Ghost Hunter

Ghost Hunter
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Ghost Hunter

Ma nel corso del gioco potremo mettere le mani sopra altri ammennicoli di distruzione come un pratico shotgun, devastante dalla breve distanza, e un fucile da cecchino, viceversa letale se usato dalla lunga distanza, e molte altre ancora. Ogni fantasma reagirà in maniera differente ai colpi ricevuti. Se le entità incorporee non potranno essere danneggiate, se non con le armi speciali consegnateci dalla guida virtuale, le armi classiche tornano ad essere utili contro i fantasmi dalle forme "tangibili". Il sistema di controllo è, di massima, ben congegnato, anche se non mancano difetti riscontrabili principalmente durante le fasi di combattimento. Ci riferiamo in particolar modo al sistema di telecamere, che in alcune fasi concitate nasconde all'occhio del giocatore ciò che sta succedendo su schermo. Inoltre il sistema di puntamento dell'arma non è molto preciso ed è necessario armeggiare ripetutamente col joystick analogico per apportare le giuste correzioni. Si riesce, in parte, ad ovviare al "problema" entrando nella visuale in prima persona, anche se ci saremo aspettati un maggior controllo proprio in corrispondenza di quelle fasi, i combattimenti appunto, sulle quali è costruita una buona parte dell'ossatura del gioco.

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Lazarus, come abbiamo visto in precedenza, non è solo, ma è fuso con una fantasma di nome Astrale. Di quando in quando, durante l'esplorazione potremo incontrare dei cerchi di energia molto particolari, entrando nei quali potremo far uscire Astrale dal nostro corpo e controllarla direttamente. Di base potremo farla fluttuare a piacimento in ogni direzione e altezza, dandoci così la possibilità di esplorare luoghi altrimenti irraggiungibili dal ben più corporeo agente Jones. Inoltre, un certo numero di enigmi potranno essere risolti con l'aiuto della nostra "coinquilina". Ogni qualvolta imprigioneremo un nuovo fantasma, daremo ad Astrale la capacità di assumerne eventualmente le peculiarità, anche se solo per un lasso temporaneo di tempo. E le varie abilità potranno essere utilizzate per risolvere gli enigmi inevitabilmente preannunciati dai cerchi di energia. E ciò rappresenta sfortunatamente un piccolo campanello d'allarme, che da al giocatore il sentore di essere "accompagnato" nel corso dell'avventura, senza la possibilità apparente di muoversi più di tanto dai binari prestabiliti dagli sviluppatori. Sensazione avvalorata appena si approfondiscono quelle che sono definibili come le possibilità di interazione col gioco. In effetti, gli unici oggetti o parti di fondale coi quali potremo interagire, ci verranno segnalati tramite icona su schermo (come già descritto in precedenza). Tutto il resto sarà praticamente inaccessibile. E ciò comporta la necessità ulteriore di posizionarsi nei pressi di ogni singolo oggetto, di ogni singola porta, e via dicendo, per cercare quello che ci permetterà di proseguire. Nulla di catastrofico in definitiva, ma sicuramente il titolo Cambridge fa poco e niente per ricreare un minimo di sospensione di incredulità atta ad immergere il giocatore in una atmosfera verosimile.

Differente è il tenore del discorso se andiamo ad analizzare Ghost Hunter dal punto di vista prettamente tecnico. Il gioco uscito da Studio Cambridge fa sfoggio di un ottimo comparto grafico e sonoro. È ottimo in tutto e per tutto il livello di dettaglio, sia per quanto riguarda i personaggi principali, che per quanto riguarda i nemici. Le ambientazioni sono realizzate con un buon numero di poligoni e sono ricoperte da texture molto dettagliate. Si tratta, senza dubbio, di uno dei videogame che spinge maggiormente al limite la console di casa Sony. È anche buona la realizzazione di effetti speciali, come dissolvenze e trasparenze, e l'implementazione dell'acqua. Non manca qualche piccola macchia in cotanto splendore. In linea di massima le animazioni risultano essere estremamente curate, anche se ogni tanto è possibile incappare in qualche animazione poco adeguata, per esempio la movenza di Lazarus nel scendere e salire le scale. Di quando in quando è anche possibile osservare qualche poligono che tende a scomparire. Piccoli difetti, insomma, che non riescono in ogni caso ad intaccare sensibilmente una realizzazione tecnica comunque ottima. Molto buona risulta anche essere la realizzazione sonora, a partire dal parlato completamente doppiato in italiano. Le musiche e gli effetti danno un contributo fondamentale per immergere il giocatore in un'atmosfera di tensione. In particolar modo le musiche si accompagnano in maniera perfetta a ciò che succede su schermo, alternando pezzi veloci e ritmati durante i combattimenti a pezzi di pianoforte o di atmosfera durante l'esplorazione.

In definitiva Ghost Hunter è un buon titolo che a fronte di un sistema di gioco piuttosto lineare propone dei buoni momenti di divertimento conditi da una realizzazione tecnica di tutto rispetto. Il buon Lazarus ha fatto centro alla sua prima uscita... a quando un gioco dedicato completamente ad Astrale?

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Ghost Hunter
7.5

Voto

Redazione

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Ghost Hunter

Tirando le somme, Ghost Hunter è un titolo in grado di dare al giocatore una buona dose di divertimento. L'ottima realizzazione grafica e sonora contribuiscono in modo fondamentale all'immersione, anche se alcuni elementi remano contro in tal senso. Ci riferiamo in particolar modo ad alcuni aspetti del gameplay che si sarebbero potuti curare maggiormente; la linearità e l'interagibilità minima sono tangibili fin dalle prime battute. Si tratta in ogni caso di difetti che potrebbero rivelarsi perfino dei pregi alla luce di chi abbia voglia di immergersi in un gioco d'azione immediato e ben realizzato, che non richieda un uso troppo intensivo della materia grigia. E a conti fatti, Ghost Hunter è un gioco consigliabile senza troppe riserve a tutti gli amanti degli action adventure.

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