Giant Gram 2 - All Japan Pro Wrestling in Nippon Budoukan

di Redazione Gamesurf
Le opzioni di questa trasposizione da coin op la rendono qualcosa di più di una semplice copia carbone della versione a gettone, come alcuni ricorderanno essere un certo Virtua Fighter 3tb.Disponiamo, infatti, di un modo allenamento, torneo, tag team, costruzione di un proprio wrestler, e watch mode, per guardare due o quattro lottatori controllati dalla CPU sviscerare tutte le più letali tecniche di lotta senza dover muovere un dito. Spettacolare. Di sicuro più di un match della WWF. Per alcuni rivestirà un notevole interesse la modalità di creazione del proprio wrestler. Si parte da zero scegliendo la fisionomia del lottatore, viso, costume, etc, e lasciando che la dura scuola del ring gli insegni le tecniche vincenti per diventare campione del Giappone. Il lottatore così costituito, con il suo record personale e le sue statistiche, può essere infine memorizzato sul modulo VMU in modo da poter essere in seguito riutilizzato a casa di amici o, se qualcuno per caso ne vedesse uno, sul coin op basato su Naomi e dotato degli appositi slot per le memory card Dreamcast. Per gli altri giocatori che badano più al sodo si può intraprendere immediatamente la modalità torneo per la conquista del titolo lungo una serie prestabilita di incontri di difficoltà crescente che ci vedranno opposti, infine, a Giant Baba in persona. Tralaltro solo in questa modalità, se non impiegheremo ere geologiche nello schienare l'avversario, faranno la loro apparizione le guest star del gioco, tra i quali un certo "Tiger" che farà felici i fan di una famosa serie animata. Se invece stiamo organizzando un party del pestaggio a casa di amici, non dovremo fare altro che collegare due o quattro pad per una mega zuffa nella modalità tag team

L'introduzione sul ring dei personaggi é resa superbamente nel più puro stile televisivo, con tanto di brani musicali specifici per ogni wrestler, commento del telecronista e presentazione sul ring. Nel grandangolo che precederà l'incontro vero e proprio, con le scritte in sovrimpressione, faremo fatica a distinguere la visuale da quella di un match reale. L'azione del gioco é articolata principalmente su tre azioni fondamentali ciascuna delle quali corrisponde a uno specifico tasto: colpire, afferrare e proiettare. La differenza tra il proiettare e l'afferrare consiste in questo: mentre premendo solamente il tasto della proiezione eseguiamo immediatamente una tecnica elementare come il body slam senza dover sottostare alla preliminare prova di forza, il tasto per afferrare funziona un po' come la corrispondente tecnica di Wolf Hawkfield in Virtua Fighter 3 che bloccava le braccia dell'avversario per poi stabilire che tipo di presa da effettuare. Non tutte le prese però vanno a buon fine. A seconda del livello di carica spirituale raggiunta dall'avversario rischiamo di venderle trasformate in chiavi articolari o proiezioni a nostro sfavore, le famigerate contromisure di cui ogni personaggio é dotato in diversa entità. Il fascino di questo stile di gioco risiede nella priorità prestabilita fra le azioni appena descritte, i pugni o i calci bloccano le proiezioni, le proiezioni hanno la priorità sulle prese ed infine le prese hanno il sopravvento sui pugni. In fondo non si tratta di altro che del vecchio modello "sasso-forbici-carta" che però rimane sempre intrigante. Naturalmente a seconda delle situazioni i tasti possono cambiare funzione, quando l'avversario é a tappeto possiamo prenderlo a calci, provare una chiave articolare o schienarlo, quando siamo fuori dal ring uno dei bottoni serve ad afferrare il nostro antagonista per i capelli e lanciarlo a forza sul "tatami"