Ghostbusters: The Video Game
di
Il capitolo mancato
Fermamente e fieramente presenti nell'immaginario di tutti noi grazie a due pellicole che hanno segnato la storia della commedia, gli Acchiappafantasmi sono tornati a far parlare di se con un progetto ad ampio respiro nato come possibile terzo episodio della celebre saga ma cresciuto e sviluppatosi nel mondo dei videogame. Ha infatti preso forma “Ghostbuster: The Game”, gioco indirizzato, con logiche differenze stilistiche (e tramistiche), praticamente a tutte le piattaforme attualmente in commercio. Vista la particolare scelta di distribuzione che ha voluto disponibile in Europa in esclusiva temporanea solo l'edizione per PlayStation 3 sino ai primi giorni di Novembre, abbiamo messo mano alla versione americana di Ghostbuster: The Game per Nintendo DS per capire se la nostra piccola console a due schermi é habitat gradito da “spiriti, spiritelli e fantasmi”.
Lasciando da parte la realizzazione di stampo realistico messa in piedi sulle piattaforme ad alta definizione, per evocare i nostri quattro eroi si é qui deciso di utilizzare uno stile molto più vicino a quello del serial animato , andando così a proporci una serie di personaggi in versione cartoonesca che, a ben vedere, riescono a trasmettere un buon appeal e a richiamare alla mente le fattezze degli attori originali. La trama si va a inserire pochi anni dopo la fine del secondo film, con gli Acchiappafantasmi impegnati a dover gestire una nuova ondata di presenze minacciose che stanno facendo di tutto per far cadere nel caos la città di New York.
Rispetto alle altre versioni non dovremo metterci nei panni di una nuova recluta della squadra di disinfestazione paranormale, ma ci limiteremo a guidare i protagonisti durante le loro missioni e a gestirne abilità ed equipaggiamenti. Esatto, non un semplice action, il team di sviluppo ha voluto infatti alzare il tiro e cercare d'inserire nelle meccaniche di gioco anche alcune parti gestionali e un pizzico di crescita in stile GDR. Un nuovo modo per dare la caccia ai fantasmi, e a noi non resta che armarci a dovere e salire sulla nostra Ecto-1!
Operazione “amarcord”
Non si é casualmente citata la mitica vettura che ha fatto sognare milioni di adolescenti e non. Va infatti decisamente dato atto agli sviluppatori d'aver cercato d'inserire molti elementi capaci di ricreare un'atmosfera il più fedele possibile. Si parte dalle musiche, rigorosamente prese dalle uscite cinematografiche (ebbene si, la mitica canzone dei Ghostbuster la sentirete molto spesso) per arrivare alla rappresentazione dell'equipaggiamento di Peter e soci, naturalmente passando per la mitica Ecto-1 di cui sopra. Chiamatelo fan service o semplicemente amore per la precisione, ma ci sono un buon numero di chicche che potrebbero fare la gioia dei fan più accaniti.
Come si diceva in precedenza, sarà nostro compito guidare Egon, Ray, Peter e Winston, in quelle che potremo dividere in due sezioni ben precise: i momenti di guida e le esplorazioni dentro ai vari edifici disponibili. Al volante della Ecto-1 non dovremo far altro che raggiungere i punti d'interesse per le missioni e catturare i fantasmi (opzionali) che troveremo a scorrazzare per le strade. Utilizzando la croce digitale per muovere la vettura non potremo avere però una grande sensibilità di guida, vista una certa carenza nella risposta dei comandi, talvolta lenta e altre volte troppo reattiva. La stessa ambientazione mostra immediatamente i suoi limiti, offrendoci una visuale sin troppo scura e nebbiosa di New York, con il risultato che spesso andremo a sbattere contro muri e altre automobili a causa della scarsa visibilità, situazione che ci costringerà a dover tornare alla nostra base per poter mettere apposto l'auto ormai ridotta ad un rottame. La mappa, che vedremo sullo schermo superiore del DS, non si rivelerà troppo utile, soprattutto per la poco felice decisione di rendere percorribili unicamente le zone asfaltate. Più di una volta vi troverete a dover compiere giri lunghissimi per poter raggiungere posti da cui invece vi separa un semplice marciapiede. Insomma, la guida non é riuscita a donarci nessuna emozione, se non quella suscitata dalla presenza della Ecto.
La musica sembra cambiare una volta arrivati nei vari luoghi da disinfestare, dove potremo finalmente guidare i nostri eroi. Con una visuale dall'alto dovremo decidere quale dei ragazzi muovere, dando agli altri di comandi estremamente semplici che si limiteranno a farli rimanere fermi in un posto o a seguirci con i fucili protonici pronti a fare fuoco. Di volta in volta ci troveremo a seguire un canovaccio abbastanza ripetitivo che consisterà nel raggiungere una data zona, sfiancare con i fucili i fantasmi e poi rinchiuderli nelle apposite trappole. Grazie al touch screen potremo indirizzare il flusso protonico e decidere che personaggio utilizzare. Oltre a scegliere con che oggetti equipaggiarci, dovremo anche fare attenzione alle varie skill dei Ghostbuster. Ognuno dei quattro personaggi é infatti dotato di particolari capacità, le quali saranno necessarie per superare date situazioni. Ad esempio, dovremo assolutamente impersonare il geniale Egon per rendere utilizzabile un oggetto rotto e via dicendo
Non incrociate i flussi!
Tra una cattura e l'altra dovremo anche occuparci di raccogliere slime ovunque andremo. Si, avete capito bene, sarà necessario trovare su pavimenti e pareti la melmosa sostanza verdognola che, come tutti sanno, i fantasmi spargono in abbondanza ovunque passano. Per qualche motivo particolare, raccogliendone in buona quantità potremo evolvere il nostro equipaggiamento diventando così sempre più forti. Come ormai é chiaro, si é sicuramente tentato di mettere molta di carne al fuoco, ma purtroppo il gioco non riesce a far “scattare la scintilla”. Oltre alle deficitarie sezioni di guida, quello che delude maggiormente é la linearità del gameplay che si riduce ad essere una continua ripetizione delle tipiche meccaniche atte a raggiungere un luogo e sconfiggere l'avversario di turno, sempre nella stessa maniera. Davvero troppo poco e, infatti, ben presto la noia giungerà a tenerci la mano in questa avventura paranormale. Un vero peccato vista anche la riuscita scrittura dei dialoghi, molto spesso simpatici e pungenti.
Gli stessi avversari sono davvero ostici, non tanto per la loro forza (anche se mostreranno una mira invidiabile e... sovrannaturale!) quanto per la capacità di stordire anche tutti i nostri uomini in una volta sola, una combo troppe volte per noi mortale, poiché unita ad una certa imprecisione nei comandi di movimento e nel capire i reali impedimenti al movimento che ci daranno gli ostacoli a schermo. Più di una volta resteremo bloccati in un passaggio che visivamente ci era sembrato agevole. Tutto in controtendenza con l'impatto visivo che, soprattutto negli interni, riesce a mostrarsi di buona qualità come quello sonoro, sebbene talvolta vi siano più momenti di silenzio che altro.
L'apparizione degli Acchiappafantasmi su Nintendo Ds é dunque un piatto composto da molti ingredienti gustosi, ma mal amalgamati in fase di cottura. Le idee c'erano, ma la realizzazione ha peccato eccessivamente nel dare ai giocatori un gameplay davvero troppo povero e lineare, dove qualche limatura avrebbe potuto creare ben altri risultati. Saranno stati forse degli ectoplasmi a rubare la varietà a questo titolo? Non lo sapremo mai...
Fermamente e fieramente presenti nell'immaginario di tutti noi grazie a due pellicole che hanno segnato la storia della commedia, gli Acchiappafantasmi sono tornati a far parlare di se con un progetto ad ampio respiro nato come possibile terzo episodio della celebre saga ma cresciuto e sviluppatosi nel mondo dei videogame. Ha infatti preso forma “Ghostbuster: The Game”, gioco indirizzato, con logiche differenze stilistiche (e tramistiche), praticamente a tutte le piattaforme attualmente in commercio. Vista la particolare scelta di distribuzione che ha voluto disponibile in Europa in esclusiva temporanea solo l'edizione per PlayStation 3 sino ai primi giorni di Novembre, abbiamo messo mano alla versione americana di Ghostbuster: The Game per Nintendo DS per capire se la nostra piccola console a due schermi é habitat gradito da “spiriti, spiritelli e fantasmi”.
Lasciando da parte la realizzazione di stampo realistico messa in piedi sulle piattaforme ad alta definizione, per evocare i nostri quattro eroi si é qui deciso di utilizzare uno stile molto più vicino a quello del serial animato , andando così a proporci una serie di personaggi in versione cartoonesca che, a ben vedere, riescono a trasmettere un buon appeal e a richiamare alla mente le fattezze degli attori originali. La trama si va a inserire pochi anni dopo la fine del secondo film, con gli Acchiappafantasmi impegnati a dover gestire una nuova ondata di presenze minacciose che stanno facendo di tutto per far cadere nel caos la città di New York.
Rispetto alle altre versioni non dovremo metterci nei panni di una nuova recluta della squadra di disinfestazione paranormale, ma ci limiteremo a guidare i protagonisti durante le loro missioni e a gestirne abilità ed equipaggiamenti. Esatto, non un semplice action, il team di sviluppo ha voluto infatti alzare il tiro e cercare d'inserire nelle meccaniche di gioco anche alcune parti gestionali e un pizzico di crescita in stile GDR. Un nuovo modo per dare la caccia ai fantasmi, e a noi non resta che armarci a dovere e salire sulla nostra Ecto-1!
Operazione “amarcord”
Non si é casualmente citata la mitica vettura che ha fatto sognare milioni di adolescenti e non. Va infatti decisamente dato atto agli sviluppatori d'aver cercato d'inserire molti elementi capaci di ricreare un'atmosfera il più fedele possibile. Si parte dalle musiche, rigorosamente prese dalle uscite cinematografiche (ebbene si, la mitica canzone dei Ghostbuster la sentirete molto spesso) per arrivare alla rappresentazione dell'equipaggiamento di Peter e soci, naturalmente passando per la mitica Ecto-1 di cui sopra. Chiamatelo fan service o semplicemente amore per la precisione, ma ci sono un buon numero di chicche che potrebbero fare la gioia dei fan più accaniti.
Come si diceva in precedenza, sarà nostro compito guidare Egon, Ray, Peter e Winston, in quelle che potremo dividere in due sezioni ben precise: i momenti di guida e le esplorazioni dentro ai vari edifici disponibili. Al volante della Ecto-1 non dovremo far altro che raggiungere i punti d'interesse per le missioni e catturare i fantasmi (opzionali) che troveremo a scorrazzare per le strade. Utilizzando la croce digitale per muovere la vettura non potremo avere però una grande sensibilità di guida, vista una certa carenza nella risposta dei comandi, talvolta lenta e altre volte troppo reattiva. La stessa ambientazione mostra immediatamente i suoi limiti, offrendoci una visuale sin troppo scura e nebbiosa di New York, con il risultato che spesso andremo a sbattere contro muri e altre automobili a causa della scarsa visibilità, situazione che ci costringerà a dover tornare alla nostra base per poter mettere apposto l'auto ormai ridotta ad un rottame. La mappa, che vedremo sullo schermo superiore del DS, non si rivelerà troppo utile, soprattutto per la poco felice decisione di rendere percorribili unicamente le zone asfaltate. Più di una volta vi troverete a dover compiere giri lunghissimi per poter raggiungere posti da cui invece vi separa un semplice marciapiede. Insomma, la guida non é riuscita a donarci nessuna emozione, se non quella suscitata dalla presenza della Ecto.
La musica sembra cambiare una volta arrivati nei vari luoghi da disinfestare, dove potremo finalmente guidare i nostri eroi. Con una visuale dall'alto dovremo decidere quale dei ragazzi muovere, dando agli altri di comandi estremamente semplici che si limiteranno a farli rimanere fermi in un posto o a seguirci con i fucili protonici pronti a fare fuoco. Di volta in volta ci troveremo a seguire un canovaccio abbastanza ripetitivo che consisterà nel raggiungere una data zona, sfiancare con i fucili i fantasmi e poi rinchiuderli nelle apposite trappole. Grazie al touch screen potremo indirizzare il flusso protonico e decidere che personaggio utilizzare. Oltre a scegliere con che oggetti equipaggiarci, dovremo anche fare attenzione alle varie skill dei Ghostbuster. Ognuno dei quattro personaggi é infatti dotato di particolari capacità, le quali saranno necessarie per superare date situazioni. Ad esempio, dovremo assolutamente impersonare il geniale Egon per rendere utilizzabile un oggetto rotto e via dicendo
Non incrociate i flussi!
Tra una cattura e l'altra dovremo anche occuparci di raccogliere slime ovunque andremo. Si, avete capito bene, sarà necessario trovare su pavimenti e pareti la melmosa sostanza verdognola che, come tutti sanno, i fantasmi spargono in abbondanza ovunque passano. Per qualche motivo particolare, raccogliendone in buona quantità potremo evolvere il nostro equipaggiamento diventando così sempre più forti. Come ormai é chiaro, si é sicuramente tentato di mettere molta di carne al fuoco, ma purtroppo il gioco non riesce a far “scattare la scintilla”. Oltre alle deficitarie sezioni di guida, quello che delude maggiormente é la linearità del gameplay che si riduce ad essere una continua ripetizione delle tipiche meccaniche atte a raggiungere un luogo e sconfiggere l'avversario di turno, sempre nella stessa maniera. Davvero troppo poco e, infatti, ben presto la noia giungerà a tenerci la mano in questa avventura paranormale. Un vero peccato vista anche la riuscita scrittura dei dialoghi, molto spesso simpatici e pungenti.
Gli stessi avversari sono davvero ostici, non tanto per la loro forza (anche se mostreranno una mira invidiabile e... sovrannaturale!) quanto per la capacità di stordire anche tutti i nostri uomini in una volta sola, una combo troppe volte per noi mortale, poiché unita ad una certa imprecisione nei comandi di movimento e nel capire i reali impedimenti al movimento che ci daranno gli ostacoli a schermo. Più di una volta resteremo bloccati in un passaggio che visivamente ci era sembrato agevole. Tutto in controtendenza con l'impatto visivo che, soprattutto negli interni, riesce a mostrarsi di buona qualità come quello sonoro, sebbene talvolta vi siano più momenti di silenzio che altro.
L'apparizione degli Acchiappafantasmi su Nintendo Ds é dunque un piatto composto da molti ingredienti gustosi, ma mal amalgamati in fase di cottura. Le idee c'erano, ma la realizzazione ha peccato eccessivamente nel dare ai giocatori un gameplay davvero troppo povero e lineare, dove qualche limatura avrebbe potuto creare ben altri risultati. Saranno stati forse degli ectoplasmi a rubare la varietà a questo titolo? Non lo sapremo mai...