Ghost Recon
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I designer di Tom Clancy's Ghost Recon vogliono far crescere gli sparatutto, trovando nuovi motivi tattici e un accresciuto realismo a sostegno di un genere ormai ultracollaudato. Prendete Soldier of Fortune, miscelatelo con la profondità tattica di Commandos 2: Men of Courage e aggiungete un motore grafico interamente riproggettato rispetto a Rogue Spear per seguire standard grafici molto più elevati. Lo scopo é farci sperimentare nel modo più fedele possibile l'esperienza di un soldato dei corpi d'elite sul campo di battaglia. Sembrerebbe la missione di mille videogiochi simili ma, riflettendo per un momento, "l'esperienza di un soldato" non é cosa da poco: un gioco deve avere delle doti eccezionali, sia dal punto di vista grafico sia simulativo, per riuscire nell'impresa. Ghost Recon le ha?
DOVE C'ENTRA TOM CLANCY
Anche se Ghost Recon é ispirato ai romanzi di Tom Clancy non si può certo affermare che gli scenari bellici ivi dipinti siano profetici. Si narra che, in un ipotetico 2008, la Russia sia caduta in mano a dei militari golpisti che stanno cercando di ricomporre il puzzle dell'impero sovietico attaccando quelle che oggi sono le repubbliche nate dalla sua scissione
Al comando dei Ghosts, un corpo d'elite dell'esercito americano che interviene lì dove per gli altri é impossibile, dovremo compiere missioni complesse e pericolose in territorio ostile. Il gioco prevede sia una modalità campagna suddivisa in varie missioni, sia una modalità multiplayer per un massimo di trentasei giocatori, con complessi scenari creati "ad hoc" sia per il combattimento uno contro uno sia per la modalità cooperativa o a squadre
SCENARI IPER REALISTICI
La realizzazione tecnica di Ghost Recon é simile a quella di uno sparatutto, ma l'obiettivo é il massimo realismo, grafico e tattico. Per questo non agiamo in solitaria ma con una squadra composta da un massimo di nove uomini, distribuiti, per questioni di gameplay, in tre team. Ciascuno dei Ghosts ha nome, grado, statistiche e una preparazione specifica come tiratore, guastatore o é specialista in altri campi. Anche l'armamento segue un canone di specializzazione: solo uno specialista, a esempio, può usare lo OICW, un fucile-lanciagranate multiruolo con mirino ai raggi infrarossi, mentre i tiratori e i cecchini sono equipaggiati con il canonico fucile d'assalto con mirino telescopico che può essere regolato per sparare il colpo singolo oppure raffiche di tre
DOVE C'ENTRA TOM CLANCY
Anche se Ghost Recon é ispirato ai romanzi di Tom Clancy non si può certo affermare che gli scenari bellici ivi dipinti siano profetici. Si narra che, in un ipotetico 2008, la Russia sia caduta in mano a dei militari golpisti che stanno cercando di ricomporre il puzzle dell'impero sovietico attaccando quelle che oggi sono le repubbliche nate dalla sua scissione
Al comando dei Ghosts, un corpo d'elite dell'esercito americano che interviene lì dove per gli altri é impossibile, dovremo compiere missioni complesse e pericolose in territorio ostile. Il gioco prevede sia una modalità campagna suddivisa in varie missioni, sia una modalità multiplayer per un massimo di trentasei giocatori, con complessi scenari creati "ad hoc" sia per il combattimento uno contro uno sia per la modalità cooperativa o a squadre
SCENARI IPER REALISTICI
La realizzazione tecnica di Ghost Recon é simile a quella di uno sparatutto, ma l'obiettivo é il massimo realismo, grafico e tattico. Per questo non agiamo in solitaria ma con una squadra composta da un massimo di nove uomini, distribuiti, per questioni di gameplay, in tre team. Ciascuno dei Ghosts ha nome, grado, statistiche e una preparazione specifica come tiratore, guastatore o é specialista in altri campi. Anche l'armamento segue un canone di specializzazione: solo uno specialista, a esempio, può usare lo OICW, un fucile-lanciagranate multiruolo con mirino ai raggi infrarossi, mentre i tiratori e i cecchini sono equipaggiati con il canonico fucile d'assalto con mirino telescopico che può essere regolato per sparare il colpo singolo oppure raffiche di tre