Gauntlet: Dark Legacy
di
UN LUNGO CAMMINO VERSO SKORN
Tutta l'avventura di Gauntlet: Dark Legacy ruota attorno alla torre del mago che ha convocato gli eroi: qui sono presenti i portali di accesso a tutte le zone del gioco, e ciascuna zona comprende numerosi teletrasporti che inviano i personaggi nei singoli livelli. L'accesso alle diverse zone di Gauntlet: Dark Legacy é regolato da alcuni cristalli colorati disponibili in numerose varianti, una per ogni zona del gioco: per accedere alle zone avanzate é necessario esplorare ben bene i livelli per raccogliere una certa quantità di ogni singolo tipo di cristallo. Dunque, raggiungere l'uscita dei singoli livelli non basterà sempre per progredire all'interno del gioco e molto spesso sarà necessario ripetere più volte un singolo "stage" per cercare chissà quale tonalità di cristallo. Oltre ai cristalli in ciascun livello sono presenti altri oggetti speciali, sapientemente celati all'interno di passaggi segreti più o meno evidenti, per cui potrebbe passare parecchio tempo prima che una zona del gioco apparentemente priva di segreti possa essere considerata "ripulita" completamente. Inevitabilmente, al termine di ciascuna delle otto zone del gioco ci sarà il tipico "boss" gigante da eliminare armati di tanta santa pazienza: alcuni di questi scontri sono veramente impegnativi e possono richiedere numerosi tentativi prima di venire superati con successo, specie in caso si giochi da soli. Un aspetto assolutamente lodevole del gioco é l'ottimo design dei livelli, che molto spesso si dimostrano un vero piacere da esplorare grazie a una buona disposizione dei passaggi segreti e alla sapiente gestione della telecamera (che non può in nessun caso essere spostata dal giocatore)
BRUTTO DA VEDERE, SIMPATICO DA GIOCARE
Sotto qualsiasi ottica lo si guardi, Gauntlet: Dark Legacy non sfrutta granché delle potenzialità offerte dalla console nera firmata Sony: sotto un profilo puramente grafico si nota immediatamente la povertà dei modelli poligonali dei personaggi e l'estrema "piattezza" di molte ambientazioni. Fortunatamente una buona opera di applicazione delle texture limita i danni, mentre una certa fluidità dell'azione riesce comunque a mantenere quanto si vede muovere su schermo nell'ambito della decenza; inutile girarci attorno: non é certamente la grafica il punto forte di Gauntlet: Dark Legacy (se mai ne esiste uno, di punto forte...). Qualche buon effetto lo si riesce ad apprezzare nell'ambito degli incantesimi e dei poteri speciali, ma niente meritevole di particolare nota, al contrario di quanto si può dire delle musiche del gioco, decisamente adatte all'azione e piuttosto belle. Gli effetti sonori svolgono competentemente il loro compito, mentre i numerosi stralci di parlato digitalizzato lasciano pesantemente a desiderare a causa di una qualità assolutamente infima. Insomma, un gioco che non si farà certo notare per la sua realizzazione grafica, ma che fortunatamente riesce a salvarsi dall'abisso della bruttezza grazie ad una giocabilità di un certo livello e ad una longevità elevatissima, garantita anche dalle ottime opzioni per il multiplayer. I fan della serie potrebbero essere felici, tutti gli altri un po' meno...
Tutta l'avventura di Gauntlet: Dark Legacy ruota attorno alla torre del mago che ha convocato gli eroi: qui sono presenti i portali di accesso a tutte le zone del gioco, e ciascuna zona comprende numerosi teletrasporti che inviano i personaggi nei singoli livelli. L'accesso alle diverse zone di Gauntlet: Dark Legacy é regolato da alcuni cristalli colorati disponibili in numerose varianti, una per ogni zona del gioco: per accedere alle zone avanzate é necessario esplorare ben bene i livelli per raccogliere una certa quantità di ogni singolo tipo di cristallo. Dunque, raggiungere l'uscita dei singoli livelli non basterà sempre per progredire all'interno del gioco e molto spesso sarà necessario ripetere più volte un singolo "stage" per cercare chissà quale tonalità di cristallo. Oltre ai cristalli in ciascun livello sono presenti altri oggetti speciali, sapientemente celati all'interno di passaggi segreti più o meno evidenti, per cui potrebbe passare parecchio tempo prima che una zona del gioco apparentemente priva di segreti possa essere considerata "ripulita" completamente. Inevitabilmente, al termine di ciascuna delle otto zone del gioco ci sarà il tipico "boss" gigante da eliminare armati di tanta santa pazienza: alcuni di questi scontri sono veramente impegnativi e possono richiedere numerosi tentativi prima di venire superati con successo, specie in caso si giochi da soli. Un aspetto assolutamente lodevole del gioco é l'ottimo design dei livelli, che molto spesso si dimostrano un vero piacere da esplorare grazie a una buona disposizione dei passaggi segreti e alla sapiente gestione della telecamera (che non può in nessun caso essere spostata dal giocatore)
BRUTTO DA VEDERE, SIMPATICO DA GIOCARE
Sotto qualsiasi ottica lo si guardi, Gauntlet: Dark Legacy non sfrutta granché delle potenzialità offerte dalla console nera firmata Sony: sotto un profilo puramente grafico si nota immediatamente la povertà dei modelli poligonali dei personaggi e l'estrema "piattezza" di molte ambientazioni. Fortunatamente una buona opera di applicazione delle texture limita i danni, mentre una certa fluidità dell'azione riesce comunque a mantenere quanto si vede muovere su schermo nell'ambito della decenza; inutile girarci attorno: non é certamente la grafica il punto forte di Gauntlet: Dark Legacy (se mai ne esiste uno, di punto forte...). Qualche buon effetto lo si riesce ad apprezzare nell'ambito degli incantesimi e dei poteri speciali, ma niente meritevole di particolare nota, al contrario di quanto si può dire delle musiche del gioco, decisamente adatte all'azione e piuttosto belle. Gli effetti sonori svolgono competentemente il loro compito, mentre i numerosi stralci di parlato digitalizzato lasciano pesantemente a desiderare a causa di una qualità assolutamente infima. Insomma, un gioco che non si farà certo notare per la sua realizzazione grafica, ma che fortunatamente riesce a salvarsi dall'abisso della bruttezza grazie ad una giocabilità di un certo livello e ad una longevità elevatissima, garantita anche dalle ottime opzioni per il multiplayer. I fan della serie potrebbero essere felici, tutti gli altri un po' meno...