Ghost Trick: Detective Fantasma
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Cosa c'é dopo la morte? Ognuno di noi si sarà posto, almeno una volta, questa domanda che attanaglia la mente degli uomini fin dall'alba dei tempi. Shu Takumi ed il suo team, già autori della splendida serie di Phoenix Wright, provano a rispondere in maniera personalissima a questo eterno quesito con Ghost Trick Detective Fantasma, un'avventura investigativa dalle atmosfere noir ma capace comunque di far sorridere. In Ghost Trick ci risvegliamo confusi e sbigottiti, ma non c'é molto tempo per curarsi l'emicrania perché proprio davanti ai nostri occhi una ragazza sta per essere uccisa da un criminale senza scrupoli; peccato che però la nostra capacità d'intervento per salvare la povera malcapitata sia limitata da un impedimento non certo di poco conto...siamo già morti, e quel corpo tristemente piegato sull'asfalto é proprio il nostro. Dopo aver assistito impotenti anche alla morte della ragazza, il nostro senso di smarrimento si accentua ancor più.
Non ricordiamo assolutamente nulla del nostro passato (a partire dal nome), né del perché siamo stati uccisi, soltanto una simpatica lampada che si fa chiamare Ray ci “illumina” un po' sulla nostra condizione di “deceduti” Molti film, romanzi, e chissà forse anche l'esperienza personale di qualcuno, ci hanno spesso convinto sulle incredibili capacità dei fantasmi, in grado di svolazzare in tutta libertà ovunque vogliano, o di poter impossessare persone ed oggetti e magari sbatacchiarle a piacimento. In Ghost Trick i nostri poteri ectoplasmici sono decisamente inferiori ma non certo meno interessanti. Spostandoci nel “mondo dei morti” l'azione entrerà in pausa, ed avremo modo di visualizzare il nucleo presente in alcuni oggetti; potremo spostarci nell'ambiente soltanto attraverso questi nuclei ed unicamente se si troveranno a breve distanza l'uno dall'altro. Tornando nel “mondo dei vivi” avremo modo di interagire con questi oggetti, con importanti ripercussioni sugli eventi, ed inoltre avremo anche la possibilità di spostarci indietro nel tempo fino a quattro minuti prima di una morte, intervenendo così per salvare il disgraziato di turno; peccato che questo potere non possa essere utilizzato anche per restituire la vita del nostro evanescente protagonista. Ghost Trick riesce a catturare fin dai primi istanti soprattutto grazie ad una trama avvincente, ricca di colpi di scena e che si fa progressivamente sempre più complessa.
La volontà di conoscere la propria storia, prima che con il giorno successivo arrivi anche l'oblio eterno, porterà il protagonista a seguire le sorti di Lynne (il primo personaggio salvato, per'altro presente sulla scena del nostro omicidio), una giovane detective, anche lei impegnata nelle indagini su un caso molto intricato. La storia ci porterà poi a conoscere molti altri personaggi e le relative vicende, che si incroceranno in maniera sempre più fitta, ma che pian piano ci permetteranno di ricomporre il puzzle del nostro passato. Le meccaniche alla base di Ghost Trick sono tanto semplici quanto affascinanti, e nel giro di pochi minuti riusciremo a districarci senza grossi problemi dal “mondo dei morti” (la modalità ghost”), al mondo dei vivi dove potremo invece utilizzare la funzione “trick”.
In “ghost” potremo per esempio prendere possesso di una bici, tornare in “tempo reale” e farla avanzare di qualche metro muovendone il pedale, nuovamente nel “mondo dei morti” per trasferirci sull'interruttore di una gru, di nuovo nei vivi per premerlo, e così via di spostamento in attivazione fino ad arrivare al gancio di una palla da demolizione, che una volta aperto farà precipitare la sfera d'acciaio cambiando il futuro dell'evento come da noi auspicato. Passare da una fase all'altra é questione di un attimo anche all'intuitivo sistema di controllo, che sfruttando stilo e schermo tattile ci permetterà di districarci in maniera agevole e precisa.
Talvolta dopo un rapido sguardo all'ambiente la soluzione dell'enigma appare piuttosto evidente, in altri casi dovremo invece dar il via a complicate reazioni a catena per venirne a capo. In molti frangenti sarà importante anche il tempismo, perché certi interazioni potranno avvenire solamente in circostanze che dureranno un istante; in tal senso é di aiuto il fatto che prima di riavvolgere la morte di un personaggio avremo modo di vedere le circostanze della sua dipartita, che se seguita con attenzione ci darà qualche indicazione su come intervenire per scongiurarla. In alcuni casi potremo anche non fare in tempo a scoprire il dà farsi, oppure potrebbe succedere di finire in qualche oggetto, che se attivato nel momento sbagliato, non ci darà più modo di spostarci. In tutte queste circostanze dovremo ovviamente riavvolgere la scena e riprovare. I checkpoint distribuiti all'interno dei vari capitoli in cui é suddivisa l'avventura ci permetteranno di non dover ricominciare sempre da capo, limitando quindi l'eventuale frustrazione, anche se in sostanza Ghost Trick é un titolo che si presta al “trial and error” (provare, sbagliare e riprovare), e talvolta, anche se il gioco piacevolmente ci chiede di aguzzare l'ingegno, potrebbe rivelarsi in qualche passaggio un po' complicato. Nonostante l'ingente mole di dialoghi da leggere il ritmo pare non risentirne troppo, ed inoltre queste conversazioni si riveleranno spesso importanti per venire a capo degli enigmi.
La splendida caratterizzazione dei personaggi, a cui basteranno poche battute o gesti per dare l'impronta del propria personalità, unita ad una trama davvero avvincente incolleranno il giocatore fino ai titoli di coda. Ghost Trick é un titolo che sprizza classe ed originalità da tutti i pori, realizzazione tecnica inclusa. Il gioco miscela fondali bidimensionali con personaggi poligonali dotati di animazioni davvero stupefacenti. Anche il sonoro fa in pieno il suo dovere con musiche che ben alimentano la tensione nei momenti più concitati, e che rilassano un po' nei rari momenti di tranquillità. Il gioco tra l'altro é completamente tradotto in italiano, con qualche trascurabile e sporadico errore di battitura. Il 2011 dovrebbe essere l'anno del 3DS, ma il suo coriaceo predecessore ha ancora tante frecce al suo arco e Ghost Trick Detective Fantasma é una di queste. Il nuovo gioco dei creatori di Phoenix Wright é curato, appassionante e dallo stile unico che siamo sicuri vi terrà incollati fino agli agognati titoli di coda.
Non ricordiamo assolutamente nulla del nostro passato (a partire dal nome), né del perché siamo stati uccisi, soltanto una simpatica lampada che si fa chiamare Ray ci “illumina” un po' sulla nostra condizione di “deceduti” Molti film, romanzi, e chissà forse anche l'esperienza personale di qualcuno, ci hanno spesso convinto sulle incredibili capacità dei fantasmi, in grado di svolazzare in tutta libertà ovunque vogliano, o di poter impossessare persone ed oggetti e magari sbatacchiarle a piacimento. In Ghost Trick i nostri poteri ectoplasmici sono decisamente inferiori ma non certo meno interessanti. Spostandoci nel “mondo dei morti” l'azione entrerà in pausa, ed avremo modo di visualizzare il nucleo presente in alcuni oggetti; potremo spostarci nell'ambiente soltanto attraverso questi nuclei ed unicamente se si troveranno a breve distanza l'uno dall'altro. Tornando nel “mondo dei vivi” avremo modo di interagire con questi oggetti, con importanti ripercussioni sugli eventi, ed inoltre avremo anche la possibilità di spostarci indietro nel tempo fino a quattro minuti prima di una morte, intervenendo così per salvare il disgraziato di turno; peccato che questo potere non possa essere utilizzato anche per restituire la vita del nostro evanescente protagonista. Ghost Trick riesce a catturare fin dai primi istanti soprattutto grazie ad una trama avvincente, ricca di colpi di scena e che si fa progressivamente sempre più complessa.
La volontà di conoscere la propria storia, prima che con il giorno successivo arrivi anche l'oblio eterno, porterà il protagonista a seguire le sorti di Lynne (il primo personaggio salvato, per'altro presente sulla scena del nostro omicidio), una giovane detective, anche lei impegnata nelle indagini su un caso molto intricato. La storia ci porterà poi a conoscere molti altri personaggi e le relative vicende, che si incroceranno in maniera sempre più fitta, ma che pian piano ci permetteranno di ricomporre il puzzle del nostro passato. Le meccaniche alla base di Ghost Trick sono tanto semplici quanto affascinanti, e nel giro di pochi minuti riusciremo a districarci senza grossi problemi dal “mondo dei morti” (la modalità ghost”), al mondo dei vivi dove potremo invece utilizzare la funzione “trick”.
In “ghost” potremo per esempio prendere possesso di una bici, tornare in “tempo reale” e farla avanzare di qualche metro muovendone il pedale, nuovamente nel “mondo dei morti” per trasferirci sull'interruttore di una gru, di nuovo nei vivi per premerlo, e così via di spostamento in attivazione fino ad arrivare al gancio di una palla da demolizione, che una volta aperto farà precipitare la sfera d'acciaio cambiando il futuro dell'evento come da noi auspicato. Passare da una fase all'altra é questione di un attimo anche all'intuitivo sistema di controllo, che sfruttando stilo e schermo tattile ci permetterà di districarci in maniera agevole e precisa.
Talvolta dopo un rapido sguardo all'ambiente la soluzione dell'enigma appare piuttosto evidente, in altri casi dovremo invece dar il via a complicate reazioni a catena per venirne a capo. In molti frangenti sarà importante anche il tempismo, perché certi interazioni potranno avvenire solamente in circostanze che dureranno un istante; in tal senso é di aiuto il fatto che prima di riavvolgere la morte di un personaggio avremo modo di vedere le circostanze della sua dipartita, che se seguita con attenzione ci darà qualche indicazione su come intervenire per scongiurarla. In alcuni casi potremo anche non fare in tempo a scoprire il dà farsi, oppure potrebbe succedere di finire in qualche oggetto, che se attivato nel momento sbagliato, non ci darà più modo di spostarci. In tutte queste circostanze dovremo ovviamente riavvolgere la scena e riprovare. I checkpoint distribuiti all'interno dei vari capitoli in cui é suddivisa l'avventura ci permetteranno di non dover ricominciare sempre da capo, limitando quindi l'eventuale frustrazione, anche se in sostanza Ghost Trick é un titolo che si presta al “trial and error” (provare, sbagliare e riprovare), e talvolta, anche se il gioco piacevolmente ci chiede di aguzzare l'ingegno, potrebbe rivelarsi in qualche passaggio un po' complicato. Nonostante l'ingente mole di dialoghi da leggere il ritmo pare non risentirne troppo, ed inoltre queste conversazioni si riveleranno spesso importanti per venire a capo degli enigmi.
La splendida caratterizzazione dei personaggi, a cui basteranno poche battute o gesti per dare l'impronta del propria personalità, unita ad una trama davvero avvincente incolleranno il giocatore fino ai titoli di coda. Ghost Trick é un titolo che sprizza classe ed originalità da tutti i pori, realizzazione tecnica inclusa. Il gioco miscela fondali bidimensionali con personaggi poligonali dotati di animazioni davvero stupefacenti. Anche il sonoro fa in pieno il suo dovere con musiche che ben alimentano la tensione nei momenti più concitati, e che rilassano un po' nei rari momenti di tranquillità. Il gioco tra l'altro é completamente tradotto in italiano, con qualche trascurabile e sporadico errore di battitura. Il 2011 dovrebbe essere l'anno del 3DS, ma il suo coriaceo predecessore ha ancora tante frecce al suo arco e Ghost Trick Detective Fantasma é una di queste. Il nuovo gioco dei creatori di Phoenix Wright é curato, appassionante e dallo stile unico che siamo sicuri vi terrà incollati fino agli agognati titoli di coda.