Gift

di Redazione Gamesurf
Le creature che s'incontreranno durante il gioco sono di tre tipi: mortali, combattenti e innocui.
I mortali uccidono al solo tocco e non possono essere eliminati, se non ricorrendo alla magia o all'astuzia, i combattenti, invece, sono vulnerabili agli attacchi del bastone e possono essere eliminati, la maggior parte delle volte, con la sola forza.

Un diverso discorso deve essere fatto per gli innocenti che possono essere utilizzati come le casse, quindi trasportati in varie locazioni e per diversi usi, per fornire informazioni oppure come generatore di polvere magica.
Il sistema su cui si basano i combattimenti segue una logica semplice ma molto interessante: i nemici possono essere eliminati sfruttando le loro debolezze, se questi non possono sopravvivere in assenza di luce, basterà creare dell'oscurità; viceversa se si dovessero incontrare creature che si muovono esclusivamente nelle tenebre, illuminando l'ambiente verranno distrutti.
Per alternare la luce all'oscurità Gift utilizzerà automaticamente gli appositi interruttori, disseminati nei vari livelli, cosi facendo riuscirà ad eliminare gli ostacoli senza correre nessun rischio, in caso non vi sia la possibilità di fare ciò, si dovrà utilizzare la magia adatta.
Tutti gli avversari possiedono un tallone d'Achille, più o meno mortale, questo sarà evidenziato direttamente dal gioco mediante delle frasi che appariranno nella parte bassa dello schermo prima dello scontro, in modo da facilitare il giocatore.
Queste informazioni possono, comunque, essere reperite all'interno del manuale d'istruzioni, interamente in italiano.
Graficamente il gioco si presenta come un platform tridimensionale, dove attraverso salti, leve e vari bottoni si procede attraverso i vari livelli.

La cura relativa agli sfondi, tutti, tridimensionali, è altissima, come si nota nella precisione delle linee, ottime nel dare l'idea della distanza e nella cura dei piccoli particolari, come i bulloni del relitto del primo livello.