Fuga da Monkey Island

di Redazione Gamesurf
Apparirà chiaro invece solo in un secondo tempo un altro degli aspetti fondamentali e vincenti di questo episodio: la longevità. A un numero non indifferente di enigmi, alcuni dei quali difficili da risolvere persino per chi é ormai abituato alla logica contorta che li lega, si aggiunge infatti un gran numero di locazioni esplorabili e di personaggi, capaci di intrattenere il giocatore mediamente per 30-35 ore di gioco, non poche se si pensa a quanto rapidamente si riusciva a terminare il terzo capitolo, Curse of Monkey Island

Tutto é rimasto come prima dunque e tra i numerosi nuovi personaggi presenti non mancheranno ovviamente volti già noti, come la maga Voodoo, il pirata Ozzie e la mitica Maestra di spade Carla del primo episodio. Proprio come nei primi due capitoli della saga anche in quest'ultimo non mancano affatto i temibili duelli a insulti, che rivestiranno anzi un ruolo di particolare rilievo nell'intera vicenda. Pieno zeppo di citazioni dei precedenti episodi Fuga da Monkey Island vanta inoltre splendidi dialoghi, intrisi di follia pura e capaci di strappare un sorriso anche al più glaciale dei giocatori. Le situazioni in cui Guybrush si caccia, l'assurdità delle azioni che é spinto a compiere per risolvere i mille enigmi e la totale idiozia che permea ogni suo discorso, sono qualcosa di assolutamente unico e inconfondibile e che tutti, almeno una volta, dovrebbero provare
C'E' QUALCOSA DI MARCIO IN MELEE ISLAND
Discorso ben diverso va fatto invece per la grafica, decisamente lontana dalla tradizione e dotata in questo caso dell'ormai immancabile terza dimensione. Dopo avere infatti volutamente ironizzato nel terzo episodio sul supporto delle schede acceleratici 3D (per chi non lo sapesse il recente Curse of Monkey Island era ancora bidimensionale) alla LucasArts hanno deciso di compiere il grande passo e di offrire un motore grafico nuovo di zecca, almeno per Guybrush e compagni. Dal punto di vista tecnico infatti il motore adottato é lo stesso visto in Grim Fandango e, a parte alcuni minimi adattamenti, offre gli stessi lati positivi e, purtroppo, anche quelli negativi. Innanzitutto l'interfaccia é praticamente scomparsa e tutto viene comandato attraverso la tastiera, senza che il mouse venga mai chiamato in causa