FRANK HERBERT´S DUNE
di
Redazione Gamesurf
Per portare a termine con successo ogni missione, il giocatore avrà a disposizione alcune armi, adatte alle varie situazioni: principalmente é necessario sfruttare il più possibile il Cryss, il pugnale sacro ottenuto da un dente del Verme delle Sabbie. Il Cryss é silenzioso, efficace e soprattutto permette di aggredire alle spalle i nemici senza attirare l'attenzione. Le armi da fuoco a disposizione invece sono di vario tipo e calibro, alcune silenziose per gli attacchi dietro le linee nemiche, altre invece deflagranti. In ogni caso, il numero di proiettili a disposizione é sempre abbastanza limitato e dunque va gestito con parsimonia, questo perché é l'aggressione alle spalle il fulcro dell'azione del gioco. Inoltre, eliminando un nemico col Cryss, si recupera la sua acqua e dato che ci troviamo su un pianeta desertico, l'acqua é fonte di vita e permette Paul di recuperare energia, un'alternativa originale al solito medi-pack. Per portare a termine una missione, oltre ovviamente all'eliminazione dei nemici, sarà necessario risolvere dei piccoli enigmi; in genere si tratta di attivare leve, premere pulsanti o inserire codici segreti che bisogna trovare esplorando le diverse aree di gioco
ARRAKIS INSEGNA LA MENTALITA' DEL COLTELLO
Potremmo definire Frank Herbert's Dune essenzialmente come un gioco "d'infiltrazione". La sua struttura ricorda molto quella di Metal Gear Solid, il gioco di Konami nato per PlayStation e apparso su PC qualche tempo fa. Anche nel titolo prodotto da Cryo Interactive, l'azione principale consiste nell'avvicinarsi il più discretamente possibile a un nemico e aggredirlo alle spalle senza attirare l'attenzione di altre guardie, altrimenti queste, messe in allarme accorrono in massa e iniziano a crivellare di colpi il povero Paul, decretando un triste "Game Over". E' una struttura che si é dimostrata vincente e avvincente nel caso del celebre titolo Konami, mentre per Frank Herbert's Dune, a causa di errori di programmazione o se vogliamo essere più indulgenti, a causa di alcune ingenuità, risulta più frustrante che divertente
ARRAKIS INSEGNA LA MENTALITA' DEL COLTELLO
Potremmo definire Frank Herbert's Dune essenzialmente come un gioco "d'infiltrazione". La sua struttura ricorda molto quella di Metal Gear Solid, il gioco di Konami nato per PlayStation e apparso su PC qualche tempo fa. Anche nel titolo prodotto da Cryo Interactive, l'azione principale consiste nell'avvicinarsi il più discretamente possibile a un nemico e aggredirlo alle spalle senza attirare l'attenzione di altre guardie, altrimenti queste, messe in allarme accorrono in massa e iniziano a crivellare di colpi il povero Paul, decretando un triste "Game Over". E' una struttura che si é dimostrata vincente e avvincente nel caso del celebre titolo Konami, mentre per Frank Herbert's Dune, a causa di errori di programmazione o se vogliamo essere più indulgenti, a causa di alcune ingenuità, risulta più frustrante che divertente
FRANK HERBERT´S DUNE
FRANK HERBERT´S DUNE
Graficamente parlando, il gioco dimostra gli sforzi dei programmatori per rendere pienamente l'atmosfera del gioco. I modelli in 3D sia dei personaggi sia delle strutture architettoniche sono discretamente realizzati, texture, effetti e luci denotano una cerca cura, e ci sono anche delle piccole "sciccherie", ma tutto viene inficiato da un gameplay grossolano. Il gioco presenta alcuni difetti che privano l'avventura di un qualsiasi fascino, la rendono poco avvincente e poco divertente. Resta l'atmosfera, restano i riferimenti al mondo di Dune, ma non vi è emozione nell'assumere i panni di Paul Atreides. Purtroppo Frank Herbert's Dune per molti versi fallisce la sua missione e già la schermata iniziale del gioco, in effetti, non faceva presagire nulla di buono...