Ghostbusters: The Video Game
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Armatevi di un buon libro da leggere prima di affrontare questo gioco: il nemico più difficile che vi toccherà affrontare in questo Ghostbusters: The Videogame é la noia durante i lunghissimi caricamenti, che oltrepasseranno spesso e volentieri i 30 secondi talvolta solo per mostrarvi il classico filmato di intermezzo tra una missione e l'altra. Dopo esservi messa l'anima in pace sull'entità delle attese che vi aspetteranno (la vostra ragazza probabilmente ci mette di meno a prepararsi per un'uscita) sappiate che vale la pena di attendere, in quanto questo titolo non é affatto male. Ma andiamo con ordine.
Siamo nel 1991, pochi anni dopo le vicende narrate nel film Ghostbusters 2. Voi assumete i panni di una giovane recluta (maschio o femmina, a voi la scelta) assunta per testare i nuovi strumenti messi a punto da Egon. É ovvio che il tempo che trascorrerete nella vostra base sarà meno del tempo necessario a concedersi un caffé, in quanto immediatamente scaraventati nell'azione ad affrontare uno inspiegabile picco di attività dei fantasmi newyorkesi.
Alla caccia di Slimer
L'atmosfera é quella che ci si aspetterebbe: Egon e i suoi imprevedibili marchingegni, il sarcasmo di Peter, Ray e Winston e l'indaffarata Janin (la segretaria, per chi non lo sapesse... ma in tal caso é d'obbligo la raccomandazione di vedersi almeno il primo Ghostbusters, sicuramente una pietra miliare della storia del cinema) sono esattamente come ci si ricordava. Non manca nemmeno il bizzarro Slimer, il primo fantasma a cui dovrete dare la caccia.
E ora veniamo al gameplay: si comincia a “lavorare“ all'interno di un albergo, entro cui dovrete appunto cercare di riacciuffare la simpatica palla di gelatina verde, che non esiterà a lasciare tracce ovunque, quasi a cercare di darvi una mano al fine di essere riacciuffato. Di tanto in tanto ne perderete le tracce ed é qua che verrà in vostro aiuto la tecnologia: il rilevatore di attività funzionerà esattamente come una bussola nell'indicarvi non il nord geografico, bensì la direzione da intraprendere l fine di arrivare all'obiettivo. Di tanto in tanto i fantasmi si nasconderanno all'interno di oggetti facenti parte dell'arredo, costringendovi vostro malgrado a distruggere divani, mobili e quanto altro (ve l'ho letto in faccia il dispiacere nel devastare il lussuoso albergo!).
Il rilevatore di attività avrà anche la duplice funzione di effettuare scansioni di ogni forma di attività paranormale, al fine di ottenere maggiori informazioni sui vostri nemici, da leggere comodamente nelle schede dedicate, nonché ottenere elementi sbloccabili, come l'impossibilità di surriscaldare la vostra arma. Per quanto possa sembrare complicato, non disperate perché i primi livelli vi accompagnerà per mano nel mostrarvi tutte le funzionalità che questo titolo mette a vostra disposizione, a mezzo di ingombranti scritte in sovraimpressione, tanto ingombranti da oscurarvi spesso e volentieri la visuale.
Lotta contro i fantasmi
E veniamo alla particolarità del gameplay, la lotta contro i fantasmi: una volta localizzati, dovrete prima di tutto agganciarli con il vostro raggio (non dovrete in questo caso preoccuparvi di non incrociare quello dei vostri colleghi, come succedeva nel film), fino ad annullare la loro prima barra energetica. A questo punto vi toccherà malmenare i fantasmi scaraventandoli nelle direzioni indicate dalle frecce, fino ad annullargli la seconda barra energetica. Dopodiché dovrete dargli il colpo di grazia (in una direzione qualsiasi) e infine, sempre premendo il tasto R2 del raggio, premere simultaneamente Triangolo per lanciare la trappola. Per completare la missione sarà sufficiente trascinare il malcapitato fantasma entro il raggio verticale dell'apparecchiatura e il gioco é fatto. Peccato solo che tali operazioni, oltre ad essere macchinose, di tanto in tanto si rivelino particolarmente lunghe, facendo così percepire un tantino di monotonia.
Unica accortezza da tenere a mente: non dovrete utilizzare a vuoto per un tempo eccessivo il vostro raggio al fine di non incorrere nel rischio di surriscaldare la vostra unica arma, che ne causerà il temporaneo fuori servizio fino al ripristino di una temperatura accettabile.
Ovviamente ci sono anche difficoltà da affrontare, come gli oggetti animati che si scagliano verso di voi (padelle e oggetti dell'arredo), da evitare o abbattere con il vostro raggio, senza dimenticare la possibilità di essere “smelmati”, ovvero ricoperti di gelatina verde, che limiterà la vostra rapidità nei movimenti. Nel caso la vostra energia sia annullata i vostri compagni potranno soccorrervi (la cosa é ovviamente reciproca), ripristinandola e riaccogliendovi nel gruppo. Nel caso malaugurato in cui tutti vengano abbattuti sarà decretato il gameover.
Grafica in stile cartoon
La trama, scritta da Ackroyd e Ramis, é piuttosto vivace e godibile, come il film ci hanno abituato. Il fatto che il gioco sia basato su una trama di natura cinematografica si porta dietro la postilla della linearità del gameplay., che davvero poco spazio (praticamente nullo) lascia alla libertà di azione.
La grafica, stile spiccatamente cartoon, é tutt'altro che perfetta, con evidentissime e frequenti compenetrazioni e una gestione delle telecamere non perfetta, senza dimenticare alcune piccole pecche, come il fatto che nella base non riuscirete a trovare un letto (dove dormono i nostri eroi?), non esiste nessun cavo di collegamento tra il vostro “fucile” e l'apparecchiatura che vi portate sulle spalle e così via. La mancanza di cura in questi dettagli non rende l'esperienza ludica meno godibile, ma certo rimane la convinzione che qualcosa in più si sarebbe potuto fare...
Il sonoro, infine, é caratterizzato da musiche coerenti con l'evoluzione dei fatti, ma di tanto in tanto ripetitive. Le voci, dal canto loro, sono le stesse (per quanto possibile) utilizzate nel doppiaggio del film, fatto che contribuisce a coinvolgere maggiormente nella trama.
In conclusione, questo Ghostbusters: the videogame é un discreto titolo ispirato alla saga cinematografica, che riserva alcune pecche, tuttavia facilmente perdonabili grazie al gameplay piuttosto riuscito.
Siamo nel 1991, pochi anni dopo le vicende narrate nel film Ghostbusters 2. Voi assumete i panni di una giovane recluta (maschio o femmina, a voi la scelta) assunta per testare i nuovi strumenti messi a punto da Egon. É ovvio che il tempo che trascorrerete nella vostra base sarà meno del tempo necessario a concedersi un caffé, in quanto immediatamente scaraventati nell'azione ad affrontare uno inspiegabile picco di attività dei fantasmi newyorkesi.
Alla caccia di Slimer
L'atmosfera é quella che ci si aspetterebbe: Egon e i suoi imprevedibili marchingegni, il sarcasmo di Peter, Ray e Winston e l'indaffarata Janin (la segretaria, per chi non lo sapesse... ma in tal caso é d'obbligo la raccomandazione di vedersi almeno il primo Ghostbusters, sicuramente una pietra miliare della storia del cinema) sono esattamente come ci si ricordava. Non manca nemmeno il bizzarro Slimer, il primo fantasma a cui dovrete dare la caccia.
E ora veniamo al gameplay: si comincia a “lavorare“ all'interno di un albergo, entro cui dovrete appunto cercare di riacciuffare la simpatica palla di gelatina verde, che non esiterà a lasciare tracce ovunque, quasi a cercare di darvi una mano al fine di essere riacciuffato. Di tanto in tanto ne perderete le tracce ed é qua che verrà in vostro aiuto la tecnologia: il rilevatore di attività funzionerà esattamente come una bussola nell'indicarvi non il nord geografico, bensì la direzione da intraprendere l fine di arrivare all'obiettivo. Di tanto in tanto i fantasmi si nasconderanno all'interno di oggetti facenti parte dell'arredo, costringendovi vostro malgrado a distruggere divani, mobili e quanto altro (ve l'ho letto in faccia il dispiacere nel devastare il lussuoso albergo!).
Il rilevatore di attività avrà anche la duplice funzione di effettuare scansioni di ogni forma di attività paranormale, al fine di ottenere maggiori informazioni sui vostri nemici, da leggere comodamente nelle schede dedicate, nonché ottenere elementi sbloccabili, come l'impossibilità di surriscaldare la vostra arma. Per quanto possa sembrare complicato, non disperate perché i primi livelli vi accompagnerà per mano nel mostrarvi tutte le funzionalità che questo titolo mette a vostra disposizione, a mezzo di ingombranti scritte in sovraimpressione, tanto ingombranti da oscurarvi spesso e volentieri la visuale.
Lotta contro i fantasmi
E veniamo alla particolarità del gameplay, la lotta contro i fantasmi: una volta localizzati, dovrete prima di tutto agganciarli con il vostro raggio (non dovrete in questo caso preoccuparvi di non incrociare quello dei vostri colleghi, come succedeva nel film), fino ad annullare la loro prima barra energetica. A questo punto vi toccherà malmenare i fantasmi scaraventandoli nelle direzioni indicate dalle frecce, fino ad annullargli la seconda barra energetica. Dopodiché dovrete dargli il colpo di grazia (in una direzione qualsiasi) e infine, sempre premendo il tasto R2 del raggio, premere simultaneamente Triangolo per lanciare la trappola. Per completare la missione sarà sufficiente trascinare il malcapitato fantasma entro il raggio verticale dell'apparecchiatura e il gioco é fatto. Peccato solo che tali operazioni, oltre ad essere macchinose, di tanto in tanto si rivelino particolarmente lunghe, facendo così percepire un tantino di monotonia.
Unica accortezza da tenere a mente: non dovrete utilizzare a vuoto per un tempo eccessivo il vostro raggio al fine di non incorrere nel rischio di surriscaldare la vostra unica arma, che ne causerà il temporaneo fuori servizio fino al ripristino di una temperatura accettabile.
Ovviamente ci sono anche difficoltà da affrontare, come gli oggetti animati che si scagliano verso di voi (padelle e oggetti dell'arredo), da evitare o abbattere con il vostro raggio, senza dimenticare la possibilità di essere “smelmati”, ovvero ricoperti di gelatina verde, che limiterà la vostra rapidità nei movimenti. Nel caso la vostra energia sia annullata i vostri compagni potranno soccorrervi (la cosa é ovviamente reciproca), ripristinandola e riaccogliendovi nel gruppo. Nel caso malaugurato in cui tutti vengano abbattuti sarà decretato il gameover.
Grafica in stile cartoon
La trama, scritta da Ackroyd e Ramis, é piuttosto vivace e godibile, come il film ci hanno abituato. Il fatto che il gioco sia basato su una trama di natura cinematografica si porta dietro la postilla della linearità del gameplay., che davvero poco spazio (praticamente nullo) lascia alla libertà di azione.
La grafica, stile spiccatamente cartoon, é tutt'altro che perfetta, con evidentissime e frequenti compenetrazioni e una gestione delle telecamere non perfetta, senza dimenticare alcune piccole pecche, come il fatto che nella base non riuscirete a trovare un letto (dove dormono i nostri eroi?), non esiste nessun cavo di collegamento tra il vostro “fucile” e l'apparecchiatura che vi portate sulle spalle e così via. La mancanza di cura in questi dettagli non rende l'esperienza ludica meno godibile, ma certo rimane la convinzione che qualcosa in più si sarebbe potuto fare...
Il sonoro, infine, é caratterizzato da musiche coerenti con l'evoluzione dei fatti, ma di tanto in tanto ripetitive. Le voci, dal canto loro, sono le stesse (per quanto possibile) utilizzate nel doppiaggio del film, fatto che contribuisce a coinvolgere maggiormente nella trama.
In conclusione, questo Ghostbusters: the videogame é un discreto titolo ispirato alla saga cinematografica, che riserva alcune pecche, tuttavia facilmente perdonabili grazie al gameplay piuttosto riuscito.