Freak Out

di Redazione Gamesurf
Treasure é un nome che ha saputo farsi strada tra le multinazionali e i colossi dell'industria dei videogiochi a suon di titoli ora stravaganti, ora assolutamente folli. Per un Electronic Arts che pubblica l'ennesima line-up sportiva 200X, c'é una Treasure che pensa e realizza, con sforzi economici di ben altra portata, progetti che fanno dell'originalità (e della giocabilità) il loro punto di forza. Di anni ne sono passati da quando hanno iniziato a farsi vedere su Megadrive grazie a titoli quali Gunstar Heroes, anni che hanno visto Treasure mettere radici su Saturn (Radiant Silvergun su tutti, ma anche Guardian Heroes e...), PlayStation (con la conversione di Silhouette Mirage e altro ancora), Dreamcast (Bangaioh), Nintendo 64 (Yuki Yuki Troublemakers). L'arrivo nell'universo PlayStation 2 é testimoniato dal qui presente Freak Out, conosciuto in Giappone come Stretch Panic e primo gioco Treasure ad arrivare in Europa in tempi assolutamente fulminei rispetto alla sua pubblicazione nel Sol Levante

PIZZICAGNOLO?
Come da tradizione Freak Out si rivela un gioco assolutamente e semplicemente folle. Le dodici sorelle di Linda, accecate dalla vanità e dalla ricerca della perfezione esteriore, sono state catturate da potenze maligne, che hanno messo in atto un sistema del tutto simile alla "Legge del Contrappasso" di dantesca memoria. Ogni sorella é quindi stata tramutata in una creatura malvagia, grazie (si fa per dire) all'estremizzazione o all'inversione totale della propria "mania caratteristica" nella vita di tutti i giorni. Prendiamo per esempio Cinder, ragazzina che adora il fuoco e che cura in maniera maniacale l'aspetto esteriore, viene trasformata in un'enorme ragazzotta tondeggiante sputafuoco. Tutto questo succede con le dodici sorelle, tramutate quindi in altrettanti boss da sconfiggere, o, per meglio dire, da "liberare" dalla terribile maledizione. Questa é la base di Freak Out
Lo sviluppo del gioco e il modo con cui Linda deve affrontare le dodici prove é del tutto peculiare: Linda porta al collo una sciarpa, resa magica da uno spirito che v'é entrato e che rende possibile alla piccola protagonista di muovere a proprio piacimento la sciarpetta. Quest'ultima può (e deve) quindi essere usata per afferrare e pizzicare, letteralmente, i personaggi del gioco... certo, perché al culmine della sciarpa é comparsa anche una mano, come se tutto quanto detto fin qui non fosse bastato..