Ghost Recon
di
Il problema di un simile controllo autonomo da parte della CPU sorge quando i nostri, lungo il proprio percorso, iniziano a essere bersagliati dal nemico. In questi casi dobbiamo immediatamente cambiare squadra e sperare di capire subito qual é la situazione prima di subire delle perdite, cosa non facile dato che veniamo da un diverso contesto. I nostri uomini, in effetti, ci tengono aggiornati sui loro progressi tramite dei messaggi radio, ma sarebbe stato interessante poter vedere i loro progressi all'interno di riquadri in sovrapposizione, se questo non avesse richiesto una dose ulteriore di quel tempo macchina che già scarseggia
Gran parte della difficoltà del gioco dipende comunque dalla buona intelligenza artificiale degli avversari, che é decisamente agguerrita senza per questo costituire un ostacolo insuperabile, almeno nel caso le nostre mosse siano tutte tatticamente corrette. I cecchini nemici sono in grado di avvistarci ed abbatterci da lontano con due colpi, mentre i mezzi pesanti come i tank scatenano una vera e propria pioggia di fuoco da cui é difficile trovare riparo, a dimostrazione della buona riuscita della simulazione
Se una critica si può muovere, in questo senso, dobbiamo solo ricondurla a una certa staticità del nemico, che in alcuni casi si limita a rimanere in posizione diventando un facile bersaglio una volta capito dove si trova. Il gioco, in effetti, non tiene conto del tempo che passa, che dovrebbe sia costituire un termine per la nostra missione sia scatenare un eventuale iniziativa da parte nemica
Per concludere, le nostre perdite vanno sempre viste dal punto di vista simulativo del gioco: se i nostri militari sopravvivono alle missioni le loro statistiche di resistenza, esperienza e precisione aumentano; per questo é meglio fare attenzione ai nostri veterani. Col tempo, inoltre, avremo a disposizione nuovi specialisti, tra cui anche militari donne, il che contribuisce ad allungare la longevità del gioco.
Gran parte della difficoltà del gioco dipende comunque dalla buona intelligenza artificiale degli avversari, che é decisamente agguerrita senza per questo costituire un ostacolo insuperabile, almeno nel caso le nostre mosse siano tutte tatticamente corrette. I cecchini nemici sono in grado di avvistarci ed abbatterci da lontano con due colpi, mentre i mezzi pesanti come i tank scatenano una vera e propria pioggia di fuoco da cui é difficile trovare riparo, a dimostrazione della buona riuscita della simulazione
Se una critica si può muovere, in questo senso, dobbiamo solo ricondurla a una certa staticità del nemico, che in alcuni casi si limita a rimanere in posizione diventando un facile bersaglio una volta capito dove si trova. Il gioco, in effetti, non tiene conto del tempo che passa, che dovrebbe sia costituire un termine per la nostra missione sia scatenare un eventuale iniziativa da parte nemica
Per concludere, le nostre perdite vanno sempre viste dal punto di vista simulativo del gioco: se i nostri militari sopravvivono alle missioni le loro statistiche di resistenza, esperienza e precisione aumentano; per questo é meglio fare attenzione ai nostri veterani. Col tempo, inoltre, avremo a disposizione nuovi specialisti, tra cui anche militari donne, il che contribuisce ad allungare la longevità del gioco.