Game of Thrones Episode 4: Sons of Winter
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A sei mesi dal suo debutto, l'interpretazione di TellTales della la saga di Game of Thrones prosegue nel raccontarci le vicende della travagliata famiglia Forrester. Questo quarto episodio fa un po' da ponte tra la prima metà della stagione, che ci aveva introdotto i personaggi e sconvolto con un paio di eventi, e la fase conclusiva.
Era forse inevitabile, ma dobbiamo dire che si fa sentire un po' di stanchezza, e non é un caso se il ritmo risulti vertiginosamente calato. Fortunatamente non la qualità della scrittura, ancora ben realizzata. Vediamo un po' che cosa troveremo in questo Sons of Winter.
Rodrik é sempre ad Ironrath, disperatamente alla ricerca di un modo per salvare la propria famiglia e le proprie terre dai Whitehills. Elaena ed il fratello regalano un po' di speranza al nostro eroe, offrendo il proprio aiuto, ma come potete immaginare, il futuro é ancora assolutamente incerto. A King's Landing, la popolazione é in subbuglio, e la nostra Mira cerca sempre di muoversi con grande cautela tra le ragnatele e le vipere che vivono e tramano in questo meschino angolo di mondo. Dobbiamo dire che le sue vicende sono le nostre preferite, creare intrecci, sotterfugi, ricattare, approfittare di segreti altrui saranno le armi di Mira, e le nostre, e ben si sposano col gameplay fortemente basato sulle scelte compiute durante i dialoghi.
Le conseguenze sono sempre difficili da prevedere e sentirete spesso una gocciolina di sudore scendervi dalla fronte mentre valuterete attentamente la risposta da dare in ogni frangente. Il nostro Gared, non un Forrester ma da sempre vicino alla famiglia, vive un momento molto difficile alla Barriera ma se negli episodi precedenti vi sarete giocati bene le vostre carte, potrete fare affidamento su alcune amicizie per non dovervi avventurare da soli nelle terre a nord del muro.
La sua ricerca ricorda molto quella di Bran Stark, ma é tra le fasi della storia che avanza di meno in questo episodio. Quella ancora meno intrigante dal nostro punto di vista, si avvicenda però dall'altra parte del Mare Stretto. Asher con l'amica Beskha sono ad Essos dove hanno incontrato Daenerys. Decideranno di assisterla nella conquista di Meereena, e nel liberare gli schiavi.
Come dicevamo inizialmente, questo capitolo non ci ha emozionato come gli altri, accusando una certa stanchezza ed un evidente calo di ritmo. Rodrik e Mira rimangono i due personaggi più interessanti, fragili ed al contempo forti nell'affrontare situazioni davvero difficili. Le nostre scelte sono importanti e non avremo mai la sensazione di aver fatto quella giusta; l'ottima sceneggiatura riesce, infatti, a farci sentire sempre in pericolo, ad ogni vittoria corrisponde un nuovo duro colpo e nuovi drammi che dovremo affrontare.
Non aiuta a mantenere alto l'interesse sul gioco il gameplay, che come saprete avvicina l'esperienza di Game of Thrones più ad un film interattivo che ad un videogame vero e proprio. Non introdurre qualche novità appiattisce l'offerta e abbassa inevitabilmente l'interesse. Il punto di forza rimane ancora una volta la sceneggiatura, di alto livello. Ovviamente se state seguendo la serie, il nostro consiglio é di proseguire senza timore, ma se non vi erano piaciuti gli altri capitoli, non sarà di certo Sons of Winter a farvi cambiare idea.
Era forse inevitabile, ma dobbiamo dire che si fa sentire un po' di stanchezza, e non é un caso se il ritmo risulti vertiginosamente calato. Fortunatamente non la qualità della scrittura, ancora ben realizzata. Vediamo un po' che cosa troveremo in questo Sons of Winter.
The Forrester
Rodrik é sempre ad Ironrath, disperatamente alla ricerca di un modo per salvare la propria famiglia e le proprie terre dai Whitehills. Elaena ed il fratello regalano un po' di speranza al nostro eroe, offrendo il proprio aiuto, ma come potete immaginare, il futuro é ancora assolutamente incerto. A King's Landing, la popolazione é in subbuglio, e la nostra Mira cerca sempre di muoversi con grande cautela tra le ragnatele e le vipere che vivono e tramano in questo meschino angolo di mondo. Dobbiamo dire che le sue vicende sono le nostre preferite, creare intrecci, sotterfugi, ricattare, approfittare di segreti altrui saranno le armi di Mira, e le nostre, e ben si sposano col gameplay fortemente basato sulle scelte compiute durante i dialoghi.
Le conseguenze sono sempre difficili da prevedere e sentirete spesso una gocciolina di sudore scendervi dalla fronte mentre valuterete attentamente la risposta da dare in ogni frangente. Il nostro Gared, non un Forrester ma da sempre vicino alla famiglia, vive un momento molto difficile alla Barriera ma se negli episodi precedenti vi sarete giocati bene le vostre carte, potrete fare affidamento su alcune amicizie per non dovervi avventurare da soli nelle terre a nord del muro.
La sua ricerca ricorda molto quella di Bran Stark, ma é tra le fasi della storia che avanza di meno in questo episodio. Quella ancora meno intrigante dal nostro punto di vista, si avvicenda però dall'altra parte del Mare Stretto. Asher con l'amica Beskha sono ad Essos dove hanno incontrato Daenerys. Decideranno di assisterla nella conquista di Meereena, e nel liberare gli schiavi.
TellTale ha il fiatone
Come dicevamo inizialmente, questo capitolo non ci ha emozionato come gli altri, accusando una certa stanchezza ed un evidente calo di ritmo. Rodrik e Mira rimangono i due personaggi più interessanti, fragili ed al contempo forti nell'affrontare situazioni davvero difficili. Le nostre scelte sono importanti e non avremo mai la sensazione di aver fatto quella giusta; l'ottima sceneggiatura riesce, infatti, a farci sentire sempre in pericolo, ad ogni vittoria corrisponde un nuovo duro colpo e nuovi drammi che dovremo affrontare.
Non aiuta a mantenere alto l'interesse sul gioco il gameplay, che come saprete avvicina l'esperienza di Game of Thrones più ad un film interattivo che ad un videogame vero e proprio. Non introdurre qualche novità appiattisce l'offerta e abbassa inevitabilmente l'interesse. Il punto di forza rimane ancora una volta la sceneggiatura, di alto livello. Ovviamente se state seguendo la serie, il nostro consiglio é di proseguire senza timore, ma se non vi erano piaciuti gli altri capitoli, non sarà di certo Sons of Winter a farvi cambiare idea.