, per un costo massimo pari al totale del nostro budget iniziale.

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La scelta ricade, per ragioni schiettamente sentimentali, su una gloriosa Golf GTi 16v Mk2 del 1992. Senza soffermarci sulla miriade di opzioni di upgrade disponibili, viste le ridotte possibilità economiche, decidiamo di lanciarci subito in pista, scegliendo la prima gara del primo gruppo. Dopo un tempo di caricamento non proprio trascurabile ci troviamo sulla griglia di partenza, pronti al via. Prima del verde dedichiamo qualche minuto alle impostazioni relative alla difficoltà. Il gioco permette infatti di attivare o meno svariati aiuti alla guida come la linea indicante la traiettoria ottimale da seguire, con tanto di aiuto frenata a richiesta, l'ABS per il controllo del bloccaggio delle ruote, il TCS (controllo della trazione), l'STM (controllo della stabilità) oltre ovviamente al cambio, automatico o manuale. L'approccio migliore per il principiante dovrebbe essere quello di cominciare a girare con tutti gli aiuti attivati per poi, via via che si acquisisce una certa praticità, tentare di disabilitarli singolarmente, in modo da poter osservare pro e contro di ogni assetto, oltre ovviamente alle ripercussioni inevitabili che l'utilizzarlo o meno avrà sul nostro stile di guida in pista.

Va detto che se da un lato gli aiuti vi permetteranno di non stressarvi eccessivamente nel corso delle prime ore passate col gioco, dall'altro correrete il rischio di mascherare eccessivamente le sensazioni che ogni singola auto potrà restituirvi, in particolar modo se avete la fortuna di utilizzare il volante con force feedback, evidentemente studiato da Microsoft proprio con Forza 2 in mente. Disabilitando progressivamente gli aiuti potrete infatti rendervi davvero conto di come gli sviluppatori siano pienamente riusciti nel non banale compito di rendere ogni macchina davvero differente in termini di inerzia e cinematica, tanto che a volte, passando da una all'altra, lo stravolgimento è tale da farci pensare per un attimo di aver caricato un gioco diverso. Prendiamo ad esempio la Golf di cui parlavamo poc'anzi. Un mezzo piuttosto pesante, con una discreta accelerazione e velocità di punta ma quando affronterete in modo un po' troppo "allegro" la prima curva impegnativa non potrete fare a meno di rendervi conto di come ammortizzatori troppo morbidi ed un assetto approssimativo, uniti alla probabile eccessiva velocità con cui affronterete la staccata, vi costringeranno ad andare dritti sull'erba in più di un occasione, almeno nel corso delle primissime battute. Pian piano imparerete a predisporvi nella giusta traiettoria prima di affrontare una curva e apprenderete la sapiente arte dell'uso del freno e del cambio, in modo da mantenervi in pista anche nei punti più angusti senza per questo perdere troppi giri e coppia. Insomma, gradualmente capirete come ragionare al volante virtuale del gioco così come lo fareste se foste realmente in pista.

Questo ci può far capire, viste le velleità simulative tutt'altro che celate di questo gioco, che l'obiettivo pare davvero a portata di mano. Una volta apprese le prime nozioni, degne quantomeno di un pilota principiante, potrete cominciare a sbizzarrirvi con upgrade e tuning del veicolo. I primi piazzamenti faranno arrivare un po' di quattrini nelle vostre tasche, che potranno essere reinvestiti nel negozio dei potenziamenti piuttosto che presso qualche concessionario, alla ricerca di un nuovo mezzo da far entrare nel vostro garage.
Va subito detto che un upgrade sfrenato e disomogeneo difficilmente porterà i risultati sperati, visto che un auto potenziata in modo squilibrato diventerà difficilmente controllabile in pista. Oltre a trasformare il vostro mezzo in un qualcosa di inguidabile, rischierete anche di sforare involontariamente di una o più classi, rendendo di fatto grottesco il livello di sfida dei vostri avversari in gare pensate per mezzi di classi inferiori.

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Un potenziamento oculato dovrà quindi tenere conto non solo del perseguimento di un aumento della pura potenza ma anche e soprattutto di un miglioramento del controllo e della manovrabilità del veicolo, agendo quindi sul sistema frenante, su gomme e cerchioni, su ammortizzatori e molle, su cambio e differenziali, sul peso del veicolo e molti altri aspetti. Ognuno di questi possibili upgrade sarà acquistabile in diversi livelli, ciascuno caratterizzato da prezzi e prestazioni variabili. Alcuni pezzi che comprerete vi permetteranno inoltre di espandere le vostre possibilità di tuning. Ad esempio un cambio evoluto vi permetterà di modificare il rapporto finale, portandolo più verso la velocità sul lungo o l'accelerazione sul breve, idem per ogni singolo rapporto. Analogamente ammortizzatori di livello superiore permetteranno di regolare durezza di molle e sospensioni, senza dimenticare pressione dei pneumatici, incidenza dei freni, campanatura delle ruote e molto molto altro.

Ma ciò che veramente ci ha impressionato non è il numero e la varietà di elementi tunabili di ogni veicolo, dato che Forza 2 non è certo il primo gioco ad offrire una possibilità del genere; ciò che davvero ci ha stupito è osservare in maniera evidente e lampante la risultanza di ogni singolo aggiustamento su quello che poi si rivelerà essere il comportamento dell'auto in pista. Tutto ciò, unito ad esaurienti spiegazioni in game, relative ad ogni aspetto modificabile, vi permetterà nel giro di poche ore di dare libero sfogo all'ingegnere che è dentro ciascuno di voi, allo scopo di plasmare il veicolo perfetto per ogni particolare tracciato. Naturalmente esiste la possibilità di salvare set di tuning differenti per ogni auto, in modo da andarli a richiamare all'occorrenza, in ogni momento.
Un sapiente mix di strategia tra scelta del veicolo adatto ad ogni tracciato, upgrade e tuning vi permetteranno di raccogliere, con grandissima soddisfazione, i primi "ori" del gioco. Le gare della modalità carriera sono suddivise a gruppi di 3 e ciascun gruppo richiederà la partecipazione di tipologie di veicoli adeguati. Quindi se la nostra Golf andrà benissimo ad esempio per gare dove sono richieste auto a trazione anteriore o per competizioni Volkswagen, d'altro canto per gare riservate a trazioni posteriori o 4wd, piuttosto che ad altre marche occorrerà dotarsi di appositi veicoli.
Fortunatamente il gioco non risulta frustrante da questo punto di vista, visto che al completamento di ciascun set di 3 gare ci verrà elargita una discreta sommetta oltre ad un auto omaggio per il nostro garage, spesso quella più competitiva che avremo incontrato nel corso della competizione. Con queste macchine avute in premio verranno praticamente "sbloccati" altri set di gare, innescando un fenomeno "a valanga" che pian piano ci porterà verso il completamento della carriera, a quanto pare parecchio lunga da battere completamente. Proporzionalmente ai soldi guadagnati salirà il nostro livello di pilota e con esso ci verrà offerta la possibilità di accedere all'acquisto di vetture prima bloccate nonché di ottenere sconti per talune marche, secondo la regione di appartenenza che avremo deciso di associare al nostro profilo. Anche l'auto utilizzata livellerà, guadagnando in reputazione e permettendoci di accedere all'acquisto di parti di ricambio a prezzi decisamente di favore.

Un aspetto decisamente interessante del gioco, che permetterà a molti di dare libero sfogo alla propria fantasia, è quello legato alla personalizzazione estetica dell'auto. Le auto del nostro garage infatti sono liberamente verniciabili in ogni loro parte e non solo; è possibile infatti applicare centinaia di strati di decalcomanie, selezionabili tra quelle predefinite del gioco che, tramite ridimensionamenti, deformazioni e variazioni cromatiche, permetteranno a chiunque sia dotato della giusta pazienza e di un minimo di gusto artistico, di creare composizioni a dir poco notevoli. Gli strati di decalcomanie potranno essere salvati in set per poi essere riutilizzati in un secondo tempo su altre vetture. Le auto così personalizzate potranno diventare, al pari di veri e propri quadri, dei pezzi unici e come tali diventare ancora più appetibili sulla casa d'aste offerta dal gioco. Come avrete intuito infatti, potrete mettere in vendita i vostri mezzi, stabilendo tutta una serie di parametri per le aste come prezzo di partenza, eventuale prezzo del compralo subito, durata dell'asta, possibilità o meno di impedire la modifica del disegno. Creando modelli particolarmente appetibili potrete realizzare in un tempo relativamente breve somme considerevoli in valuta del gioco, che potranno poi essere reinvestite nell'acquisto di altri mezzi e parti di ricambio.

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