Ghost Recon 2

di Andrea Casetti
Così voi e la vostra squadra verrete catapultati in una ipotetica Corea del Nord del 2007, destabilizzata politicamente dall'insurrezione di alcuni gruppi ribelli e nel bel mezzo della riorganizzazione delle proprie forze militari. Ma non è tutto: alcune fonti ben informate riferiscono che stiano preparando un attacco nucleare nei confronti della Cina, quindi a voi spetterà il difficile compito di infiltrarvi dietro le linee nemiche e sabotare gli obiettivi ritenuti strategici. Questa è la trama di Ghost Recon 2 per PS2, piuttosto intricata e verosimile, come ormai Tom Clancy ci ha abituati.


Il gioco
Atmosfera a parte, qui si tratta di recensire un gioco, non un libro. Passiamo al setaccio il gioco, quindi! Questo GR2, al contrario di quanto si potrebbe pensare per un titolo multipiattaforma, non è una semplice conversione per adattarlo alle specifiche dell'hardware targato Sony: le varie versioni sono state sviluppate da gruppi differenti, in questo caso dall'Ubisoft Shanghai. Innanzi tutto impersonerete i panni del capitano dei Ghost, una squadra di soldati super-addestrati composta da voi più altri tre personaggi comandati dalla CPU. Al contrario del prequel, tuttavia, non avrete alcuna possibilità di passare da un componente della squadra all'altro, nemmeno in caso di morte, eventualità che decreterà inevitabilmente il fallimento della missione. Rispetto al prequel gli scontri a fuoco sono più frequenti, ma va detto che è stato trovato un buon equilibrio tra l'azione pura e i movimenti strategici. Al fine di offrire una maggiore varietà di gioco, i programmatori hanno deciso di includere alcune missioni in cui verrete affiancati dai vostri compagni, altre in cui dovrete sbrigarvela da soli. A variare sarà l'equipaggiamento: mentre nel primo caso ognuno avrà il suo specifico compito, nel secondo vi verrà assegnato un'arma multiuso, con tanto di fucile, lanciagranate e segnalatore di coordinate per l'attacco aereo.

Nemici predestinati
Il controllo dei compagni avviene mediante un sistema di assegnazione dei comandi, reso particolarmente intuitivo e immediato per l'occasione. L'AI degli altri elementi della squadra, purtroppo, lascia a desiderare: anche se posizionati meglio di voi, il loro fuoco sarà solo sporadicamente determinante, relegando a voi il compito di eliminare la maggior parte dei nemici. E' vero che si perderebbe il gusto a partecipare a missioni in cui la maggior parte del lavoro lo svolgono gli altri, ma qui si mette in dubbio l'utilità effettiva dei compagni.
Va detto che anche i nemici hanno una AI piuttosto limitata: alcuni di loro cercheranno di contrastare la vostra avanzata sparando da dietro un riparo, ma altri se ne staranno allegramente in piedi allo scoperto, quando magari a distanza di pochi metri c'è un bel riparo che consentirebbe loro di prolungare leggermente la loro esistenza. Un altro punto debole del gioco si vede all'atto della ricarica del fucile: il vostro personaggio, infatti, sarà talmente impegnato a trafficare con i caricatori di riserva che ignorerà qualsiasi altro comando da voi impartito, con la sola eccezione dei movimenti semplici. Se in quei frangenti spunterà qualche nemico, non avrete nessuna possibilità di chinarvi per cercare riparo finché non avrete il fucile nuovamente carico.


Nebbioso
Graficamente il gioco lascia un tantino a desiderare: anche se i movimenti dei personaggi sono piuttosto fluidi e ben realizzati (capaci di rendere l'idea della fatica che devono sopportare per portare le varie armi), a lasciar perplessi è il livello di dettaglio delle ambientazioni, piuttosto scarno e con la vegetazione declassata ad elemento 2D. Oltre a questo vi potrete accorgere ben presto di alcuni effetti sgraziati, come ad esempio l'elicottero che svanisce nella perenne foschia del gioco, le ruote ottagonali dei camion e le scie dei proiettili, più simili a raggi laser che ad altro. Anche l'interazione con gli elementi delle ambientazioni lascia perplessi: i vostri proiettili non scalfiranno minimamente le superfici di case, veicoli e quanto altro, impedendovi di vedere quanto schifo fa la vostra mira. Tra i vari difetti, tuttavia, sono presenti alcuni effetti pregevoli, come l'annebbiamento della vista durante gli scontri a fuoco, le esplosioni e il movimento delle tende, realistiche come in Splinter Cell.

Sirene & Co
D'altra parte il sonoro fa bene il suo lavoro: gli effetti degli spari e delle esplosioni sono ben realizzati, così come ben fatti sono il rumore dell'impatto dei proiettili sulle lamiere dei camion e la sirena di avvertimento di bombardamento in corso, esattamente come quelle che si sentono nei film ambientati nella seconda guerra mondiale.
In definitiva si tratta di un buon tactical shooter incentrato sull'azione di squadra. Non si tratta di un capolavoro assoluto, a causa della presenza di alcuni difettucci, tuttavia è un titolo capace di garantire ore di divertimento e di appagamento, grazie a un livello di difficoltà piuttosto elevato. Dimenticavo: terminata l'avventura su PS2, avrete la possibilità di continuare la storia con Ghost Recon 2 per XBox, in quanto i due giochi sono l'uno la prosecuzione dell'altro. Per la recensione del titolo targato Microsoft vi rimando linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/pagina/CHIAVE/ghos2456131811104/TIPO_PAGINA/recensionealla recensione del collega 'Lord Axl' Gambino.

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