Ghost Recon: Jungle Storm
di
Andrea 'NeOAndY' Cani
Dopo i successi ottenuti con l'originale Ghost Recon e con il successivo Island Thunder, Ubisoft prova a calamitare nuovamente l'attenzione dei giocatori del monolite nero con il nuovo Jungle Storm. Questa volta, oltre agli ingredienti che abbiamo imparato a conoscere con i precedenti episodi, avremo a disposizione una nuova campagna composta da 10 missioni da affrontare in single player, più una serie di novità (per quanto riguarda la versione PS2) che sulla carta dovrebbero fare la felicità di quei giocatori che della modalità online fanno una ragione di vita. È comunque chiaro fin da subito che il nuovo prodotto Ubisoft viaggia su una lama molto affilata. La domanda è lecita. Si tratta di un titolo necessario anche per tutti coloro i quali abbiano giocato i precedenti episodi fino alla nausea? Oppure può essere annoverato in tutta tranquillità tra i meri update di cui poco si sentiva il bisogno? E per andare ad anticipare quelle che saranno le conclusioni, diciamo subito che si tratta di un gioco dalla doppia faccia: tanto buono per chi voglia entrare per la prima volta nel mondo di Ghost Recon, quanto poco appetibile per i vecchi affezionati desiderosi di un'esperienza ludica realmente innovativa.
La meccanica di gioco, come ormai dovrebbe essere chiaro, è rimasta invariata. In sostanza si tratta di prendere il comando di un manipolo di soldati speciali, perfettamente addestrati ed equipaggiati per risolvere con l'uso della forza situazioni particolarmente delicate. Durante il gioco saremo sempre e comunque al comando di un gruppo di uomini (in tutto sei, ripartiti in due squadre distinte) di cui potremo indossarne i panni di uno per volta. I soldati che non controlleremo direttamente verranno mossi in maniera credibile dall'intelligenza artificiale, e seguiranno in maniera piuttosto fedele le direttive che saremo noi a dettare nel corso della missione. Avremo quindi due possibilità di gestione (entrambe da utilizzare e padroneggiare): impartire gli ordini ai restanti membri della squadra, ed entrare via via nei panni di un soldato particolare qualora la situazione dovesse renderlo necessario. La nuova campagna (comunque sono presenti le vecchie missioni pescate direttamente dai giochi precedenti) si svolge in Colombia, e gli obiettivi che dovremo portare a termine ricalcano fedelmente gli stereotipi del genere: alle missioni di in filtraggio all'interno di un avanposto nemico per far saltare un obiettivo strategico, si alterneranno missioni nelle quali sarà necessario liberare un ostaggio facendo meno rumore possibile, e via dicendo. Per poter uscire vittoriosi sarà ovviamente necessario l'uso delle armi come nel più classico degli sparatutto in prima persona, ma fondamentale sarà pianificare (e il più celermente possibile) ogni singola azione e coordinare le due squadre in maniera armoniosa.
Elemento importante è la possibilità di utilizzare una cuffia usb (venduta anche in bundle col gioco) per impartire ordini vocali ai propri compagni di squadra. In questa maniera non sarà necessario aprire il menù per impostare le direttive ma sarà sufficiente scandire gli ordini a voce per vederli eseguiti. Curioso il fatto che tale caratteristica sia disabilitata durante il gioco online (a detta di Ubisoft per ottimizzare la connessione), laddove sarebbe stato fondamentale comunicare il più velocemente possibile con i propri compagni d'armi umani. La pianificazione comincia ancor prima di scendere in campo; nelle fasi di briefing è doveroso selezionare con attenzione gli uomini che faranno parte della missione e, altrettanto importante, il loro equipaggiamento; chi volesse potrebbe comunque cominciare a giocare immediatamente con le squadre predefinite. Una volta nel campo di battaglia ci si rende presto conto che non è auspicabile andare avanti a testa bassa senza studiare attentamente la mossa successiva.
Ghost Recon: Jungle Storm
7
Voto
Redazione
Ghost Recon: Jungle Storm
Jungle Storm è il classico titolo consigliabile o al giocatore appassionato che non possa vivere senza l'ennesimo capitolo della serie di Ghost Recon, o a colui che voglia affrontare per la primissima volta uno sparatutto tattico non troppo complesso condito dalla modalità online. Una cosmesi non all'altezza nasconde comunque un titolo longevo e duraturo, soprattutto alla luce della modalità online.