Ghost Recon: Island Thunder
di
Andrea 'NeOAndY' Cani
In principio fu Ghost Recon, videogioco nato su piattaforma Windows e successivamente convertito per la console di casa Microsoft. Il gioco ebbe ben presto dalla sua una fitta schiera di proseliti, i quali, dopo aver completato la campagna principale, si gettarono a capofitto su XBox Live decretando ben presto il successo del gioco. Il buon livello di popolarità raggiunto su console fu infatti da attribuire sia alla buona implementazione delle missioni da giocare in singolo, ma soprattutto alla possibilità di affrontare agguerriti avversari umani in quel di XBox Live. E quando un prodotto, di qualunque natura esso sia, riesce ad ottenere un tale consenso di pubblico, è difficile per chiunque resistere alla tentazione di cavalcare l'onda, lanciando sul mercato seguiti, add-on e via dicendo. Ghost Recon non si è sottratto da questa legge di mercato e dopo circa un anno dalla sua uscita fa il suo debutto Ghost Recon - Island Thunder, titolo inizialmente pensato come data disk e successivamente evolutosi in fase di sviluppo in un gioco stand alone, che oltre ad avere nella sua faretra le dodici mappe pensate appositamente per il multiplayer, mette a disposizione del giocatore una nuova campagna composta da otto nuove missioni da affrontare esclusivamente in single player.
Island Thunder è ambientato in un futuro abbastanza prossimo e il teatro delle nostre battaglie è un'isola Cubana. La situazione non è delle più rosee: Fidel Castro non è più in vita ormai da qualche anno, e guerriglieri capeggiati da un individuo senza scrupoli e con una bramosa sete di potere stanno mettendo a soqquadro il paese per indirizzare la popolazione ad "eleggere" il bieco figuro come nuovo dittatore. E qui interverremo noi con la nostra squadra, tramite la quale dovremo affrontare una campagna composta da otto missioni accomunate da un unico filo conduttore: sventare i piani di grandezza del minaccioso essere. Island Thunder, come del resto il suo predecessore, rientra in quella schiera di giochi che possiamo definire agevolmente come sparatutto tattico in prima persona. In sostanza, per poter avere ragione del gioco sarà necessario sia sparare, come in un classico fps, ma innanzi tutto sarà doveroso pianificare ogni singola mossa, a partire dalla selezione degli uomini per passare dal loro equipaggiamento e per arrivare, infine, alla gestione delle squadre durante le missioni vere e proprie. Andare avanti a testa bassa senza studiare attentamente la mossa successiva equivale, nella maggior parte dei casi, a morte certa.
E questa regola non scritta, è tanto più evidente tanto più si sale con il livello di difficoltà. Da questo punto di vista è consigliabile non rovinare l'esperienza di gioco scegliendo il livello più basso possibile: già al livello intermedio la sensazione di appagamento derivante dal completamento di una missione è infinitamente superiore, per non parlare del livello massimo dove sopravvivere diviene un arte padroneggiabile esclusivamente dai veri virtuosi delle arti belliche. Ulteriore motivo per non eccedere con le semplificazioni è rappresentato dal numero abbastanza esiguo di missioni: anche se a dire il vero solo le prime possono essere completate in poco tempo. Le restanti necessiteranno di sessioni di gioco prolungate e metteranno senz'altro alla prova anche chi ha divorato il Ghost Recon originale. E' presente, e sarebbe stato un affronto non inserirla, la possibilità di salvare la missione in ogni istante e senza limiti per quanto concerne il numero dei salvataggi.
Ghost Recon: Island Thunder
8
Voto
Redazione
Ghost Recon: Island Thunder
Island Thunder potrà senza ombra di dubbio ritagliarsi la propria fetta di mercato. Ha dalla sua una buona serie di aggiunte rispetto al titolo originale, alcune delle quale modificano in buona misura la struttura del gioco online. Ci sono da mettere in contro le otto nuove mappe appositamente studiate per il multiplayer e la nuova campagna in single player, che pur non impegnerà i giocatori più smaliziati per mesi ma che rappresenta senza ombra di dubbio un buon valore aggiunto. Valore che aumenta ancor più alla luce del ribassato prezzo di vendita di Island Thunder. Per via di questi fattori ci sentiamo di consigliare il gioco sia a chi si avvicina per la prima volta al genere e sia agli amanti di Ghost Recon, annoiati magari di calcare per l'ennesima volta gli stessi terreni di gioco.