Fuga da Monkey Island

Fuga da Monkey Island
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A distanza di diversi anni e lasciato per strada il terzo capitolo, uscito solo per PC, Aspyr, in collaborazione con la grande LucasArts, ci regala il quarto episodio della saga che vede protagonista il simpatico ex-aspirante pirata Guybrush Threepwood e tutta la sua compagnia di sgangherati amici e avversari. Con loro viaggerete nei fantastici caraibi senza tempo alla ricerca del fantomatico Insulto Finale: una leggendaria arma Voodoo che vi permetterà di porre fine alle speculazioni turistico edilizie del perfido plutocrate australiano Ozzie Mandrill che, spalleggiato da un misterioso personaggio che tutti i vecchi fan della saga conoscono, desidera trasformare l'arcipelago dei pirati in un paradiso per turisti. Preparate la vostra scorta di Grog e i vostri insulti migliori, perché sta per cominciare un'altra leggendaria avventura del pirata più demenziale e disilluso della storia dei videogiochi!

CHI TRAMA (MICA TANTO) NELL'OMBRA?
Sono passati pochi mesi dall'ultima avventura che ha visto Guybrush e la sua improbabile ciurma sventare ancora una volta le losche trame dell'ormai incendiario Le Chuck; il nostro eroe é finalmente riuscito a coronare il suo sogno d'amore e a impalmare la bella Elaine Marley, Governatore dell'arcipelago. Al ritorno da una luna di miele in puro stile piratesco, i nostri novelli sposi vengono accolti da una serie di brutte notizie. L'isola e scossa dall'annuncio della morte del Governatore Marley e del suo vulcanico sposo (!): la magione dei Marley é posta sotto sequestro e avviata alla demolizione e la carica di governatore sta per essere assegnata mediante democratiche elezioni all'unico candidato in lizza, un figuro di nobili natali, tale Charles M. Charles. Contemporaneamente in tutte le isole dell'arcipelago un misterioso miliardario australiano sta costringendo gli abitanti a vendere le loro proprietà, sfidandoli e regolarmente battendoli al regolamentare duello a insulti
Fuga da Monkey Island
Ecco un artwork del gioco

La vostra missione comincia qui, assieme a Guybrush dovrete prima di tutto fermare la demolizione della vostra casa e aiutare Elaine, dichiarata ufficialmente morta, a riprendere il controllo dell'isola di Meleé. Per farlo avrete bisogno di una nave e di un equipaggio, che potrà accompagnarvi nelle vostre peregrinazioni sulle isole vicine; incontrerete così i vostri vecchi compagni di viaggio, che dovrete convincere a seguirvi nuovamente in una avventura, dopo che, nella precedente, li avevate abbandonati al loro destino nella terribile Isola delle Scimmie (ovviamente la Monkey Island del titolo, NdR). Nel corso delle vostre peregrinazioni scoprirete così chi é il misterioso personaggio che si cela dietro le mentite spoglie di Charles M. Charles (qualcuno di voi sa per caso qual'é in inglese il diminutivo di Charles?) e vedrete quale sarà l'orribile sorte che attende la vostra amata isola se non riuscirete a fermare le sue losche trame, conquistando il potere dell'Ultimo Insulto: un paradiso turistico animato da ristoranti dal gusto discutibile come "Planet Threepwood", caffetterie con nomi come "Starbuccaneer café" o gli onnipresenti Sushi bar
Fuga da Monkey Island
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Fuga da Monkey Island

Escape from Monkey Island è un ottimo prodotto, curato in modo quasi maniacale in tutti i suoi aspetti. Si rivolge ugualmente agli appassionati della serie, ma anche a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo di Guybrush Threepwood e può essere un ottimo pretesto per riscoprire le vecchie glorie del passato, magari rispolverando qualche vecchia copia di Monkey Island o Monkey Island 2. Anche se non si può dire che sia un titolo particolarmente innovativo, non perde nulla del fascino originale della serie anzi, ne mantiene completamente lo spirito, adattandolo alle esigenze dei videogiocatori moderni, abituati alla grafica 3D ovunque. Da segnalare poi come un gioco adatto a tutti, grandi e piccoli, a patto di non essere a digiuno della lingua inglese. Proprio questa carenza di adattamento alla nostra lingua è il maggior difetto di un sequel che altrimenti sarebbe perfetto, in un panorama videoludico in cui non sempre i seguiti sono all'altezza dei loro predecessori.