Giants: Citizen Kabuto
di
Redazione Gamesurf
La maggior parte del tempo lo trascorreremo sparando ed esplorando, tranne la missione (analoga a quella che deve affrontare Delphi) in cui dovremmo costruire una base per poi difenderla dai ripetuti assalti dei Sea Reapers.
Ho trovato decisamente divertente il modo ironico con cui viene raccontata la trama della loro avventura, in una parola sola divertente!
Il terzo modo di affrontare il gioco è quello di impersonare Kabuto il gigante creato dalle Sea Reapers, ed ovviamente qui di strategia c'è né veramente poca, come azione mi ricorda quella di un vecchio e glorioso titolo: Rampage.
A differenza della mana per le magie posseduta da Delphi e dal Jetpack dei Meccs, la barra di Kabuto indica l'adrenalina che rende il bestione ancor più forte ed aggressivo, inoltre gli consente di effettuare mosse tremende, immaginate che per distruggere un edificio gli bastano un paio di colpi ben assestati. Insomma, parafrasando il buon Abatantuono: VIULENZAA!!!!
Un altro punto di raccordo con il vecchio Rampage si ha nel momento in cui Kabuto deve recuperare la sua energia, e per fare questo mangia vivi i suoi nemici!
Ah non vi ho ancora detto che l'acqua è il rifugio naturale di Delphi, ma si rivela estremamente letale sia per i Meccs che per Kabuto e quindi questa variante deve essere ben considerata quando si affrontano determinate situazioni.
Ora osserviamo il lato tecnico che si rivela una piacevole sorpresa, soprattutto se le confrontiamo con le enormi risorse hardware richieste dalla versione PC, mentre qui è sufficiente disporre di una normale console Sony PAL, certo la versione PC sfoggia texture più curate, ma volete mettere il fatto di giocare su un bel televisore da 32"?
Piuttosto quello che inizialmente mi ha lasciava molto perplesso era rappresentato dal sistema di controllo, eppure il miracolo di inserire tutti i comandi in un Joypad è stato compiuto, ed anche con un ottimo risultato. In questo i Digital Mayhem sono riusciti ad effettuare un ottimo lavoro.
Anche il lato sonoro è di quelli di prim'ordine e merita una menzione particolare per le belle musiche ed i curati dialoghi, ed in generale per la cura con cui sono state realizzate.
Sul lato della longevità non ci possiamo lamentare, come dicevo prima il gioco ha un ottimo livello di sfida, con bei livelli ed una difficoltà ben equilibrata, inoltre dobbiamo considerare che è come se stessimo acquistando tre giochi diversi, visto la sostanziale differenza di gameplay tra i diversi personaggi.
Altro plauso va al sistema di salvataggio, che così come la versione per PC, consente di salvare le nostre fatiche in qualunque punto della mappa.
Tiriamo le somme: Giants: Citizen Kabuto è un gran bel gioco che ha il grande pregio di mescolare vari stili diversi senza combinare il solito pastrocchio che si produce in questi casi, e già questo è una grande nota di merito, se poi consideriamo che il gioco originale è stato partorito dai PlanetMoon Studios, un gruppo di sviluppatori ex Shiny, che hanno sviluppato il gioco per PC ed infine è stato ottimamente convertito per la nostra console preferita dai Digital Mayheim, che ne hanno lasciato inalterato i valori, si capisce come siamo di fronte ad un piccolo gioiellino videoludico e poi il gioco è longevo, originale è divertente e mi sembrano che siano delle ragioni più che sufficienti per accaparrarsi un copia di questo gioco.
Giants: Citizen Kabuto
Giants: Citizen Kabuto
Come non rimanere piacevolmente impressionati da Giants: Citizen Kabuto, un gioco bello, longevo ed intelligente, ideale per staccare al spina dalla realtà quotidiana ed immergersi in un mondo fantastico popolato da giganti e principesse.