Freedom Fighters

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Anche l'occhio vuole la sua parte.
A livello grafico il motore utilizzato ricorda pesantemente quello di Hitman2, difatti gli sviluppatori sono gli stessi. Le ambientazioni sono riprodotte quasi nei dettagli, con un ottima scelta cromatica e lo spazio visivo a disposizione è piuttosto ampio. I personaggi appaiono leggermente spigolosi, le loro animazioni sono discretamente realizzate, buone ed alcune texture sono piuttosto povere, ma il risultato finale è più che positivo ed è sicuramente realistico: menzione speciali per alcuni effetti di sicuro impatto come gli effetti di fumo e fuoco (le esplosioni) mentre poteva essere elaborata meglio la riproduzione degli effetti atmosferici, in primis la pioggia. Ottimo il frame rate, sempre costante, nonostante spesso e volentieri lo schermo sia letteralmente teatro di combattimenti piuttosto "massicci".
Qualche problema può derivare invece dalle inquadrature, che tramite lo stick C sono affidate al totale controllo del giocatore; bisognerà fare un po' di esperienza (anche con qualche morte purtroppo) per riuscire a gestirla al meglio.

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Anche il sonoro si difende piuttosto bene: le musiche sono di assoluto valore e richiamano alla mente le opere classiche russe e si adattano perfettamente al contesto dell'azione. Discreti gli effetti degli armi e buono il doppiaggio anche se solamente in inglese. L'unica vera nota dolente può essere considerata la modalità multiplayer alla quale possono prendere parte (affrontandosi o cooperando) fino a quattro giocatori. Le arene sono poche (tre), piccole e decisamente poco ispirate, e soprattutto quando si gioca in quattro, dato che ogni squadra può essere costituita fino a 13 giocatori (il leader più 12 soldati), risultano troppo affollate, facendo perdere al combattimento qualsiasi pianificazione strategica.

Tirando le somme, l'ultimo prodotto della serie Ea games, si è rivelato di sicuro spessore. Il gioco è profondo, divertente, ed appagante, nonché dotato di un ottima curva d'apprendimento, dove la difficoltà va di pari passo con l'abilità e l'esperienza acquisita dal giocatore. La grafica nonostante qualche piccola sbavatura, contribuisce all'immersione in questo panorama newyorchese decisamente atipico, e il sonoro mette l'accento sulle azioni più coinvolgenti. In conclusione un titolo certamente consigliabile, una metà strada tra un gioco strategico e uno d'azione che potrebbe soddisfare gli amanti di entrambe le tipologie di gioco. Unico neo, un multiplayer, che visto il gioco in singolo, ci si aspettava sicuramente di più.

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