Freeciv

di Redazione Gamesurf
Con pochi mezzi iniziali, si comincia a partire dal 3000 a.C. e da un primitivo insediamento urbano, da i primi vagiti di una civiltà che fa i primi passi verso un mondo ignoto e pieno di insidie si deve cercare di imporre la propria forza sulle altre ostili popolazioni. Molte guerre perturberanno la pace, molto sangue scorrerà tra rivali che si combatteranno prima con clave, e infine con bombe atomiche, ma soltanto una popolazione riuscirà a conquistare definitivamente il dominio di quelle lande. Soltanto un esperto nella gestione delle risorse naturali e umane e un grande stratega militare riunite sotto una persona potranno ambire all'agognata meta. Pochi titoli riescono a creare un'atmosfera come Freeciv in grado di tenere incollato il giocatore per molte ore: sapere che il destino di milioni di persone é nelle proprie mani e che una decisione sbagliata può compromettere gravemente l'esistenza stessa della propria popolazione é la causa di notti insonni per molti giocatori. In tal senso, Freeciv offre il meglio di sé nella modalità multiplayer: l'intelligenza artificiale non é in grado di competere con il cinismo e la crudeltà umana. Oltretutto contro l'IA sono escluse alcune importanti interazioni: non é possibile ad esempio scambiarsi le mappe, o fare scambi culturali. Purtroppo contro tale avversario é possibile solo iniziare una guerra che avrà fine soltanto quando uno degli avversari perirà definitivamente: in Freeciv manca completamente il concetto di pace tra nazioni. Questa é inoltre la differenza principale rispetto ai suoi illustri predecessori, una differenza voluta dai programmatori che intacca pesantemente la strategia da adottare durante la partita. Contro avversari umani però é possibile "mettersi d'accordo" mandando messaggi di pace agli altri capi di governo

Altra differenza riguarda i vari tipi di governo: manca il fondamentalismo; mentre sono pienamente supportati il despotismo, la monarchia, la repubblica, il comunismo e la democrazia anche se presentano differenze sostanziali rispetto a Civilization II. Le altre si incontrano via via nel proseguire del gioco: si vedrà come mancano alcune unità militari (come i paracadutisti) e alcune strutture (come la Torre Eiffel). Anche le meraviglie subiscono delle differenze causate principalmente dalla completa mancanza del concetto di pace tra i vari popoli. Comunque queste non intaccano minimamente la giocabilità del titolo, cambia semplicemente la strategia che il giocatore dovrà adottare durante la partita.