Ghost Recon: Island Thunder
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La visuale di gioco è la classica in prima persona e su schermo avremo a vista tutti gli indicatori necessari per avere sempre e comunque la situazione in pugno. A questo proposito viene pure in aiuto l'ottimo sistema di controllo implementato dai ragazzi della Red Storm. A parte i tasti classici necessari per compiere le solite azioni viste centinaia di volte in giochi del genere, è doveroso spendere alcune parole sull'efficientissimo sistema adottato per dare gli ordini alle squadre che avremo sotto il nostro comando durante le missioni. Come è naturale che sia, durante la partita sarà sempre e soltanto uno il soldato che controlleremo direttamente, anche se potremo decidere in qualunque istante di cambiarlo con un altro membro del team. I restanti vengono mossi dall'intelligenza artificiale ma, e qui viene il bello, in base a specifici atteggiamenti che saremo noi a decidere con poche e rapide mosse. E' sufficiente premere il tasto dorsale sinistro del joypad per entrare nella schermata di gestione delle squadre. Qui potremo dare ordini specifici per ogni squadra oppure dare ordini differenti per ognuna di esse, magari differenziandoli in base all'obiettivo specifico che vogliamo raggiungere. Vogliamo una squadra che avanzi con la massima copertura e che non apra il fuoco se non attaccata? Nulla di più semplice.
Mai come in questo caso vale il detto "è molto più semplice a farsi che a dirsi". In tal modo, pur non raggiungendo la complessità strategica di altri giochi del genere (basti pensare alla serie Rainbow Six), si ottiene il non risibile vantaggio di permettere a chiunque di avvicinarsi al genere senza troppi patemi d'animo. E la campagna in single player rappresenta senz'altro un ottimo terreno di addestramento per chiunque. Ma è accedendo al servizio Live che Island Thunder può esprimere al massimo il proprio potenziale. E solo confrontandosi con avversari in carne ed ossa che ci si rende conto del divertimento che un titolo del genere può offrire. In tutto sono dodici le mappe appositamente studiate per il multiplayer, di cui otto completamente nuove e le restanti quattro selezionate dal "best of" delle mappe del vecchio Ghost Recon. Ma in sostanza cosa può offrire Island Thunder a tutti quei giocatori che già possiedono Ghost Recon, a parte la nuova campagna e le otto nuove mappe Cubane? Innanzi tutto è stato aumentato il numero dei giocatori che potranno giocare contemporaneamente una partita: si è passati da dodici a sedici.
Sarà poi possibile ripartire i giocatori in quattro squadre differenti, invece che le classiche due di Ghost Recon. A voi le conclusioni sui possibili risvolti in gioco di un cambiamento del genere. Le modalità di gioco presenti potranno soddisfare anche i palati più esigenti. Oltre alle classiche modalità presenti in ogni fps multiplayer che si rispetti quali "Last Man Standing", "Cooperative" e via dicendo, brillano particolarmente la modalità "Hamburger Hill" nella quale una squadra dovrà cercare di stare il più a lungo possibile in un area designata, e la modalità "Assault" nella quale una squadra dovrà mantenere la posizione all'interno di una base mentra la squadra avversaria cerca di espugnarla. Anche dal punto di vista grafico il gioco ha potuto giovare di alcune migliorie, anche se non c'è nulla che faccia gridare al miracolo: la potenza di XBox è ben lontana dall'essere sfruttata. Da segnalare il maggior dettaglio dei personaggi e una maggior cura riposta nella realizzazione degli effetti di luce. Per ultimo trattiamo l'aspetto sonoro. Esso svolge sicuramente una parte importante in un gioco del genere nel quale è importante sentire ancor prima di vedere: spesso arrivare al contatto visivo faccia a faccia col nemico equivale a prendersi un proiettile in fronte. E da questo punto di vista è stato fatto un lavoro sicuramente più che discreto, con ottimi effetti ambientali e una fedelissima riproduzione sonora delle armi utilizzate in gioco. Ed ora il commento.