Gangsters 2
di
Redazione Gamesurf
Il primo Gangsters, nonostante alcuni difetti, pare non fosse affatto un brutto gioco e lo dimostra anche il milione scarso di copie vendute in tutto il mondo. Era forse confusionario, ma complesso abbastanza da piacere agli appassionati di strategia in cerca di nuove emozioni. Se si é stufi di titoli stile Age of Empires (che già di per se non era originalissimo) e non ci si sente ancora pronti per Heroes of Might and Magic 3 (che a parere di chi scrive resta uno degli strategici migliori in assoluto), non rimane poi tutta questa grande varietà di titoli fra cui scegliere. Alcune digressioni sul genere potrebbero essere i giochi ad ambientazione spaziale alla Homeworld (splendido anche il seguito, Homeworld Cataclysm), ma se il vostro habitat ideale non é fatto di astronavi e buchi e neri é meglio guardare altrove
Tutto questo per dire che Gangsters ed il suo seguito qui recensito sarebbero potuti essere degli ottimi giochi: originali, divertenti e profondi quanto basta. Purtroppo eccoci qui a parlare di un titolo che non é più così originale, ma soprattutto non é affatto divertente e meno che mai profondo. I primi aggettivi che vengono in mente dopo averlo provato sono: frustrante, noioso, poco stimolante. Eppure facciamo ancora fatica a crederci! Un gioco sulla malavita americana anni '20 già di per se é un ottima idea di partenza e la grafica con cui il tutto é realizzato lascia supporre cura e attenzione per i dettagli. Poi si comincia a giocare e si pensa che che all'inizio questi giochi tendono a non svelare tutte le carte, altrimenti addio longevità; "il meglio deve ancora arrivare, é certamente così". Purtroppo di certo c'é solo che, superata la seconda missione e impelagati nelle sabbie mobili mentali dell'incredulità, già alla terza missione viene voglia di spegnere PC. La cosa più triste é che le potenzialità inespresse di questo titolo sono tali e tante da meritarsi una quasi-sufficienza anche così com'é! Ma andiamo con ordine..
IL MIO NOME E' MAI PIU'
In Gangsters 2 impersoniamo un malavitoso dell'(immaginario) stato di Temperance, intorno agli anni '20, con tutto ciò che decine di film e romanzi sull'argomento possono suggerirci a corredo: proibizionismo, bische clandestin, prostituzione, grandi automobili blindate con mitragliette spianate ai finestrini, abiti gessati, belle donne e via discorrendo. Il clan che ci tocca guidare é inizialmente poco più che uno sparuto manipolo di mafiosetti e noi ce l'abbiamo a morte col mega-boss di Temperance perché ha fatto fuori nientemeno che nostro padre (alla cui salute brindiamo ogni volta che superiamo una missione). Pian piano dovremo fare piazza pulita dei clan rivali fino ad arrivare a spedire a miglior vita il killer di nostro padre. Bene, non é il caso di stappare una bottiglia di quello buono, ma la trama potrebbe essere un pretesto decoroso per mettere in piedi un gioco appassionante. Tra l'altro i ragazzi di Hothouse Creations hanno impreziosito il tutto con filmati in computer-grafica e intermezzi narrativi, nonché con utili briefing pre-missione. Peccato che gli intermezzi da soli non siano troppo efficaci e che i briefing siano a dir poco noiosi. Anzi, a questo proposito, specifichiamo subito che il gioco é interamente tradotto in italiano e la traduzione, nonché le parti recitate sono di livello qualitativo discreto, ma quello che snerva non é la bontà o meno della traduzione quanto l'esasperante lentezza con cui si svolge il tutto. Non c'era mai capitato di soffrire tanto leggendo un briefing e francamente non si capice perché gli sviluppatori non si siano accorti di tanta potenziale frustrazione
Tutto questo per dire che Gangsters ed il suo seguito qui recensito sarebbero potuti essere degli ottimi giochi: originali, divertenti e profondi quanto basta. Purtroppo eccoci qui a parlare di un titolo che non é più così originale, ma soprattutto non é affatto divertente e meno che mai profondo. I primi aggettivi che vengono in mente dopo averlo provato sono: frustrante, noioso, poco stimolante. Eppure facciamo ancora fatica a crederci! Un gioco sulla malavita americana anni '20 già di per se é un ottima idea di partenza e la grafica con cui il tutto é realizzato lascia supporre cura e attenzione per i dettagli. Poi si comincia a giocare e si pensa che che all'inizio questi giochi tendono a non svelare tutte le carte, altrimenti addio longevità; "il meglio deve ancora arrivare, é certamente così". Purtroppo di certo c'é solo che, superata la seconda missione e impelagati nelle sabbie mobili mentali dell'incredulità, già alla terza missione viene voglia di spegnere PC. La cosa più triste é che le potenzialità inespresse di questo titolo sono tali e tante da meritarsi una quasi-sufficienza anche così com'é! Ma andiamo con ordine..
IL MIO NOME E' MAI PIU'
In Gangsters 2 impersoniamo un malavitoso dell'(immaginario) stato di Temperance, intorno agli anni '20, con tutto ciò che decine di film e romanzi sull'argomento possono suggerirci a corredo: proibizionismo, bische clandestin, prostituzione, grandi automobili blindate con mitragliette spianate ai finestrini, abiti gessati, belle donne e via discorrendo. Il clan che ci tocca guidare é inizialmente poco più che uno sparuto manipolo di mafiosetti e noi ce l'abbiamo a morte col mega-boss di Temperance perché ha fatto fuori nientemeno che nostro padre (alla cui salute brindiamo ogni volta che superiamo una missione). Pian piano dovremo fare piazza pulita dei clan rivali fino ad arrivare a spedire a miglior vita il killer di nostro padre. Bene, non é il caso di stappare una bottiglia di quello buono, ma la trama potrebbe essere un pretesto decoroso per mettere in piedi un gioco appassionante. Tra l'altro i ragazzi di Hothouse Creations hanno impreziosito il tutto con filmati in computer-grafica e intermezzi narrativi, nonché con utili briefing pre-missione. Peccato che gli intermezzi da soli non siano troppo efficaci e che i briefing siano a dir poco noiosi. Anzi, a questo proposito, specifichiamo subito che il gioco é interamente tradotto in italiano e la traduzione, nonché le parti recitate sono di livello qualitativo discreto, ma quello che snerva non é la bontà o meno della traduzione quanto l'esasperante lentezza con cui si svolge il tutto. Non c'era mai capitato di soffrire tanto leggendo un briefing e francamente non si capice perché gli sviluppatori non si siano accorti di tanta potenziale frustrazione
Gangsters 2
5.5
Voto
Redazione
Gangsters 2
Nonostante le buone premesse il gioco non decolla. Fa fatica, ansima in mezzo alla lentezza ingiustificabile di certe situazioni unita a un'intelligenza artificiale di basso libello. La grafica è datata, ma farebbe bene il suo lavoro, se non fosse che il gioco è gestibile solo e unicamente dalla mappa. L'interfaccia è tutto sommato funzionale, ma non serve a niente imparare facilmente i comandi, quando poi i nostri uomini si fanno ammazzare come dei manichini. La trama potrebbe anche essere intrigante se non fosse che la noia arriva molto prima di quanto sia necessario per appassionarsi. L'unico elemento veramente a favore di Gangsters 2 è "quel non so che", donatogli esclusivamente dal nostro immaginario, dal fascino che inevitabilmente può esercitare un gioco con questa ambientazione. Gangsters 2 è, insomma, unico nel suo genere, il che non è una buona motivazione per far finta che sia perfetto, ma potrebbe comunque valere il sudato centone agli occhi di chi proprio non può fare a meno di sentirsi Al Capone.