Gift
di
UN PROTAGONISTA PICCOLO E ROSSO
Collocare immediatamente Gift in una categoria di videogiochi é un impresa tutt'altro che semplice: dagli screenshot pubblicati tempo fa nella nostra apposita sezione l'idea, ovviamente non del tutto sbagliata, era quella di un platform 3D dallo stile particolare, ma comunque assimilabile al genere attualmente dominato su PC da un certo ortaggio di nome Rayman
Ma procediamo con ordine: chi é veramente Gift? Il protagonista del gioco é un essere, alto non più di mezzo metro, scaturito dalla mente di Régis Loisel, creatore di Comics francesi e di Philippe Ulrich, co-proprietario di Cryo Interactive, programmatore tra gli altri dell'indimenticato Dune
Le fattezze lo fanno assomigliare a un piccolo diavoletto, completamente rosso dalla testa ai piedi e dotato di due grandi occhioni gialli. E' un tipo tenero? Non ci pare... E' bruttino (diciamocelo) e particolarmente scontroso, inoltre non é un esempio di acume intellettuale o di agilità, ma in effetti queste caratteristiche non gli servirebbero più di tanto; dalla sua ha solamente alcuni piccoli poteri, una buona dose di simpatia, e una gran voglia di salvare la Principessa Lolita Globo, oltre che prendere in giro, non sempre bonariamente gli eroi dei videogame
La simpatica introduzione al gioco realizzata in computer grafica ci fa conoscere il mondo di Gift e dei suoi sgangherati compagni, oltre che accompagnarci fino all'inizio della prima missione. Le missioni che Gift dovrà affrontare sono dieci, ognuna ambientata in un livello completamente diverso, per quanto riguarda il tema ispiratore, la difficoltà e il design
Se l'elemento visivo potrebbe far pensare al più classico dei giochi di piattaforme, presto il giocatore si rende conto che la semplicità e immediatezza tipica dei platform é da accantonare: non che sia difficile manovrare il nostro eroe, ma ogni passo mosso all'interno dei livelli si potrà celebrare come una piccola vittoria personale. Proseguendo durante il gioco ci si accorge che l'elemento portante del gameplay é composto da una miriade di enigmi posti praticamente a ogni angolo, alcuni molto semplici, quasi elementari, altri più complicati o particolarmente cervellotici
Collocare immediatamente Gift in una categoria di videogiochi é un impresa tutt'altro che semplice: dagli screenshot pubblicati tempo fa nella nostra apposita sezione l'idea, ovviamente non del tutto sbagliata, era quella di un platform 3D dallo stile particolare, ma comunque assimilabile al genere attualmente dominato su PC da un certo ortaggio di nome Rayman
Ma procediamo con ordine: chi é veramente Gift? Il protagonista del gioco é un essere, alto non più di mezzo metro, scaturito dalla mente di Régis Loisel, creatore di Comics francesi e di Philippe Ulrich, co-proprietario di Cryo Interactive, programmatore tra gli altri dell'indimenticato Dune
Le fattezze lo fanno assomigliare a un piccolo diavoletto, completamente rosso dalla testa ai piedi e dotato di due grandi occhioni gialli. E' un tipo tenero? Non ci pare... E' bruttino (diciamocelo) e particolarmente scontroso, inoltre non é un esempio di acume intellettuale o di agilità, ma in effetti queste caratteristiche non gli servirebbero più di tanto; dalla sua ha solamente alcuni piccoli poteri, una buona dose di simpatia, e una gran voglia di salvare la Principessa Lolita Globo, oltre che prendere in giro, non sempre bonariamente gli eroi dei videogame
La simpatica introduzione al gioco realizzata in computer grafica ci fa conoscere il mondo di Gift e dei suoi sgangherati compagni, oltre che accompagnarci fino all'inizio della prima missione. Le missioni che Gift dovrà affrontare sono dieci, ognuna ambientata in un livello completamente diverso, per quanto riguarda il tema ispiratore, la difficoltà e il design
Se l'elemento visivo potrebbe far pensare al più classico dei giochi di piattaforme, presto il giocatore si rende conto che la semplicità e immediatezza tipica dei platform é da accantonare: non che sia difficile manovrare il nostro eroe, ma ogni passo mosso all'interno dei livelli si potrà celebrare come una piccola vittoria personale. Proseguendo durante il gioco ci si accorge che l'elemento portante del gameplay é composto da una miriade di enigmi posti praticamente a ogni angolo, alcuni molto semplici, quasi elementari, altri più complicati o particolarmente cervellotici