Ghostrunner 2 - recensione dell'action cyberpunk
Ghostrunner 2 è un gioco action di casa 505 Games
Dopo aver affrontato la beta di Ghostrunner 2, attraversando fiumi di proiettili, salti improbabili, scivolate al limite della fisica, un viaggio in moto che “F-Zero scansati proprio”… siamo qui a parlare della versione finale del gioco.
Ghostrunner 2, cyberpunk d'altri tempi
Il cyberpunk che ci piace – anche quello originale alla Blade Runner da cui è nato come concetto-lore – è fedelmente riprodotto. Una notte infinita in cui ci muoviamo, saette che compaiono in un lampo accanto ad un nemico e l’istante dopo attraversiamo con la nostra spada l’incauto punk che cerca di avventarsi su di noi. Il ritmo è serratissimo, la morte ha la stessa rapidità per noi o per i nostri avversari, sbagliare un salto lungo un muro, un appiglio improvvisato da effettuare con la nostra frusta-laser, un proiettile sottovalutato e subito arriva il game over. La beta era tosta, ma leggermente più elaborata e ritmica rispetto al gioco finale. Le quest prevedono comunque obiettivi simili tra loro, che sono poi la base del gioco stesso, affrontare arene, più o meno vaste, con rampe, zone da valutare, imparare, conoscere a memoria come le nostre tasche, ogni cosa che si muove e si agita in questo mondo sornione ma violentissimo, in mano alle corporazioni, è terribile e… dotato di luci al neon.
Ci potreste giocare per dieci minuti o per ore, la cosa importante è apprendere le meccaniche di base, scivolare è infatti una tecnica che vi aiuta a restare agganciati alle monorotaie e muovervi senza correre direttamente; gli scatti in avanti (o di lato) possono salvare la vita, ci sono cattivissimi personaggi che non sono solo letali con le armi a distanza, ma creano onde d’urto a cui dobbiamo sottrarci se non si vuole una rapida dipartita; oltre a nostri simili con i quali è meglio imparare a fare i conti grazie al perry, parando quindi all’ultimo istante e trapassandoli l’attimo successivo.
Le moto poi sono una delle cose meglio riuscite di tutto il gioco. Non hanno una fisica super realistica, abbiamo un tale controllo in volo del mezzo che non sarebbe possibile nel mondo reale, ma dato il contesto e il mood non sottilizzerei troppo, dato che la resa finale è comunque super divertente e vincente. Correre per i condotti, evitare le lame dei sistemi di ventilazione forzata è davvero stimolante, saltare e sfruttare la nostra fida lama per aprire le aree protette da laser è impegnativo, ma talmente stimolante da “volerne continuamente ancora”.
Come ombre...
Il fronte grafico maschera al meglio una produzione indie che mantiene comunque alti standard sia di prestazioni, sia dal punto di vista visivo. Il “gore” degli umanoidi affettati restituisce un macabro piacere, senza rendere mai l’effetto “cheap”, le animazioni, ma soprattutto la resa degli effetti particellari che sottolineano il contrasto delle luci ad illuminare i dettagli fondamentali della scena a cui il giocatore deve dare credito, sono ottimi. Certo gli asset si ripetono, ma ogni zona della città è concepita per impegnare il giocatore al punto da dimenticarsi fronzoli ed orpelli e perfino la trama, spesso narrata mentre il nostro avatar penzola da una parte all’altra dalla megalopoli, è raccontata bene attraverso un'ottima recitazione.