Freestyle Scooter
di
Redazione Gamesurf
Lo avete anche voi questo affascinante gingillo di metallo con due ruote alla base e un manubrio frontale chiamato volgarmente monopattino? Se lo avete ci sono delle concrete possibilità che ora stia giacendo da settimane nell'angolo più buio del vostro ripostiglio perché, ammettiamolo, in Italia questa retromoda non ha preso piede più di tanto. Ma nel resto del mondo, a quanto pare, il vecchio monopattino si é preso una clamorosa rivincita da quella scena di "Ritorno al Futuro" dove veniva sbrigativamente privato della sua antiquata escrescenza verticale per assumere le sembianze di un comune skateboard ed ha avuto talmente tanto successo che Ubi Soft ha deciso di ingaggiarlo come star indiscussa del suo ultimo arcade di skate acrobatico, FreeStyle Scooter. L'intento é quello di rimpiazzare gli ottimi Tony Hawk e Grind Session nelle soft-teche degli appassionati di questi sport, che ormai rappresentano un genere ludico a se, ma é questo un obiettivo alla portata di Ubi Soft?
PUBBLICITA' PROGRESSO: ATTENTI ALLE EVOLUZIONI!
Dopo una saggia e previdente schermata che vi avverte che le evoluzioni mostrate nel gioco non dovrebbero essere praticate senza un'opportuna preparazione atletica, una breve introduzione ci illustra la trama del gioco. Vi interessa sapere che un robot ha rapito i due protagonisti di FreeStyle Scooter, Ami e Chad, e li ha posti all'interno di un megacomplesso dove dovranno affrontare una serie di arene con il loro monopattino per venirne fuori sani e salvi? Forse no, ma tant'é, se avete bisogno di un motivo per fare un po' di skate acrobatico, la Ubi Soft ha pensato anche a questo. Il primo impatto con FreeStyle Scooter ci rivela un progetto semplice ed essenziale, senza pretesa alcuna di simulazione o particolari sentori di longevità. A parte la modalità single player dove gareggiamo in una serie di quadri nel tentativo di passare a quello successivo raggranellando punti, FreeStyle Scooter ci offre solamente le canoniche opzioni per il versus mode, per confrontarsi direttamente con un altro giocatore umano, e una voce per l'allenamento, per darsi a qualsiasi follia acrobatica a ruota libera in una delle arene sbloccate nel modo singolo
UNA GRAFICA UTILITARISTA?
Graficamente c'é solo un termine per definire questo gioco: mediocre, di un mediocre pressoché assoluto, che non va inteso solo nell'accezione negativa del termine ma nel suo significato originale di ciò che non é né assolutamente pessimo né buono. Forse, anzi, il look di Freestyle Scooter va perfino al di là di ciò che definiamo graficamente appagante o meno, la grafica, in realtà, riveste nel gioco un ruolo puramente funzionale, atto a rappresentare la meccanica del gioco, e nulla più. Personaggi, ostacoli, arene, bonus, tutto é tremendamente anonimo e noioso. In questo modo il palcoscenico viene naturalmente lasciato a ciò che alla grafica dà vita, le animazioni, la fisica dei movimenti. In questo campo Freestyle Scooter se la cava decisamente meglio, e può sfoggiare animazioni discrete e un modello fisico del monopattino piuttosto credibile. Forse anche troppo credibile, dato che l'aggeggio a rotelle non riesce a staccarsi da terra più di tanto. Possiamo prendere velocità, o almeno provarci, scendendo giù dalle rampe o dalle piste sopraelevate, possiamo spiccare un salto tra una ringhiera a dieci metri dal suolo e un'altra, ma generalmente si ha sempre l'impressione di pilotare un attrezzo piuttosto pesante (quale infatti il monopattino é, nella realtà), che salta seguendo delle traiettorie un po' pilotate, a differenza di quanto avveniva inGrind Session
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Dopo una saggia e previdente schermata che vi avverte che le evoluzioni mostrate nel gioco non dovrebbero essere praticate senza un'opportuna preparazione atletica, una breve introduzione ci illustra la trama del gioco. Vi interessa sapere che un robot ha rapito i due protagonisti di FreeStyle Scooter, Ami e Chad, e li ha posti all'interno di un megacomplesso dove dovranno affrontare una serie di arene con il loro monopattino per venirne fuori sani e salvi? Forse no, ma tant'é, se avete bisogno di un motivo per fare un po' di skate acrobatico, la Ubi Soft ha pensato anche a questo. Il primo impatto con FreeStyle Scooter ci rivela un progetto semplice ed essenziale, senza pretesa alcuna di simulazione o particolari sentori di longevità. A parte la modalità single player dove gareggiamo in una serie di quadri nel tentativo di passare a quello successivo raggranellando punti, FreeStyle Scooter ci offre solamente le canoniche opzioni per il versus mode, per confrontarsi direttamente con un altro giocatore umano, e una voce per l'allenamento, per darsi a qualsiasi follia acrobatica a ruota libera in una delle arene sbloccate nel modo singolo
UNA GRAFICA UTILITARISTA?
Graficamente c'é solo un termine per definire questo gioco: mediocre, di un mediocre pressoché assoluto, che non va inteso solo nell'accezione negativa del termine ma nel suo significato originale di ciò che non é né assolutamente pessimo né buono. Forse, anzi, il look di Freestyle Scooter va perfino al di là di ciò che definiamo graficamente appagante o meno, la grafica, in realtà, riveste nel gioco un ruolo puramente funzionale, atto a rappresentare la meccanica del gioco, e nulla più. Personaggi, ostacoli, arene, bonus, tutto é tremendamente anonimo e noioso. In questo modo il palcoscenico viene naturalmente lasciato a ciò che alla grafica dà vita, le animazioni, la fisica dei movimenti. In questo campo Freestyle Scooter se la cava decisamente meglio, e può sfoggiare animazioni discrete e un modello fisico del monopattino piuttosto credibile. Forse anche troppo credibile, dato che l'aggeggio a rotelle non riesce a staccarsi da terra più di tanto. Possiamo prendere velocità, o almeno provarci, scendendo giù dalle rampe o dalle piste sopraelevate, possiamo spiccare un salto tra una ringhiera a dieci metri dal suolo e un'altra, ma generalmente si ha sempre l'impressione di pilotare un attrezzo piuttosto pesante (quale infatti il monopattino é, nella realtà), che salta seguendo delle traiettorie un po' pilotate, a differenza di quanto avveniva inGrind Session
Freestyle Scooter
Freestyle Scooter
Tirando le somme, possiamo dire che Ubi Soft con questo gioco ci abbia provato, ma che il tentativo di battere la concorrenza non sia riuscito. Purtroppo Freestyle Scooter non si avvicina neanche al tipo di emozioni che un Tony Hawk o un Grind Session ci possono dare, sia per alcune limitazioni del sistema di controllo che per la grafica mediocre. Il gioco si muove a trenta fotogrammi al secondo, ma sembra sempre un po' lento, ed è poco emozionante. Di evoluzioni ne abbiamo a pacchi, ma limitate sono le possibilità di sfruttarle a dovere e questo va a discapito della longevità. Alla fine, Freestyle Scooter non riesce ad essere né particolarmente giocabile né eccezionalmente cool, può essere un momentaneo passatempo per chi ama gli sport a rotelle, o un valido condimento sonoro hip hop ai vostri pomeriggi, ma se volete il titolo di skate definitivo sapete già a chi rivolgervi, e purtroppo non si viaggia nei dintorni della software house d'oltralpe. Provaci ancora, Ubi Soft!