Gangsters 2
di
SPARATORIE, CHE PASSIONE!
Il gameplay di Gangsters 2 prevede un'azione sostanzialmente in tempo reale (quando il suo predecessore era in parte a turni), con la possibilità di mettere comunque il tempo in pausa per assegnare i compiti con la dovuta calma. Il nostro alter-ego ha a disposizione un ufficio che, oltre a servire da base logistica, funziona anche come infermeria: qualunque ferito riportato in ufficio per tempo tende infatti a guarire in pochi minuti. Sia il protagonista, sia i gangster al suo servizio dispongono di quattro scagnozzi e di alcune armi che é possibile selezionare (nel senso che se si assegna il fucile a Tizio, la pistola tocca a Caio e così via). Di base siamo forniti di un'auto, ma possiamo procurarne a volontà, a patto però che siano di proprietà del gangster rival: non possiamo, in pratica, rubare l'auto a un comune cittadino, e non é neanche possibile che durante uno scontro a fuoco muoia qualcuno che non sia un gangster o un poliziotto. Tutto ciò può sembrare moralmente condivisibile, ma francamente é strano pensare che impersoniamo un gangster dagli alti principi morali. Anzi, più che strano é quasi esilarante
La città che fa da scenario alle nostre azioni é mostrata secondo una visuale isometrica con un unico livello di zoom e non permette di gestire i nostri spostamenti come si deve: i palazzi sembrano tutti uguali e ci si perde piuttosto facilmente. E' molto meglio fare ricorso alla mappa, questa invece dotata di "zoom", nella quale sono segnate tutte le attività, nostre e dei rivali, gli uomini dei clan, i poliziotti, le auto e lo stato delle attività stesse (in riparazione, sotto attacco e così via). In teoria il gioco é completamente gestibile da questa interfaccia e la visuale isometrica potrebbe apparire come uno scomodo orpello. Peccato che questo scomodo orpello sia anche l'unico aspetto caratterizzante del gioco: senza la visuale ravvicinata si perde contatto con l'atmosfera da "gioco di gangster" e questa onestamente é una perdita non trascurabile
Il gameplay di Gangsters 2 prevede un'azione sostanzialmente in tempo reale (quando il suo predecessore era in parte a turni), con la possibilità di mettere comunque il tempo in pausa per assegnare i compiti con la dovuta calma. Il nostro alter-ego ha a disposizione un ufficio che, oltre a servire da base logistica, funziona anche come infermeria: qualunque ferito riportato in ufficio per tempo tende infatti a guarire in pochi minuti. Sia il protagonista, sia i gangster al suo servizio dispongono di quattro scagnozzi e di alcune armi che é possibile selezionare (nel senso che se si assegna il fucile a Tizio, la pistola tocca a Caio e così via). Di base siamo forniti di un'auto, ma possiamo procurarne a volontà, a patto però che siano di proprietà del gangster rival: non possiamo, in pratica, rubare l'auto a un comune cittadino, e non é neanche possibile che durante uno scontro a fuoco muoia qualcuno che non sia un gangster o un poliziotto. Tutto ciò può sembrare moralmente condivisibile, ma francamente é strano pensare che impersoniamo un gangster dagli alti principi morali. Anzi, più che strano é quasi esilarante
La città che fa da scenario alle nostre azioni é mostrata secondo una visuale isometrica con un unico livello di zoom e non permette di gestire i nostri spostamenti come si deve: i palazzi sembrano tutti uguali e ci si perde piuttosto facilmente. E' molto meglio fare ricorso alla mappa, questa invece dotata di "zoom", nella quale sono segnate tutte le attività, nostre e dei rivali, gli uomini dei clan, i poliziotti, le auto e lo stato delle attività stesse (in riparazione, sotto attacco e così via). In teoria il gioco é completamente gestibile da questa interfaccia e la visuale isometrica potrebbe apparire come uno scomodo orpello. Peccato che questo scomodo orpello sia anche l'unico aspetto caratterizzante del gioco: senza la visuale ravvicinata si perde contatto con l'atmosfera da "gioco di gangster" e questa onestamente é una perdita non trascurabile