Gauntlet: Dark Legacy
di
Redazione Gamesurf
Gli stregoni, ormai é noto, sono creature pericolose. Ma c'é una categoria che li batte sicuramente nella classifica dei personaggi fantasy potenzialmente devastanti: quella degli apprendisti stregoni. Date un oggetto anche minimamente dotato di potere magico in mano a uno di questi loschi figuri e state pur certi che un qualche tipo di disastro si abbatterà entro pochissimi minuti. E' quanto accade allo sprovveduto "maghetto" che nell'introduzione di Gauntlet: Dark Legacy fa tornare nuovamente in vita uno dei demoni più pericolosi e perniciosi che la storia dei videogiochi ricordi: Skorn, di recente ridotto a brandellini da un gruppo di volenterosi avventurieri in Gauntlet Legends (uscito per Psx, Dreamcast e Nintendo 64) e ora tornato più vispo (e incavolato) che mai. Proprio vero, non c'é mai pace, per i poveri eroi..
BLUE WARRIOR NEEDS FOOD... AGAIN!
Coloro che frequentavano le sale giochi nei primi anni '80 non dovrebbero aver problemi a ricordare Gauntlet, videgioco fantasy che permetteva a ben quattro giocatori di avventurarsi in un numero infinito di dungeon massacrando mostri e collezionando tesori: ebbene, questo Gauntlet: Dark Legacy é l'ultima evoluzione disponibile di questa storica serie di videogiochi. Cambia la tecnologia, ma la sostanza rimane inalterata: dopo aver scelto il proprio alter-ego tra quelli disponibili, uno o più giocatori iniziano ad avanzare lungo desolate terre infestate da ogni tipo di mostro, in un vortice di pura azione arcade, senza complicazione alcuna. Certo, gli anni trascorsi hanno comunque portato ad alcune aggiunte non indifferenti nello schema di gioco, ma si può perfettamente parlare di "affinamento" di ciò che Gauntlet già era alla sua nascita, anziché di rivoluzione vera e propria
TANTI EROI SENZA MACCHIA
La prima cosa da fare per affrontare le orde di Skorn é scegliere il personaggio da impersonare nell'avventura: e questa volta, é il caso di dirlo, ce n'é per tutti i gusti! Le "classi" di personaggio disponibili sono diventate ben otto, ciascuna dotata di differenti valori in cinque caratteristiche distinte, ovvero capacità di combattere corpo a corpo, potenza di fuoco, capacità difensive, potere magico e velocità dei colpi. La scelta può dunque ricadere su guerriero, arcere, stregone, strega, nano, paladino, giullare e amazzone: un gruppo di eroi decisamente ben assortito. Come se non bastasse, ogni tipologia di personaggio ha quattro diverse varianti, ciascuna legata a una delle sorgenti di magia presenti nel gioco (stanno a indicare la particolare affinità del personaggio verso quel particolare tipo di potere), che sono luce, fulmine, fuoco e veleno: a ciascuna di queste "specializzazioni" corrisponde un aspetto grafico del personaggio totalmente differente, per un totale di ben trentadue differenti "configurazioni" tra cui scegliere. Ancora non basta? Allora si possono aggiungere ulteriori otto tipologie di eroe, decisamente più potenti rispetto a quelle inizialmente selezionabili, il cui utilizzo é consentito unicamente dopo aver eseguito determinate azioni nel gioco vero e proprio
BLUE WARRIOR NEEDS FOOD... AGAIN!
Coloro che frequentavano le sale giochi nei primi anni '80 non dovrebbero aver problemi a ricordare Gauntlet, videgioco fantasy che permetteva a ben quattro giocatori di avventurarsi in un numero infinito di dungeon massacrando mostri e collezionando tesori: ebbene, questo Gauntlet: Dark Legacy é l'ultima evoluzione disponibile di questa storica serie di videogiochi. Cambia la tecnologia, ma la sostanza rimane inalterata: dopo aver scelto il proprio alter-ego tra quelli disponibili, uno o più giocatori iniziano ad avanzare lungo desolate terre infestate da ogni tipo di mostro, in un vortice di pura azione arcade, senza complicazione alcuna. Certo, gli anni trascorsi hanno comunque portato ad alcune aggiunte non indifferenti nello schema di gioco, ma si può perfettamente parlare di "affinamento" di ciò che Gauntlet già era alla sua nascita, anziché di rivoluzione vera e propria
TANTI EROI SENZA MACCHIA
La prima cosa da fare per affrontare le orde di Skorn é scegliere il personaggio da impersonare nell'avventura: e questa volta, é il caso di dirlo, ce n'é per tutti i gusti! Le "classi" di personaggio disponibili sono diventate ben otto, ciascuna dotata di differenti valori in cinque caratteristiche distinte, ovvero capacità di combattere corpo a corpo, potenza di fuoco, capacità difensive, potere magico e velocità dei colpi. La scelta può dunque ricadere su guerriero, arcere, stregone, strega, nano, paladino, giullare e amazzone: un gruppo di eroi decisamente ben assortito. Come se non bastasse, ogni tipologia di personaggio ha quattro diverse varianti, ciascuna legata a una delle sorgenti di magia presenti nel gioco (stanno a indicare la particolare affinità del personaggio verso quel particolare tipo di potere), che sono luce, fulmine, fuoco e veleno: a ciascuna di queste "specializzazioni" corrisponde un aspetto grafico del personaggio totalmente differente, per un totale di ben trentadue differenti "configurazioni" tra cui scegliere. Ancora non basta? Allora si possono aggiungere ulteriori otto tipologie di eroe, decisamente più potenti rispetto a quelle inizialmente selezionabili, il cui utilizzo é consentito unicamente dopo aver eseguito determinate azioni nel gioco vero e proprio
Gauntlet: Dark Legacy
5.5
Voto
Redazione
Gauntlet: Dark Legacy
Chiaramente Gauntlet: Dark Legacy non è un gioco in grado di far gridare al miracolo e probabilmente la sua qualità lascerà insoddisfatta la maggior parte dei possibili acquirenti. Eppure i giocatori amanti della pura azione arcade potrebbero trovare l'azione incessante del gioco irresistibilmente affascinante: probabilmente chiunque ami ancora un gameplay così "retrò" e non si faccia eccessivi problemi nell'avere a che fare con una realizzazione tecnica non troppo elegante potrebbe apprezzare molto questo ultimo episodio della serie. Se poi si è in possesso di un Multi-Tap per PlayStation 2 e si apprezzano i giochi da affrontare con gli amici, allora Gauntlet: Dark Legacy si eleva a videogioco posto quasi sulla soglia del "consigliabile". Insomma, un prodotto che, pur nella sua manifesta mediocrità, fa della sua natura arcade e del multiplayer il proprio punto di forza.