Forza Motorsport 5
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Tra le esclusive pronte al lancio della nuova console Microsoft spicca senza dubbio Forza Motorsport 5, chiamato in causa dal colosso americano perché mostri le capacità tecniche di Xbox One ma soprattutto perché diffonda il verbo delle tecnologie a corredo della nuova nata, ovvero la potenza del Cloud. Tante responsabilità per un gioco che, giunto sugli scaffali, francamente ci ha lasciato con l'amaro in bocca.
Carriera da campioni
Non possiamo nasconderlo e se avete dato un'occhiata al voto a fondo pagina ve ne sarete già accorti. Forza Motorsport 5 non é un gioco al livello della saga. Da un prodotto di lancio era facile attendersi una delusione e purtroppo é stato proprio così, sebbene parziale. Il gioco presenta una struttura abbastanza classica: dopo una gara tra le strade di Praga, si comincia la Carriera vera e propria con qualche spicciolo per acquistare la propria prima auto iniziando il lungo percorso di crescita un evento dopo l'altro. Ogni competizione assegna crediti e punti esperienza, mentre il passaggio di livello significa un premio in denaro e l'acquisizione di extra vari come vetture, premi in denaro e così via. La Carriera si dipana attraverso una serie di campionati tematici, mantenenedo deunque fede alla tradizione che accompagna la serie fin dagli albori. In generale a parte un restyling completo dell'interfaccia e dell'organizzazione dei menu, é difficile trovare particolari novità. Al contrario, segnaliamo una sorta di passo indietro per la serie che nel precedente capitolo aveva introdotto un'idea molto interessante. La selezione delle competizioni dipendeva dall'auto in possesso e non il contrario, permettendo di affrontare virtualmente l'intera carriera con la stessa quattro ruote. Potenziarla e farla salire di classe, ad esempio, significava semplicemente un cambiamento nell'offerta del calendario. Tutto ciò sparisce in Forza Motorsport 5, per tornare ad una impostazione più canonica, con requisiti da soddisfare per poter entrare in un determinato evento. Dei messaggi ci indicano se nel garage abbiamo un auto adatta o se ve ne sono di accessibili nel concessionario. Attenzione, perché accessibile non significa che ve la potrete permettere con i crediti in vostro possesso, ma che sarà semplicemente acquistabile, magari usando i gettoni. Parliamo subito di questo "elefante nella stanza", ovvero le microtransazioni. Il gioco contempla una seconda valuta, i gettoni appunto, acquistabili con denaro reale e che garantisce l'accesso velocizzato a macchine di qualsiasi livello così come la possibilità di attivare dei boost nell'acquisizione di esperienza. La presenza di questa opzione a pagamento non é particolarmente invasiva, anche se il gioco non perde occasione, soprattutto all'inizio, per ricordarvi che potrete spendere denaro reale per facilitarvi la vita. Ci ha dato molto più fastidio la presenza di auto da comprare come DLC, visto il numero non proprio esaltante di vetture incluse nel gioco.
L'IA va in pensione
Come anticipato in apertura, Forza Motorsport 5 é stato chiamato a diffondere il verbo della next-gen e non é dunque certo un caso se propone una feature che stando agli sviluppatori é possibile solo grazie alla potenza del cloud. Questa si chiama Drivatar, ovvero un'intelligenza artificiale basata sul comportamento di giocatori reali. Durante le partite, un sistema che lavora in background raccoglie ogni tipo di informazione sul proprio stile di guida. Questi dati vengono inviati ai mega server di Microsoft che rielaborano il tutto e tracciano così un profilo virtuale che prenderà il posto dei piloti solitamente guidati dalla CPU. Durante le gare in singolo, sulla testa degli avversari vedremo, quindi, i nomi di utenti realmente esistenti (estratti dalla propria lista amici) e il modo in cui si comporteranno in pista rispecchierà il loro stile di guida reale. Non possiamo dire di credere fino in fondo che senza il cloud imbastito da Microsoft per Xbox One tale feature sarebbe stata impossibile. Quello che però bisogna ammettere é che funziona piuttosto bene. Dimenticatevi qualsiasi cosa abbiate visto in materia di intelligenza artificiale, gli avversari che troverete in pista sono umani più che mai, inclini all'errore e decisamente aggressivi. Ma soprattutto dotati di una personalità propria, che può essere più combattiva o maggiormente incline alla precisione ed alla ricerca della traiettoria. Due difetti principali ci hanno fatto storcere un po' il naso, comunque. In primis, non sempre gli altri reagiscono alla nostra presenza con tempestività e soprattutto rispecchiare il comportamento in gara di giocatori reali significa competizioni che troppo spesso risultano più simili ad auto scontro che non a gare reali. Sarà che ho solo amici scarsi ai giochi di guida o particolarmente frustrati al volante, ma un'incidenza così elevata di incidenti, errori e contatti rovina il realismo delle competizioni. Turn 10 dovrebbe studiare un sistema per mediare tra i dati reali raccolti ed un comportamento più professionale e vicino ai piloti reali. Quello che non manca é certamente il divertimento, derivato dall'assoluta imprevedibilità di quanto accade sull'asfalto. Se solo si riuscisse a recuperare un po' di realismo simulativo, il sistema dei Drivatar diverrebbe praticamente perfetto. Allo stato attuale rimane un'ottima idea che promuoviamo e che la concorrenza avrà non poche difficoltà nel cercare di eguagliare.
Mani sul volante... sì, ma quale?
A parte le nuove feature di cui sopra, a giovare del passaggio alla nuova generazione é anche ovviamente il sistema di guida e la gestione della fisica, sensibilmente raffinati. I cambiamenti non sono eclatanti, ma basta riprendere in mano qualche minuto il precedente capitolo per sentire una differenza pad alla mano. La risposta agli input, complice anche l'ottimo nuovo controller di Xbox One, é sempre perfetta, e le vibrazioni sui due grilletti sono una chicca che ci ha dipinto un ghigno di soddisfazione sul volto per tutto il tempo. Le sensazioni in pista sono davvero di alto livello, con il mezzo che si muove sull'asfalto rispondendo realisticamente ad ogni sollecitazione e minimo dislivello. Abbiamo apprezzato anche la resa dei contatti tra i mezzi, che sebbene difficilmente sfocino in cappottamenti particolarmente esagerati, riescono a restituire conseguenze credibili ad eventuali imprudenze. L'effetto dei danni sul mezzo é efficace nel ricreare malfunzionamenti di vario tipo, così come nella resa estetica di graffi ed ammaccature. C'é purtroppo da far notare un problema non da poco, ovvero l'assenza di volanti per Xbox One. O meglio, mentre Mad Catz ne ha annunciato uno in arrivo a febbraio, Thrustmaster ha già rilasciato un primo prodotto, piuttosto costoso. Purtroppo se ne avete già uno, potete pure buttarlo via, al momento la nuova console Microsoft non supporta accessori di Xbox 360. Far uscire un simulatore di guida senza che sul mercato vi sia un'offerta adeguata di periferiche fa un po' sorridere. Anche se i possessori di volanti pagati magari 3-400 euro difficilmente rideranno.
La fretta é cattiva consigliera
Forza Motorsport 5 é un ottimo titolo, non dubitatene, ma ha un grosso difetto che racchiude in sé le motivazioni di una valutazione sotto gli standard della serie. Il prodotto non riesce infatti a mascherare la frettolosità con la quale é stato messo assieme il tutto. La Carriera, per cominciare, non é particolarmente lunga ma soprattutto pecca in varietà e spunti d'originalità. Nonostante la presenza dei conduttori di Top Gear e di filmati di intermezzo simpatici (che maledizione non si possono saltare!), non si respira quell'aria da appassionati di quattro ruote, ma piuttosto si ha la sensazione di star giocando una serie di eventi messi insieme per fare numero. E a proposito di numeri, non si può evitare di citare il quantitativo abbondantemente sotto le aspettative di auto e soprattutto di tracciati. Trecento mezzi possono sembrare molti, ma siamo ampiamente al di sotto dello standard per questo genere di giochi. Per fortuna una buona varietà compensa in parte. Certo é che visto il quantitativo di auto disponibili per l'acquisto come DLC, il sospetto che a Turn 10 sia venuta voglia di spillare qualche quattrino in più all'utente c'é. Ma peggio ancora é trovarsi a gareggiare su 14 tracciati, varianti escluse. Non sono pochi ma neanche abbastanza da garantire eventi sempre interessanti e stimolanti. Se poi aggiungete il fatto che spesso un campionato conta 8 o più gare, capirete come una competizione dopo l'altra non potrà che offrire la medesima serie di circuiti. Un vero peccato, anche perché sarebbe bastato riciclare un po' di materiale dal precedente capitolo per assicurare un minimo di continuità. O viceversa introdurre feature attese da tempo come l'alternanza giorno notte, le condizioni meteo variabili e le gare su sterrato. E invece non si vede ancora nulla di tutto ciò.
Next-gen ma neanche troppo
Turn 10 ci ha abituati a comparti estetici di altissimo livello e dopo aver spremuto come un limone Xbox 360 ci aspettavamo di perdere la mascella in questo esordio next-gen. Purtroppo non é accaduto proprio così, anche se non si può certo dire che Forza Motorposrt 5 sia brutto, tutto il contrario. Le macchine sono modellate con una ricchezza di dettagli da capogiro, così come i tracciati, soprattutto Alpi svizzere e Praga, sono davvero belli da vedere. Ad un occhio più attento, però, non possono sfuggire diverse cadute di stile, come alcune texture piatte e diversi alberi in due dimensioni, retaggio della generazione precedente, ovviamente. Anche per questo non capiamo la scelta di mettere da parte tracciati del precedente capitolo, che vista la qualità media comunque non altissima di quanto presente sul disco, passato un piccolo miglioramento estetico non avrebbero sfigurato poi più di tanto nel gioco. Da notare ciò che odora di nuova generazione più di ogni altra cosa, ovvero il rendering delle luci, rifatto da zero e davvero convincente. A nostro giudizio il titolo, nonostante una grafica in generale molto godibile, potrebbe fare qualcosa di più sul fronte del foto realismo, che nonostante l'upgrade estetico appare ancora lontano. Non aiuta l'aliasing un po' troppo evidente sui bordi di mezzi e soprattutto delle strutture più lontane nonostante la risoluzione Full HD. Il tutto scorre fluidamente, con 60 frame al secondo costanti che abbiamo notato calare solo in rarissimi casi.Ottimo come ci aspettavamo il comparto sonoro, graziato da campionamenti dei mezzi di altissimo livello ed effetti davvero azzeccati. Ci é piaciuto molto anche l'accompagnamento musicale, totalmente originale e sempre adeguato alle situazioni, godibilissimo soprattutto nella navigazione dei menu visto che in gara l'abbiamo spento dopo pochi secondi.
Carriera da campioni
Non possiamo nasconderlo e se avete dato un'occhiata al voto a fondo pagina ve ne sarete già accorti. Forza Motorsport 5 non é un gioco al livello della saga. Da un prodotto di lancio era facile attendersi una delusione e purtroppo é stato proprio così, sebbene parziale. Il gioco presenta una struttura abbastanza classica: dopo una gara tra le strade di Praga, si comincia la Carriera vera e propria con qualche spicciolo per acquistare la propria prima auto iniziando il lungo percorso di crescita un evento dopo l'altro. Ogni competizione assegna crediti e punti esperienza, mentre il passaggio di livello significa un premio in denaro e l'acquisizione di extra vari come vetture, premi in denaro e così via. La Carriera si dipana attraverso una serie di campionati tematici, mantenenedo deunque fede alla tradizione che accompagna la serie fin dagli albori. In generale a parte un restyling completo dell'interfaccia e dell'organizzazione dei menu, é difficile trovare particolari novità. Al contrario, segnaliamo una sorta di passo indietro per la serie che nel precedente capitolo aveva introdotto un'idea molto interessante. La selezione delle competizioni dipendeva dall'auto in possesso e non il contrario, permettendo di affrontare virtualmente l'intera carriera con la stessa quattro ruote. Potenziarla e farla salire di classe, ad esempio, significava semplicemente un cambiamento nell'offerta del calendario. Tutto ciò sparisce in Forza Motorsport 5, per tornare ad una impostazione più canonica, con requisiti da soddisfare per poter entrare in un determinato evento. Dei messaggi ci indicano se nel garage abbiamo un auto adatta o se ve ne sono di accessibili nel concessionario. Attenzione, perché accessibile non significa che ve la potrete permettere con i crediti in vostro possesso, ma che sarà semplicemente acquistabile, magari usando i gettoni. Parliamo subito di questo "elefante nella stanza", ovvero le microtransazioni. Il gioco contempla una seconda valuta, i gettoni appunto, acquistabili con denaro reale e che garantisce l'accesso velocizzato a macchine di qualsiasi livello così come la possibilità di attivare dei boost nell'acquisizione di esperienza. La presenza di questa opzione a pagamento non é particolarmente invasiva, anche se il gioco non perde occasione, soprattutto all'inizio, per ricordarvi che potrete spendere denaro reale per facilitarvi la vita. Ci ha dato molto più fastidio la presenza di auto da comprare come DLC, visto il numero non proprio esaltante di vetture incluse nel gioco.
L'IA va in pensione
Come anticipato in apertura, Forza Motorsport 5 é stato chiamato a diffondere il verbo della next-gen e non é dunque certo un caso se propone una feature che stando agli sviluppatori é possibile solo grazie alla potenza del cloud. Questa si chiama Drivatar, ovvero un'intelligenza artificiale basata sul comportamento di giocatori reali. Durante le partite, un sistema che lavora in background raccoglie ogni tipo di informazione sul proprio stile di guida. Questi dati vengono inviati ai mega server di Microsoft che rielaborano il tutto e tracciano così un profilo virtuale che prenderà il posto dei piloti solitamente guidati dalla CPU. Durante le gare in singolo, sulla testa degli avversari vedremo, quindi, i nomi di utenti realmente esistenti (estratti dalla propria lista amici) e il modo in cui si comporteranno in pista rispecchierà il loro stile di guida reale. Non possiamo dire di credere fino in fondo che senza il cloud imbastito da Microsoft per Xbox One tale feature sarebbe stata impossibile. Quello che però bisogna ammettere é che funziona piuttosto bene. Dimenticatevi qualsiasi cosa abbiate visto in materia di intelligenza artificiale, gli avversari che troverete in pista sono umani più che mai, inclini all'errore e decisamente aggressivi. Ma soprattutto dotati di una personalità propria, che può essere più combattiva o maggiormente incline alla precisione ed alla ricerca della traiettoria. Due difetti principali ci hanno fatto storcere un po' il naso, comunque. In primis, non sempre gli altri reagiscono alla nostra presenza con tempestività e soprattutto rispecchiare il comportamento in gara di giocatori reali significa competizioni che troppo spesso risultano più simili ad auto scontro che non a gare reali. Sarà che ho solo amici scarsi ai giochi di guida o particolarmente frustrati al volante, ma un'incidenza così elevata di incidenti, errori e contatti rovina il realismo delle competizioni. Turn 10 dovrebbe studiare un sistema per mediare tra i dati reali raccolti ed un comportamento più professionale e vicino ai piloti reali. Quello che non manca é certamente il divertimento, derivato dall'assoluta imprevedibilità di quanto accade sull'asfalto. Se solo si riuscisse a recuperare un po' di realismo simulativo, il sistema dei Drivatar diverrebbe praticamente perfetto. Allo stato attuale rimane un'ottima idea che promuoviamo e che la concorrenza avrà non poche difficoltà nel cercare di eguagliare.
Mani sul volante... sì, ma quale?
A parte le nuove feature di cui sopra, a giovare del passaggio alla nuova generazione é anche ovviamente il sistema di guida e la gestione della fisica, sensibilmente raffinati. I cambiamenti non sono eclatanti, ma basta riprendere in mano qualche minuto il precedente capitolo per sentire una differenza pad alla mano. La risposta agli input, complice anche l'ottimo nuovo controller di Xbox One, é sempre perfetta, e le vibrazioni sui due grilletti sono una chicca che ci ha dipinto un ghigno di soddisfazione sul volto per tutto il tempo. Le sensazioni in pista sono davvero di alto livello, con il mezzo che si muove sull'asfalto rispondendo realisticamente ad ogni sollecitazione e minimo dislivello. Abbiamo apprezzato anche la resa dei contatti tra i mezzi, che sebbene difficilmente sfocino in cappottamenti particolarmente esagerati, riescono a restituire conseguenze credibili ad eventuali imprudenze. L'effetto dei danni sul mezzo é efficace nel ricreare malfunzionamenti di vario tipo, così come nella resa estetica di graffi ed ammaccature. C'é purtroppo da far notare un problema non da poco, ovvero l'assenza di volanti per Xbox One. O meglio, mentre Mad Catz ne ha annunciato uno in arrivo a febbraio, Thrustmaster ha già rilasciato un primo prodotto, piuttosto costoso. Purtroppo se ne avete già uno, potete pure buttarlo via, al momento la nuova console Microsoft non supporta accessori di Xbox 360. Far uscire un simulatore di guida senza che sul mercato vi sia un'offerta adeguata di periferiche fa un po' sorridere. Anche se i possessori di volanti pagati magari 3-400 euro difficilmente rideranno.
La fretta é cattiva consigliera
Forza Motorsport 5 é un ottimo titolo, non dubitatene, ma ha un grosso difetto che racchiude in sé le motivazioni di una valutazione sotto gli standard della serie. Il prodotto non riesce infatti a mascherare la frettolosità con la quale é stato messo assieme il tutto. La Carriera, per cominciare, non é particolarmente lunga ma soprattutto pecca in varietà e spunti d'originalità. Nonostante la presenza dei conduttori di Top Gear e di filmati di intermezzo simpatici (che maledizione non si possono saltare!), non si respira quell'aria da appassionati di quattro ruote, ma piuttosto si ha la sensazione di star giocando una serie di eventi messi insieme per fare numero. E a proposito di numeri, non si può evitare di citare il quantitativo abbondantemente sotto le aspettative di auto e soprattutto di tracciati. Trecento mezzi possono sembrare molti, ma siamo ampiamente al di sotto dello standard per questo genere di giochi. Per fortuna una buona varietà compensa in parte. Certo é che visto il quantitativo di auto disponibili per l'acquisto come DLC, il sospetto che a Turn 10 sia venuta voglia di spillare qualche quattrino in più all'utente c'é. Ma peggio ancora é trovarsi a gareggiare su 14 tracciati, varianti escluse. Non sono pochi ma neanche abbastanza da garantire eventi sempre interessanti e stimolanti. Se poi aggiungete il fatto che spesso un campionato conta 8 o più gare, capirete come una competizione dopo l'altra non potrà che offrire la medesima serie di circuiti. Un vero peccato, anche perché sarebbe bastato riciclare un po' di materiale dal precedente capitolo per assicurare un minimo di continuità. O viceversa introdurre feature attese da tempo come l'alternanza giorno notte, le condizioni meteo variabili e le gare su sterrato. E invece non si vede ancora nulla di tutto ciò.
Next-gen ma neanche troppo
Turn 10 ci ha abituati a comparti estetici di altissimo livello e dopo aver spremuto come un limone Xbox 360 ci aspettavamo di perdere la mascella in questo esordio next-gen. Purtroppo non é accaduto proprio così, anche se non si può certo dire che Forza Motorposrt 5 sia brutto, tutto il contrario. Le macchine sono modellate con una ricchezza di dettagli da capogiro, così come i tracciati, soprattutto Alpi svizzere e Praga, sono davvero belli da vedere. Ad un occhio più attento, però, non possono sfuggire diverse cadute di stile, come alcune texture piatte e diversi alberi in due dimensioni, retaggio della generazione precedente, ovviamente. Anche per questo non capiamo la scelta di mettere da parte tracciati del precedente capitolo, che vista la qualità media comunque non altissima di quanto presente sul disco, passato un piccolo miglioramento estetico non avrebbero sfigurato poi più di tanto nel gioco. Da notare ciò che odora di nuova generazione più di ogni altra cosa, ovvero il rendering delle luci, rifatto da zero e davvero convincente. A nostro giudizio il titolo, nonostante una grafica in generale molto godibile, potrebbe fare qualcosa di più sul fronte del foto realismo, che nonostante l'upgrade estetico appare ancora lontano. Non aiuta l'aliasing un po' troppo evidente sui bordi di mezzi e soprattutto delle strutture più lontane nonostante la risoluzione Full HD. Il tutto scorre fluidamente, con 60 frame al secondo costanti che abbiamo notato calare solo in rarissimi casi.Ottimo come ci aspettavamo il comparto sonoro, graziato da campionamenti dei mezzi di altissimo livello ed effetti davvero azzeccati. Ci é piaciuto molto anche l'accompagnamento musicale, totalmente originale e sempre adeguato alle situazioni, godibilissimo soprattutto nella navigazione dei menu visto che in gara l'abbiamo spento dopo pochi secondi.