Global Operations
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Alcune armi possono essere upgradate con silenziatori o mirini e sono presenti alcuni gadgets consueti come la visione notturna o termica.
Una novità introdotta da GO è la duplice scelta data al giocatore in caso di morte. In un primo caso dopo una ferita mortale si può aspettare un medico per curare la ferita e proseguire da dove si era stati colpiti. In un secondo caso si può scegliere di essere reinseriti ex novo però lontano dall' azione e senza armi previo il trascorrere di un intervallo di tempo in cui comunque si possono acquistare armi. Sta a chi gioca la scelta di rischiare di perdere tempo e aspettare un medico oppure di sacrificarsi perdendo un periodo di tempo prestabilito ricominciando, magari senza armi, per poi raccoglierle durante il gioco.
Venendo alle modalità di gioco GO dovrebbe rappresentare il seguito ideale di Counterstrike e fornire al tempo stesso una soddisfacente esperienza single-player. In realtà quest' ultima opzione non rappresenta il punto forte del gioco. Si tratta di affrontare tredici missioni identiche al multiplayer sostituendo ai compagni controllati da altri giocatori alcuni bot. Purtroppo l' intelligenza di questi compagni artificiali lascia parecchio a desiderare: talvolta si muovono in maniera scoordinata oppure restano inerti, in altri casi adoperano malamente la loro dotazione o lanciano granate in modo incredibilmente sciocco uccidendosi tra di loro.
Si può scegliere di raggiungere gli obiettivi di missione in prima persona oppure fare da copertura ai bot ma in questo caso bisogna essere preparati a soccorrerli da qualche intoppo. Sembrerebbe così che i bot rendano impossibile la vita in single-player: le cose non stanno proprio così ma nemmeno la facilitano troppo.
GO dunque dà il meglio di sé in modalità multiplayer, dove come è comprensibile emergono tutte le potenzialità di questo titolo. Due squadre si contendono il controllo del territorio l' una all' attacco l' altra in difesa e le mappe si prestano ad essere utilizzate bene da tutte le classi offrendo ripari per mitraglieri e punti di appostamento per cecchini, ad esempio. Però tutto questo si vede già in altri titoli del genere.
Graficamente parlando GO adopera una vecchia versione del LithTech engine che sembra piuttosto sorpassata anche paragonata ad un motore che sta per essere sostituito come quello di Quake 3. Il livello di dettaglio è basso ma soprattutto tutto dà l' idea di essere un po' troppo rettangolare e sterile anche se bisogna riconoscere che ci sono oltre 12 ambientazioni parzialmente modificabili dalle azioni dei soldati. Il sonoro non è niente male invece perché gli effetti delle armi sono differenti e convincenti e l' effetto delle armi in lontananza crea l' illusione di trovarsi davvero in mezzo ad una sparatoria.
Quindi GO allarga la serie di quei titolo basati sulla cooperazione a squadre legati al gioco on line o al più su una rete locale. I difetti della modalità single-player non permettono a GO di uscire dalla schiera dei colleghi.